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Benevento,, 20-05-2017 13:56 ____
Una festa di popolo quella che si e' celebrata in piazza Santa Sofia da dove e' partita la Marcia della Pace
Padre Edoardo Scognamiglio ha portato dal sacro Convento di Assisi la lampada devozionale. Il sindaco Mastella: E' una forma di gemellaggio tra la Benevento e Pietrelcina e la piu' celebrata marcia tra Perugia ed il paese di San Francesco
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E' stata una festa di popolo quella che si è celebrata, questa mattina, in piazza Santa Sofia da dove è partita, con notevole ritardo sull'orario fissato, la Marcia della Pace denominata quest'anno: "Niente Paura: Accoglienza, Dialogo e Solidarietà", una manifestazione che torna dopo alcuni anni di sospensione e che è stata organizzata e promossa dalle Acli di Benevento, presieduta da Danilo Parente, assieme al Comune di Benevento, al Comune di Pietrelcina, oltre che all'Arcidiocesi.
Molti i contributi offerti poi anche da altre Associazioni, gruppi, cooperative e dalle Istituzioni.
Il tragitto, lungo circa 13 chilometri, è stato percorso per intero da un numero sparuto rispetto ai tanti che hanno affollato la linea di partenza idealmente fissata lungo corso Garibaldi.
Tra questi "impavidi" certamente il sindaco di Pietrelcina, Mimmo Masone, l'ex parlamentare Costantino Boffa, l'ex presidente della Provincia Carmine Nardone che sono stati anticipati sul "traguardo" da uno sparuto gruppetto di marciatori: Antonio Iadicicco, Stefania Donatiello, Antonio Reale (l'unico amministratore comunale di Benevento ad aver svolto tutto il percorso), Marcello Romano, Gianfranco Pacchiano e Luca Pietronigro che è giunto a Pietrelcina con oltre un'ora di anticipio rispetto a tutti gli altri.
Il sindaco di Pietrelcina, Domenico Masone, in piazza Santa Sofia, ha voluto commentare con noi di "Gazzetta" questa straordinaria giornata: Questa è una festa dei cuori, delle anime e della speranza.
Mi auguro che questa speranza, appunto, si traduca in certezza.
Non tanto per noi, ma per le future generazioni per modo che si possa vivere in pace nel Sannio, in Campania, nel Mediterraneo e nel mondo.
Con la città di Benevento, abbiamo chiesto a Masone, c'è oramai una intesa forte per promuovere le due realtà turistiche agli occhi del mondo.
In verità, ci ha risposto Masone, questa volontà c'è sempre stata a partire dal governo cittadino di Sandro D'Alessandro a quello di Fausto Pepe ed ora a quello di Clemente Mastella.
Noi però speriamo che ci siano le comunità che battano all'unisono e non i loro rappresentanti.
Senza il comune sentire, non costruiremo mai niente.
Questa manifestazione, ci ha detto invece Mario Pepe, sindaco di San Giorgio del Sannio, ha un valore estetico incommensurabile ma soprattutto un valore etico e di profonda solidarietà.
Non ho mai visto come quest'anno una partecipazione, a partire dalle forze dell'ordine, con il sindaco della città, l'arcivescovo, così imponente sostenuta dal calore degli aclisti e delle comunità locali.
Dobbiamo marciare sulla fraternità per rilanciare e storicizzare meglio e nel bene le Istituzioni democratiche.
Monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, ci ha detto che il significato e l'importanza della manifestazione vanno racchiusi in una crescita di consapevolezza.
Contribuire cioè ad un aumento della coscienza nella consapevolezza che percorsi di riconciliazione e di pace sono possibili a partire da una linea includente e non escludente.
Non si può costruire la pace sull'esclusione.
Bisogna agire con il cervello e con una progettualità che persegue una idea di inclusione.
La pace non si costruisce partendo da una ideologia escludente.
Clemente Mastella, in tuta e scarpe da ginnastica adeguate, ha partecipato anch'egli, ma fino al termine di via Valfortore, alla Marcia della Pace.
E' questa una splendida manifestazione di popolo, ci ha detto, che ritiene padre Pio il nostro Santo di riferimento e non soltanto perché è nato a Pietrelcina ma perché è un Santo popolare.
C'è tanto bisogno oggi di questa forma di religiosità così come della laica partecipazione degli stendardi di vari Comuni che hanno aderito a questa manifestazione che quest'anno ha una motivazione nuova.
