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Benevento, 19-05-2017 15:36 ____
Quadro drammatico quello che e' emerso in Consiglio Provinciale: Strade disastrate, scuole da recuperare ed un contenzioso legale delicato
Intanto si consuma uno strappo molto forte: Il sindaco di Amorosi, Giuseppe Di Cerbo annuncia di voler lasciare la Rocca e forse anche di abbandonare il Pd. Claudio Ricci parla di stagione allegra quanto a spese soprattutto legali
di Diego De Lucia
  

"Abbiamo problemi di tutti i tipi: Strade disastrate, scuole da recuperare ed un contenzioso legale delicato".
E' veramente drammatico il quadro che emerge dalle dichiarazioni di Claudio Ricci, presidente della Provincia di Benevento, nel corso della riunione del Consiglio provinciale, alla Rocca dei Rettori nella Sala consiliare, iniziata oggi, alle 11.40, con la sola assenza del consigliere di Santa Croce del Sannio, Giuseppe Bozzuto.
Tempi davvero bui alla Rocca dei Rettori, come per tutte le Province.
Peraltro, si è registrato anche uno strappo e non di poco conto da parte del consigliere del Pd, Giuseppe Di Cerbo, sindaco di Amorosi, che ha di fatto annunciato di voler lasciare la Rocca dei Rettori e, forse, il Partito Democratico.
Scoppiettante la seduta del Consiglio provinciale che si è acuita anche dal fatto che, probabilmente, la situazione della Provincia sannita è particolare.
E', infatti, allarmante per gli attuali amministratori la situazione degli Affari Legali, che Ricci ha dipinto con parole gravi.
"La gestione è stata allegra, fino ad oggi": questo ha dichiarato Ricci in Consiglio provinciale, affermando che per la Provincia si prospettano tempi assai duri per quanto concerne il pagamento degli onorari degli avvocati esterni coinvolti nella trattazione delle cause aperte presso i Tribunali.
Secondo Ricci non tutte le carte sarebbero a posto soprattutto per quanto riguarda l'affidamento degli incarichi ai legali e per l'entità di parcelle professionali.
"L'attuale dirigente dell'Avvocatura, Giuseppe Marsicano, sta facendo un ottimo lavoro; non posso dire lo stesso per quanto ha riguardato la gestione precedente".
A parte questo poi ci sono i problemi drammatici della gestione delle infrastrutture, cioè strade e scuole, che suscitano quotidiane proteste da parte dei cittadini, dei sindaci, dei docenti, degli studenti.
La seduta si è aperta con una lunga dichiarazione del presidente Claudio Ricci, che ha fatto riferimento in particolare alla lotta delle Province per riaprire i cordoni della borsa da parte del Governo.
"Ieri, giovedì 18 maggio, la Provincia di Benevento - ha detto - ha partecipato alla riunione a Roma indetta dall'Unione delle Province.
E' stata una manifestazione bipartisan, molto partecipata, senza alcun spirito polemico e senza distinzioni di parte politica.
Non si sono registrate assenze da parte dei presidenti delle Province.
Erano presenti decine e decine di sindaci con il presidente nazionale dei sindaci italiani.
E' stata un successo perché è stata vivamente motivata e partecipata anche da parte di imprenditori, con il presidente nazionale dei costruttori; dei presidi-dirigenti scolastici, con il presidente nazionale dell'Associazione; con gli studenti, con il presidente nazionale studentesco.
Hanno preso la parola i sindacati e i dipendenti delle Province.
L'appello univoco di chiedere al Parlamento e al Governo di prendere atto che con il referendum del 4 è tutto cambiato e, soprattutto, abbiamo fatto sentire la nostra voce affinché si metta mano alla situazione finanziaria perché il quadro emerso è drammatico: dissesti finanziari, chiusura di strade e scuole...
Mi sono dichiarato favorevole a qualunque iniziativa che verrà presa ed ho aggiunto che dobbiamo fare una maggiore comunicazione all'esterno.. (sia i cittadini che amministratori della cosa pubblica, che non sono pienamente a conoscenza delle reali situazioni in cui ci troviamo ad operare: oltre 5mila istituti scolastici e ben 130mila km di strade).
Per la manutenzione di tutto questo, noi Province non abbiamo un centesimo!
La cosa che più mi ha colpito è che sono stati soprattutto i presidenti e i sindaci delle Regioni del Nord, delle aree più ricche del nostro paese a protestare, paradossalmente.
Non dobbiamo dire che siamo noi che chiudiamo scuole e strade, perché non è così.
Se lo Stato nel decreto che stanno per convertire in queste ore non mette a disposizione le risorse che ci sono dovute, non siamo noi ma è il Governo che si assume la responsabilità di chiudere le strade e le scuole.
Ho ascoltato presidenti di zone d’Italia molto più ricche di noi, i quali erano tra tutti noi i più determinati.
Una delegazione dell'Upi che si è recata dal capogruppo di Forza Italia, del capogruppo del Pd, al capogruppo della sinistra ed infine dal presidente della Camera alla quale hanno affidato il comunicato approvato all'unanimità e senza alcuna distinzione di natura politica.
