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Benevento, 26-06-2017 13:08 ____
I disagi evidenziati nella celebrazione della festivita' del Sacro Cuore non abbiano a ripetersi anche per quella della Madonna delle Grazie
Stamane era impossibile transitare per il viale Mellusi per il fetore dovuto alle copiose deiscenze urinarie che i 100 e piu' espositori ambulanti hanno lasciato in questi tre giorni, a futura memoria olfattiva... dice Lucio Lonardo
Redazione
  

I disagi evidenziati nella celebrazione della festività del Sacro Cuore non abbiano a ripetersi anche per quella della Madonna delle Grazie.
Questa mattina era impossibile transitare per il viale Mellusi per il fetore dovuto alle copiose deiscenze urinarie che i 100 e più espositori ambulanti hanno lasciato in questi tre giorni, a futura memoria olfattiva...
Questo è quanto ha denunciato, in una nota, Lucio Lonardo, già presidente dell'Asia.
"Sappiamo tutti come la nostra città - scrive - sia apprezzata per la propria storia, il patrimonio artistico e monumentale, la propria appartenenza alla ristretta cerchia delle città logobarde e sappiamo bene anche come forte sia la sua tradizione in merito alle festività religiose da quella della Madonna delle Grazie a quella del Corpus Domini per non parlare di quella del Sacro Cuore.
E' proprio in merito a quest'ultima, appena celebrata, sulla quale è necessario fare alcune considerazioni poco piacevoli per evitare che gli stessi disagi, a breve, abbiano a verificarsi in quella della Madonna delle Grazie.
In effetti stamani, era impossibile transitare per il viale Mellusi per il fetore dovuto ai residui di indolo e scatolo sui cordoli dei marciapiedi a seguito non delle frequenti piogge, siamo in siccità, ma delle copiose deiscenze urinarie che i 100 e più espositori ambulanti hanno lasciato in questi tre giorni, a futura memoria olfattiva, non essendoci bagni chimici disponibili e per la mancata ospitalità da parte degli esercizi commerciali presenti in zona per l'alto numero delle richieste.
Insomma, ci saremmo aspettati, data l'impronta religiosa, un inno all'Orate fratres e non all'Urinate fratres che ha creato rivoli di liquidi biologici di colore giallo citrino manco Benevento fosse bagnata dall'Huang Ho, il cosìddetto fiume giallo della Cina Settentrionale ricco di limo fertile (da qui il nome), piuttosto che dai fiumi Sabato e Calore.
Sono sicuro che l'Asia, nei prossimi giorni, con il Tifone e la cisterna per la pulizia delle strade penserà alla sanificazione della zona, magari aggiungendo all'acqua una soluzione di di Neosabenyl o di Dialben profumato, ma nel frattempo avremo un richiamo per ratti e per insetti con grave nocumento per residenti e commercianti.
In corso Dante a luglio la situazione sarà ancora più drammatica se non si dovessero prendere adeguati provvedimenti in quanto, essendo la strada pianeggiante e non declive come il viale Mellusi, i liquidi non raggiungreranno la prima fossetta stradale utile ma stagneranno con ulteriori disagi: tra l'altro gli unici due bagni chimici in dotazione alla zona saranno occultati in piazza Santa Maria dalle giostre.
I rimedi?
L'installazione di bagni chimici, si possono fittare tranquillamente come si fa nei cantieri edili, in numero sufficiente; Una lettera di sensibilizzazione dell'assessore al ramo ai commercianti affinché supportino con i loro impianti l'utenza; L'uscita quotidiana dei mezzi Asia per la sanificazione dei luoghi, (non dimentichiamoci che il sindaco è la massima autorità sanitaria della città per cui, come è giusto partecipare alla campagna di prevenzione incentivando l'uso delle vaccinazioni è altrettanto doveroso assicurare un ambiente salubre ai cittadini nel corso di manifestazioni di massa ove il rischio di contagio da malattie infettive raggiunge cifre esponenziali rispetto alla norma).
Francamente la quarta ipotesi, l'obbligo di catetere per gli espositori ambulanti, non appare percorribile in quanto trattasi di metodica invasiva che non può essere imposta.
Mai come adesso l'aforisma a doppio senso, Ora et Labora, è divenuta così di attualità.
Ottaviano, Caligola sono stati imperatori famosi, chi per un verso chi per un altro, ma altrettanto lo è stato Vespasiano con meriti sicuramente maggiori dando una grande lezione di civiltà all'intero mondo antico".

comunicato n.103552



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