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Benevento, 23-05-2017 08:54 ____
Sindaco Mastella poni finalmente fine a questa eterna ingiustizia! Dedica alla cura del Rione Liberta' dove vive mezza citta' gran parte del tuo tempo
Pensa all'enorme debito di attenzione e di risorse che le precedenti amministrazioni, di ogni colore, hanno contratto verso di esso
Redazione
  

Il presidente del Centro di Aiuto alla Vita Benevento, Carlo Principe (foto), ingegnere, ha affidato al nostro giornale una lettera aperta al sindaco Clemente Mastella a proposito del degrado al Rione Libertà, un degrado analizzato ovviamente anche da altri punti di vista.
"Riprendo il discorso già fatto qualche anno fa - scrive - proprio su queste pagine sulla noncuranza di politici circa il degrado del Rione Libertà.
Lo faccio sia come suo cittadino, sia come rappresentante del Centro di Aiuto alla Vita che assiste buona parte delle famiglie che vivono in questo quartiere.
Queste mamme sono povere, ma difficilmente abortiscono quando sanno di ricevere un aiuto.
Considerano i figli come loro vera ricchezza e per questo ne fanno tanti recando un beneficio anche alla Città, anch’essa afflitta dall’invecchiamento della popolazione.
Gli amministratori dovrebbero esserne grati, ma la loro cecità bastona proprio loro tassandole in ragione del numero dei figli (come la tassa sui rifiuti).
Ma ciò che è più odioso è la disparità di trattamento che subiscono, credo da sempre, rispetto ai cittadini degli altri quartieri.
Per questo si sentono oggetto del disprezzo di chi li amministra.
Basta guardarsi intorno: le loro case all'esterno sono sporchissime, fatiscenti e mai ristrutturate (decine di case popolari con ancora i segni del terremoto dell’80: perché lì non sono arrivati i soldi?), il loro ambiente è degradato: carente la manutenzione e il decoro delle strade e degli arredi (pensiline alle fermate dei bus con vetri sfondati da lunga data, decine di pali dell’illuminazione stradale con ancora attaccati i nastri giallo rossi, ormai lerci, dei numerosi festeggiamenti dei tifosi, erbacce dappertutto, strade sporche, parcheggi selvaggi…).
Le poche nuove opere realizzate sono mal costruite e poi abbandonate.
Come la pavimentazione dei marciapiedi di via Napoli e di qualche strada laterale dove il distacco di centinaia di piastrelle, spesso rompendosi sotto i piedi e la presenza di erbacce è un fatto diffuso e inutilmente segnalato.
La Spina Verde, poi, è una vera "spina" nel fianco dei cittadini del Rione che si sono sentiti beffati dall’ultima giunta che, dopo averla inaugurata, ha abbandonato la struttura alla mercé dei vandali e del degrado.
Dopo un anno, dobbiamo ringraziare un manipolo di cittadini che cerca disperatamente di impedirne la morte curando le giovani piante e la pulizia dei suoi arredi.
Infine c'è la questione, penosissima, dell'assenza delle guardie municipali, segno evidente della ancora più penosa assenza delle istituzioni dal Rione.
Pensare che l'inaugurazione della loro sede fu presentata (non importa da quale amministrazione, essendo tutte accomunate dal disprezzo che dicevo prima) come un grande beneficio per il quartiere.
Quale beneficio?
Quello di poterla raggiungere più comodamente per pagare le multe prese in altre zone della città dove, al contrario, i vigili (pagati anche con le tasse dei cittadini del Rione Libertà) ci sono e sono solertissimi?
Sindaco Mastella, poni finalmente fine a questa eterna ingiustizia!
Dedica alla cura del Rione Libertà, dove vive mezza città, gran parte del tuo tempo pensando all’enorme debito di attenzione e di risorse che le precedenti amministrazioni, di ogni colore, hanno contratto verso di esso.
Non dimenticare che, sentendosi traditi, i suoi cittadini hanno punito la vecchia giunta (che pure avevano sostenuto illudendosi che, essendo di sinistra, pensasse ai poveri), contribuendo alla tua elezione.
Come pure ha contribuito alla tua elezione l'azione di sensibilizzazione, svolta lo scorso anno, dal Centro di Aiuto alla Vita assieme ad altre dodici associazioni ("Comitato Difendiamo i nostri Figli") nel periodo pre-elettorale".

comunicato n.102505



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