La situazione è assolutamente drammatica; le responsabilità penali sul capo di ciascun amministratore sono ormai intollerabili".
Si è passato, dunque, alla trattazione degli argomenti iscritti all'ordine del giorno secondo però una procedura che ha accorpato gli argomenti simili e che non necessitavano se non di votazioni distinte.
Ha relazionato il consigliere provinciale Giuseppe Ruggiero, che ha la delega alle Politiche di Bilancio.
Il tema più importante, ha detto il consigliere, è quello della rinegoziazione dei mutui nel tempo, approfittando di una facoltà concessa dalla legislazione vigente per dare una boccata di ossigeno agli Enti locali.
I mutui in scadenza vengono posticipati.
Naturalmente il debito non viene cancellato, ha avvertito Ruggiero, ma solo posticipato; tuttavia ovviamente non possiamo fare a meno di dilazionare i nostri debiti.
Sul secondo punto e quindi sulla Rinegoziazione per l'anno 2017 dei prestiti concessi alle Province ed alle Città Metropolitane dalla Cassa Depositi e Prestiti, ai sensi dell'articolo 1, comma 430 della Legge 23 dicembre 2014, numero 190 e ss mm ii, i consiglieri Carmine Montella e Claudio Cataudo hanno dichiarato di essere favorevoli in quanto si tratta, hanno detto, di una misura che, per quanto non possa considerarsi risolutiva dei problemi economici della Provincia, tuttavia costituisce comunque un mezzo per risolvere qualche problema di cassa dell'Ente in un periodo così difficile.
"Non intendiamo fare una opposizione becera, ma una opposizione costruttiva", questa la dichiarazione comune dei due consiglieri, il primo che rappresenta Forza Italia, il secondo la Lista Mastella.
E', quindi, intervenuto il consigliere del Pd Giovanni Campobasso per annunziare il voto favorevole del gruppo.
Alla fine della discussione il provvedimento è stato approvato a voti unanimi.
Ha poi preso la parola l'avvocato dell'Ente, Marsicano che, dopo le parole pronunciate da Ricci, in un certo senso ha cercato di rassicurare il Consiglio, ma ha anche relazionato su una pratica in particolare assai grave. Questa riguardava una parcella professionale per un avvocato esterno.
Questa vicenda, a quanto ha dichiarato Marsicano, è legata al fatto che non esistono atti d'individuazione formale del legale da parte della Provincia.
Marsicano ha detto: "A fronte di un giudizio che riguarda una causa di circa 7mila euro, vi sono impegni di spesa formali da parte dell'Ente assai modesti: questo meccanismo innesca la crescita esponenziale del debito. La Corte dei Conti riconosce per eventuali aumenti di spesa solo margini ristrettissimi di manovra.
Spesso il mio Settore Avvocatura si trova al cospetto di richieste anche di rideterminazione di 250mila euro: mi sono opposto a tali pretese degli avvocati ed in alcuni giudizi abbiamo ottenuto ragione, risparmiando qualcosa come decine e decine di migliaia di euro.
Il comportamento di questi colleghi avvocati mi pare nasca dal fatto che loro ritengono di poter agire semplicemente con il mandato ricevuto dall’Ente senza che per loro abbia valore il fatto che non vi sia stata da parte dell’Ente anche una valutazione preventiva sulla possibile entità della spesa di difesa.
Da qui nasce il debito fuori Bilancio.
Spesso poi ho dovuto constatare che l'Ente è stato contumace in alcune cause per le quali era stato, però, regolarmente data disposizione da parte dell'Amministrazione di difendere in giudizio l'Ente.
Insomma, sono seduto su una polveriera, ma non me ne sto con le mani in mano e sto cercando di fare una relazione precisa almeno sulla entità della esposizione debitoria dell'Ente non coperta da preventivo impegno di spesa.
Dal momento in cui ho assunto la gestione dell’Avvocatura della Provincia, tutti gli incarichi sono affidati a me; per i pochi affidamenti all'esterno chiedo un preventivo di spesa per la difesa, sulla base del quale effettuo il preventivo impegno di spesa formale: tale meccanismo impedisce alla radice l'insorgere di contenziosi con gli avvocati che ci rappresentano".
Il consigliere Montella ha definito Marsicano una professionalità di tutto prestigio.
Però, ha contestato la mancanza delle Commissioni nelle quali queste problematiche avrebbero potuto essere affrontate.
Ha, quindi, annunciato la propria astensione che, per lui, è un modo per dimostrare solidarietà allo stesso Marsicano rispetto alla situazione descrizione.
Il consigliere Cataudo ha ricordato di aver più volte richiesto, anche nella passata Consiliatura, l'elenco del contenzioso in cui è coinvolto l'Ente.
Ha chiesto, quindi, che si faccia piena luce sulle responsabilità della situazione che si è venuta a determinare.
