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Benevento, 14-04-2017 08:06 ____
Compie oggi 80 anni Antonio Pietrantonio. E' stato sindaco di Benevento per quasi 11 anni ed ha acceso le luci sulla citta'... Poi le ombre...
Ha concluso la sua carriera lavorativa da preside dell'Istituto "Le Streghe". A lui si deve la nascita di tante Istituzioni tra cui il Conservatorio, che venne inaugurato proprio nel giorno di un suo compleanno
Nostro servizio
  

Antonio Pietrantonio (foto) compie oggi ottant'anni.
Primo cittadino di Benevento dal 26 febbraio 1982 al 28 novembre 1992, quasi undici anni e sei Giunte: Un primato non ancora superato dall'Unità d'Italia ad oggi, "il" sindaco, come tutti, beneventani e no, ancora oggi lo chiamano.
Pietrantonio è nato il 14 aprile 1937 da Modesto e Maria Baldini.
Sesto di otto figli, rimase orfano del padre all'età di soli 5 anni.
Cominciò a lavorare appena possibile e, dopo gli studi al Liceo Scientifico "Gaetano Rummo" (del quale sarà poi preside), fu assistente sociale di fabbrica e poi funzionario delle Ferrovie dello Stato.
Laureatosi in Scienze Politiche, anche se avrebbe preferito di gran lunga studiare Matematica, ma non gli era possibile trasferirsi a Napoli, vinse prima il concorso a cattedra per Filosofia e Storia e successivamente quello a preside.
Sposato nel 1966 con l'insegnante Anna Paglia (adorata compagna di una vita, scomparsa nel 2009), ha tre figlie (Maria Carla, Paola e Graziella), tre generi (Mimmo Zerella, Alfredo Tarallo e Cristiano Di Filippo) e quattro nipoti: Andrea, Giulio, Raffaella e Annaclaudia.
Un quinto nipotino, Mario, fa compagnia alla nonna in Cielo.
Un brutto problema al ginocchio lo costringe, da tempo, a limitare di molto le sue escursioni fuori casa, ma non ha perso nulla dell'arguzia e della determinazione che hanno caratterizzato la sua carriera professionale e, soprattutto, politica.
Non sono pochi, infatti, a ricordare le sue ferme prese di posizione (abbiamo usato un eufemismo: dovremmo parlare invece di voce alta, incavolature e telefonate chiuse in faccia anche a politici di primo piano degli anni Ottanta) a Palazzo Paolo V prima e Palazzo Mosti poi.
Diciamo la verità: la moderazione non è mai stata il suo forte!
Ma questa sua caratteristica lo ha portato, come ama ripetere lui stesso, ad essere stato il primo sindaco di Benevento ad aver immaginato e tratteggiato nella sua prima relazione programmatica in Consiglio comunale un preciso ruolo per la città al quale funzionalizzare tutte le scelte amministrative, da quelle finanziarie a quelle sociali, dalle urbanistiche alle commerciali, alle culturali che hanno poi fatto vivere di rendita anche le amministrazioni che si sono succedute negli anni.
Conservatorio (una curiosa coincidenza: fu inaugurato dall'allora ministro Galloni proprio nel giorno di un altro suo compleanno, il 14 aprile 1989), Università, Scuola Allievi Carabinieri, Città Spettacolo, Istituto di Studi Beneventani, l'Hortus Conclusus, il complesso Impregilo a via del Pomerio, chilometri di strade, raccordi e tangenziali per realizzare la pedonalizzazione del corso Garibaldi, il nuovo Palazzo di Giustizia, l'Auditorium "San Nicola", il Palazzo De Simone, Via Traiano, il Piano di Insediamento Produttivo di contrada Olivola, ma soprattutto il Piano Particolareggiato del Centro Storico di Zevi e Rossi sono solo alcune delle realizzazioni che, in un modo o in un altro, si devono alla fervida e tenace azione del Pietrantonio sindaco.
Ovviamente questo cambiamento epocale per una città come Benevento, qualche problema lo ha pure lasciato.
Non sono state tutte rose e fiori né avrebbe potuto esserlo.
La questione degli espropri dei terreni per le cooperative che sorsero in abbondanza sotto il suo lungo sindacato, la portiamo avanti ancora oggi con i fasmosi debiti fuori bilancio.
Ma si poteva fare altrimenti?
Questo lo dirà la Storia.
Poi, l’altro grande amore: la scuola.
Preside dell'Istituto Alberghiero, lo ha voluto intitolare non a questo o quel personaggio più o meno famoso, bensì alle "Streghe"; ma da uno come Pietrantonio ci si poteva aspettare qualcosa di diverso?
Noi di "Gazzetta", dopo questa imponente presentazione, vogliamo augurare al sindaco, che si augurò, pretese e lavorò affinché accadesse, dell'importante obiettivo di "accendere le luci sulla città", una vita lunghissima con l'auspicio di vedere qualche spiraglio di quella luce che egli aveva acceso e che negli anni in pochissimi hanno contribuito ad alimentarla, in molti a spegnerla.
Auguri Sindaco!

comunicato n.101378



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