Abbiamo tra noi, infatti, padre Edoardo per conto del Sacro Convento di Assisi che ha portato la lampada devozionale che accenderemo ed ogni anno, dunque, faremo questa forma di gemellaggio con la più nota marcia Perugia-Assisi a cui affiancheremo la nostra da Benevento a Pietrelcina.
E proprio padre Edoardo Scognamiglio, ministro provinciale di Napoli e delegato per questo evento, ci ha aggiunto che, simbolicamente, da Assisi arriva la lampada di Giovanni Paolo II che pone le prime iniziative per un dialogo intereligioso e per la pace tra i popoli.
Questo fuoco di Assisi, fuoco di Dio è ora a Benevento e giungerà a Pietrelcina.
Oggi idealmente Assisi si unisce a Benevento ed a Pietrelcina avendo peraltro in comune due personaggi importanti: Francesco e Pio che sono delle persone riconciliate che riconciliano.
Il grande messaggio della pace è dono di Dio ma essa è anche compito dell'uomo.
E' frutto della giustizia e, dunque, è possibile camminare per la pace nella misura in cui cerchiamo la giustizia ed il bene dell'altro.
Ci auguriamo, paradossalmente, che non ci siano più marce della pace perché queasto vorrebbe dire che il bene ed il rispetto dell'altro ci sia sempre e dovunque.
Mettersi in cammino come città, come Chiesa, come mondo del lavoro e della scuola, vuole significare proprio un creare un laboratorio della pace portando soprattutto le nuove generazioni al rispetto di essa nel momento in cui prendo consapevolezza che l'altro è sempre mio fratello.
Alla manifestazione ha preso parte anche la parlamentare di Forza Italia, Nunzia De Girolamo, che ci ha sottolineato l'importanza della presenza delle istizuzioni e questo al di là della mia che conferma un legame fortissimo e di famiglia al Santo di Pietrelcina.
Quello di oggi è un segnale per dire che la pace, la serenità, la fratellanza devono regnare in un Paese così difficile dove purtroppo, essendo addidirittura aumentata la povertà, la conseguenza di tutto ciò è la guerra fra poveri.
Abbiamo assistito, in ragione del fenomeno dell'immigrazione, anche ad una certa intolleranza del territorio fra chi arriva e chi vive in Italia, ha proseguito De Girolamo.
Bisogna stabilire un clima di serenità sapendo che l'Italia è un Paese generoso ed accogliente ma che non può essere però devastato.
Alcuni temi vanno affrontati con serietà senza sfruttare chi arriva e senza abusare dell'accoglienza e dell'immigrazione con cooperative e non solo, che hanno poi portato a "Mafia capitale", ma cercando di gestire i flussi e di aiutare tante persone nei loro Paesi.
Chi vive qui ed è nato qui, dobbiamo aiutarlo favorendone l'integrazione.
Ed a proposito di fratellanza, abbiamo chiesto a De Girolamo: In questa giornata particolare si può auspicare che, politicamente s'intende, tornino a parlarsi il sindaco della città ed il sottosegretario del territorio per il bene, appunto, della nostra terra?
Per l'interesse di questa città, ci ha risposto De Girolamo, nell'alluvione di due anni fa mi sono parlata con Umberto Del Basso De Caro e per mandarlo poi a casa mi sono alleata con Clemente Mastella.
Quindi, sono per la fratellanza sempre e comunque quando l'interesse superiore sono i cittadini beneventani.
Comunque, dubito che stamattina il sottosegretario sia qui fra noi e quindi il problema di farlo parlare con il sindaco, evidentemente non sussiste proprio.
Avviato il corteo è cominciata la marcia fino ad arrivare a Pietrelcina.
Ad aprire il corteo stesso la banda del Liceo Musicale "Lombardi" di Airola, ragazzi che hanno allietato con le loro esecuzioni tutto il percorso, fino alla terra di Padre Pio dove, nella chiesa dell'Annunziata, c'è stata la cerimonia finale e la benedizione.
Il ringraziamento del sindaco Mimmo Masone è stato rivolto a quanti hanno partecipato ed esaltato il tema della integrazione e della generosità, dell'inclusione, dell'accoglienza.
Poi all'esterno della chiesa le Acli hanno offerto a tutti i partecipanti rimasti un'ottima focaccia e dell'apprezzatissima acqua per togliere la sete.
Poi tutti a casa.
Una faticosa giornata di gioia, si è conclusa.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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