Il consigliere e capogruppo De Nigris ha denunciato la mancanza dei dovuti controlli sul contenzioso, che è una delle costanti della politica:
"Siamo oggi costretti a mettere pezze su questioni che non ci appartengono.
Abbiamo constatato che c'è qualcuno che fa cose contrarie alla linea politica di indirizzo.
Occorre capire il grado di informatizzazione dei nostri Uffici.
Ritengo però formalizzare l'accertamento di eventuali responsabilità e la tutela del diritto di rivalsa".
Il capogruppo ha, quindi, annunciato il voto contrario del suo gruppo.
Il consigliere Di Cerbo ha contestato il fatto che con la Regione Campania non esiste un dialogo, anzi sta snobbando il Sannio.
E' venuto qui il collaboratore di De Luca l'altro giorno e noi l'abbiamo applaudito per una cosa, cioè l’impiego dei forestali sulle strade provinciali, che non è stata così straordinaria e che era stata già fatta a Salerno lo scorso anno.
Per esempio, non ha ancora dato alcun tipo di risposta rispetto alle richieste di finanziamento che abbiamo avanzato come Assemblea dei Sindaci.
"Annuncio - ha affermato - che non intendo continuare la mia esperienza di consigliere provinciale in questo modo: non riesco a difendere il mio territorio, pertanto voglio proteggere gli interessi istituzionali del mio Comune nel mio recinto.
Chiedo che vengano accertate le responsabilità politiche per la situazione del contenzioso che è stato illustrato in questa Sala, anche se credo sia necessario un quadro chiaro della situazione determinata da una classe politica che non è stata in grado di dare una risposta ai problemi dei cittadini".
Infine ha annunciato il voto favorevole.
Il consigliere Campobasso ha dichiarato di comprendere le preoccupazioni del collega Di Cerbo, ma ha evidenziato come l’Amministrazione in carica abbia voluto fare chiarezza su una serie di criticità e problematicità della macchina amministrativa dell'Ente.
Campobasso ha infine richiesto da parte di tutti un maggior senso di responsabilità ed a nutrire un atteggiamento positivo nei confronti della Amministrazione in carica alla Provincia.
E', quindi, intervenuto a conclusione dei lavori sul tema del contenzioso il presidente Ricci: "Non abbiamo fatto nomine di legali in base ad appartenenze politiche; anzi stiamo cercando di fare chiarezza in materia di contenzioso ad esclusivo vantaggio dell’Ente".
Ricci ha poi replicato a Di Cerbo: "Non siamo stati con le mani in mano rispetto alle conclusioni dell'Assemblea dei Sindaci, ma la Regione se ne è fregata delle nostre richieste.
Ho chiesto più e più volte al presidente De Luca di fornire una risposta alle nostre sollecitazioni, ma se la stessa non viene la colpa non può essere ascritta a me.
Eppure qualcuno mi ha accusato di avere una situazione di scontro con il presidente De Luca".
Il consigliere Montella si è dichiarato d'accordo con Di Cerbo circa la sua denuncia nei confronti alle politiche della Regione.
Il consigliere Cataudo ha concordato sul fatto che non abbiamo una adeguata rappresentanza in sede regionale.
E' stato approvato con 6 voti favorevoli e 3 contrari con un astenuto, il terzo punto e quindi il Riconoscimento debiti fuori bilancio - giudizio  del legale Antonietta Giallonardo c/o provincia di benevento - sentenza Tribunale di Benevento numero 2303/16 - liquidazione spese di giudizio - provvedimenti.
Sul quarto punto e, quindi, sul Riconoscimento debiti fuori bilancio  - giudizio del legale Giovanna Fucci c/o provincia di benevento - liquidazione spese di giudizio - provvedimenti c'è stata ancora l'astensione del consigliere di Forza Italia Montella.
La delibera è stata approvata con 6 voti favorevoli e 3 contrari.
Approvato anche il quinto punto all'ordine del giorno, Ordinanza Tribunale Ordinario di Benevento del 30 dicembre 2016, ex articolo 703 bis e ss. Cpc nella causa iscritta al numero Rg 3244/2016 Patrizia Paduano ed altri c/o Provincia di Benevento. Riconoscimento debito fuori bilancio con 6 voti favorevoli 3 contrari 1 astenuto.
Ultimo punto approvato: Occupazione area lungo la Strada Provinciale Caudina (Sant'Agata dei Goti - Cantinella) per lavori di completamento variante località Capellini. Sentenza Tribunale di Benevento numero 18661/2016 - Riconoscimento debito fuori bilancio con 6 voti favorevoli 3 contrari 1 astenuto.
Il settimo punto Regolamento per l'accesso civico e l'accesso generalizzato. Decreto Legislativo 14 marzo 2013 numero 33 come modificato dal Decreto Legislativo del 25 maggio 2016, numero 97, è stato rinviato su richiesta del segretario generale, Franco Nardone, il quale, dopo aver relazionato, ha chiesto il rinvio alle Commissione per una maggiore condivisione.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

comunicato n.102415



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