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Benevento, 22-05-2017 12:20 ____
Il guanto di sfida lanciato da Mastella deve essere raccolto nel modo piu' consono e intelligente. Con maturita' politica e passione sociale
Lo scontro, per essere vincente, dovra' imperniarsi sulle capacita' dialettiche e di aggregazione intorno ad una proposta comprensibile e chiara, consiglia Piero Mancini
Redazione
  

Sulla polemica insorta in merito alla gestione dei centri sociali in città ci ha inviato una nota Piero Mancini (foto).
"Caro direttore - ci scrive - da giorni due argomenti sono diventati centrali sulla Stampa e tra i cittadini: La conquista dei play-off del Benevento Calcio e il nuovo fronte di scontro, aperto dal sindaco mattatore, contro i due centri sociali che da anni operano nella nostra città.
Per anni, da buon democristiano, ha costruito la sua carriera tessendo alleanze nel chiuso delle stanze che contano e dove tutto si decide.
Per anni ha seguito la tattica di non alzare polveroni e non far esplodere contraddizioni, chè, se non saldamente gestite, possono travolgere chi incautamente le ha provocate.
Al democristiano, politico prudente e moderato, si è sostituito, da quando è ritornato sulla scena pubblica, un frenetico e senile ducetto che, invece di mietere il grano, taglia l'erbetta.
Sta trattando il Depistaggio e il Lap Asilo 31, come due associazioni di pensionati che gestiscono una bocciofila.
Questi sono preparati e consapevolmente decisi.
Politicamente tosti e pure non isolati.
Sarà molto difficile, per il sindaco, vincere agevolmente questa nuova tenzone.
Anche se qualcuno mostra limiti nella comunicazione.
Ad esempio, rilevo con grande modestia, che sarebbe stato molto utile, tramite la Stampa, far conoscere a tutti i cittadini e allo stesso sindaco, le reali condizioni della pista di pattinaggio e dello stabile attiguo.
Una bella conferenza stampa organizzata nel Centro Sociale, facendo vedere ai giornalisti, con i propri occhi e telecamere, se quel luogo è, anche lontanamente immaginabile, utilizzabile per una fruizione di tipo sportivo.
Nell'odierna comunicazione veloce le immagini coinvolgono più dei comunicati stampa.
Comunque, in questa competizione, che polarizza l'interesse perfino dei cittadini della provincia, fino ad oggi, sul versante dell'immagine, sono in forte vantaggio i militanti aggrediti e non il sindaco che, nonostante i reali e gravissimi problemi che affliggono la comunità, si esercita in iniziative spettacolari ma di poco costrutto, se non per il suo ego.
Ciò che gratifica lui, non è detto che gratifichi i cittadini.
Che si sono stufati, da tempo, delle sue inconcludenti spara pose.
Intanto, la sua improvvida iniziativa, mal gliene incolse, ha pure travalicato le mura longobarde.
L'economista Emiliano Brancaccio, docente dell'Università del Sannio e studioso conosciuto e stimato non solo in Italia, è intervenuto con una presa di posizione pubblicata dal sito de l'Espresso.
Ha consigliato il sindaco di desistere, per il bene della città, nella sua azione repressiva.
L'economista, che, con invidiabile coerenza, aveva già rifiutato la candidatura al Parlamento europeo, con gentilezza declinò anche l'offerta di Mastella di averlo al suo fianco, nel ruolo d'importante assessore, per dare grande lustro, a livello nazionale, alla sua Amministrazione.
Comunque, nel farlo, aveva indicato a Mastella i gravi problemi su cui agire.
Tra questi non vi erano, e non vi sono, le due strutture sociali.
Punto di riferimento di un consistente numero di cittadini semplici e/o di associazioni culturali, ambientaliste, sportive, studentesche ed altro.
Il livello dello scontro in atto è tale che difficilmente si potrà ricomporre in termini soddisfacenti.
Uno scontro, è bene ribadirlo, che non giova alla pacifica convivenza e né ai già difficili rapporti sociali nella nostra comunità.
Non giova nemmeno al sindaco che giulivo è pronto a tuffarsi nuovamente nelle feste e negli spettacoli estivi, creando tanta rabbia in tutti quei cittadini, la maggioranza, che non hanno proprio niente da festeggiare e la serena tranquillità necessaria per guardarli con favore.
Quando un grave pericolo minaccia una comunità facilmente si superano anche le incomprensioni personali e/o politiche.
Per vincere questo forte contrasto, secondo il mio modesto parere, le due strutture dovrebbero lanciare insieme una forte proposta politica.
Non bastano più le pur lodevoli iniziative sociali fino ad oggi messe in campo.
Bisogna fare, immediatamente, un salto di qualità per diventare un punto di riferimento non più solo sociale e di aggregazione su alcune pur importanti problematiche, ma politico nel senso più pieno.
Ovvero, prospettare, con una proposta organica, una diversa visione della città e della qualità della vita.
Che tenga conto della voglia e della necessità di partecipazione.
Se i non più giovani militanti delle due organizzazioni saranno in grado di fare questo necessario salto di qualità, non solo difenderanno meglio ciò che oggi gestiscono, tra mille difficoltà, con perizia e intelligenza, ma dimostreranno alla città intera di saper dare una prospettiva alternativa e migliore a quella raffazzonata del festaiolo a oltranza.
Sarebbe questa la vera e definitiva sconfitta di Mastella e della sua quarantennale politica che ha ridotto e condotto la nostra comunità all’odierno disastro.
Il guanto di sfida lanciato da Mastella deve essere raccolto nel modo più consono ed intelligente.
Con maturità politica e passione sociale.
Tentando di catalizzare su una proposta innovativa quelle energie oneste che vivono con gran disagio l'attuale situazione senza prospettive.
Lo scontro, per essere vincente, dovrà  imperniarsi sulle capacità dialettiche e di aggregazione intorno ad una proposta comprensibile e chiara.
Se persone serie e di grande prestigio internazionale, come Emiliano Brancaccio, spontaneamente sentono il bisogno di esporsi in difesa di esperienze fortemente radicate in città, siamo a un buon punto del cammino.
Nel descrivere questo quadro devo, purtroppo, evidenziare che sono avulsi dal dibattito gli esponenti del M5S che siedono in Consiglio comunale.
Fino ad oggi hanno glissato sulla censurabile e importante iniziativa sindacale.
Una posizione silente veramente grave e incomprensibile, che andrebbe ben spiegata alla città".

comunicato n.102476



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