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Benevento, 23-05-2017 15:33 ____
Siamo attenti osservatori e vogliamo aiutare questa nuova generazione a crescere nel modo piu' equilibrato e sereno possibile
Il dirigente dell'Istituto Comprensivo "Federico Torre", Maria Luisa Fusco, davanti agli allievi e ai docenti, ha sottolineato, con queste parole, l'impegno suo e degli insegnanti nello svolgimento dei compiti assegnati
di Diego De Lucia
  

"Siamo attenti osservatori e vogliamo aiutare questa nuova generazione a crescere nel modo più equilibrato e sereno possibile".
Il dirigente dell'Istituto Comprensivo "Federico Torre" di Benevento, Maria Luisa Fusco, davanti agli allievi e ai docenti, ha sottolineato, con queste parole, l'impegno suo e degli insegnanti nello svolgimento dei compiti assegnati.
La "Torre", nel contesto di queste finalità, ha attivato due progetti importanti entrambi finalizzati alla sicurezza, uno per quella psicologica e psichica, l'altro per quella fisica: la lotta al bullismo ed il proseguimento di Pompieropoli, il programma per la sicurezza.
Il dirigente, che ha tracciato il quadro delle attività svolte dall'istituto della zona alta della città, ha anche voluto indicare una precisa linea che intende portare avanti: "Il rispetto del ragazzo o del docente è di primaria importanza per noi".
I progetti sono stati attuati in sinergia con la Polizia Postale, nell'ambito di un programma che parte dal Ministero, ed i Vigili del Fuoco per far apprendere ai piccoli allievi della Scuola Primaria il rispetto del vivere civile che, appunto, è anche uno strumento per far sì che vengano rispettati i valori della persona umana.
L'istituto, in questa direttrice di marcia, ha pensato anche di avvalersi dell'apporto professionale e scientifico di una psicologa da affiancare alle famiglie ed ovviamente ai bambini.
Una scelta dapprima non apprezzata o comunque non accolta con entusiasmo dagli stessi genitori, poi invece rivelatasi estremamente utile.
Per quanto riguarda l'altro aspetto della sicurezza, quella di natura fisica, Pompieropoli ha vissuto oggi un'altra pagina d'intervento in prosecuzione di quanto fatto in precedenza e che vide i ragazzi protagonisti di una giornata da Vigile del Fuoco presso l'area parcheggio di un centro commerciale cittadino.
Fusco ha voluto soprattutto evidenziare l'attenzione con la quale sta seguendo, insieme ai docenti, la tematica della lotta al bullismo: "Ci stiamo lavorando da diverso tempo.
Anche all'interno della nostra scuola ci sono stati episodi che hanno fatto preoccupare".
Queste emergenze, nell'ambito comunque di un piano generale che si attua a livello nazionale su sollecitazione delle autorità centrali statali, hanno spinto i responsabili dell'istituto "Torre" a lavorare con maggior lena sulla prevenzione e comunque sul contrasto della prevaricazione dei ragazzi e delle ragazze in condizione di subalternità psichica e fisica rispetto ai compagni.
Dirigente e docenti, sentendosi in primo linea su questo problema, avendo la responsabilità di far crescere al meglio gli allievi loro affidati, hanno curato, in modo particolare, la collaborazione con la Polizia Postale per individuare tutte le strade percorribili per quanto meno arginare il rischio costituito dal del cyberbullismo che la cronaca degli ultimi mesi qualifica come una vera e propria piaga sociale.
"Il bullo, colui che prevarica il più debole, è vittima di se stesso in una società che ha perso molti valori del passato e che si caratterizza per la povertà spirituale.Noi dobbiamo rapportarci ai bambini.
Basta poco per capire quello che c'è dietro", ha chiosato sul punto Fusco.
Per quanto riguarda l'altro versante della sicurezza, certamente non meno importante, ma che, rispetto alla questione del bullismo, è apparso ai ragazzi quasi un momento di gioco, si è tenuto nella piazzola interna alla scuola con un eccellente riscontro un nuovo intervento per la prevenzione del rischio fisico.
Ad aiutare gli alunni sono intervenuti, nuovamente, i Vigili del Fuoco "grandi" che hanno aiutato i Vigili del Fuoco "piccoli", peraltro supportati dagli insegnanti, ad agire come pompieri veri in caso di una qualche emergenza o calamità.
A coordinare il lavoro dei caschi rossi, c'era la referente del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Benevento, Filomena Donato.
La nuova esperienza è stata senz'altro utile ad educare i più piccoli per interagire con il mondo esterno in sicurezza avendo modo di conoscere ed apprezzare quei comportamenti potenzialmente rischiosi per la propria e la altrui vita e come e cosa fare in caso di un malaugurato incidente.
I giovanissimi allievi sono stati aiutati ed ovviamente attentamente controllati dai Vigili del Fuoco in alcune prove anche di coraggio: hanno dovuto destreggiarsi con una pompa per domare il fuoco, appiccato dagli stessi Vigili, in una capiente bacinella; inoltre hanno dovuto camminare su alcune travi a pochi centimetri da terra per provare a restare in equilibrio; sono entrati in un tubo di gomma per muoversi per alcuni metri carponi; soccorrere alcune persone rimaste all'interno di una casetta con l'ausilio anche delle unità cinofile; persino scalare una parete con tanto di imbragatura e materassi anti-inforturnio.
Tutte queste prove, evidentemente, avevano la finalità di mostrare i movimenti, i gesti, le attività neecssarie a fornteggiare le situazioni di pericolo.Una grande mano al progetto l'hanno data anche i volontari.
La docente referente del progetto per la "Torre", Patrizia Donnarumma, ha rimarcato: "E stata un’iniziativa valida per i bambini della scuola dell’infanzia e primaria dal punto di vista didattico, pedagogico informativo e formativo.
La partecipazione c'è stata ed i bambini, per un giorno, si sono sentiti piccoli pompieri hanno potuto constatare i rischi, le paure e prendere coscienza delle situazioni di difficoltà e rispondere a questa con sicurezza".
Fusco, a conclusione della carrellata di attività, ha dichiarato: "E' stata una giornata bellissima, con testimonianze dei bambini che hanno acquisito nozioni fondamentali ed hanno capito cosa sia il fuoco, cosa voglia dire confrontarsi con il calore, cosa voglia dire l'equilibrio, un ambiente chiuso.
Tutto questo tramite il gioco".
Infine, ha concluso così: "Stiamo dando degli input molto forti ai ragazzi per farli crescere dentro e per far capire loro come difendersi nelle possibili situazioni di emergenza e nei problemi quotidiani".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

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