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Benevento, 30-12-2016 16:15 ____
Ancora un successo di pubblico per "Risonanze di Quartiere" che ha concluso il suo primo ciclo natalizio con un appuntamento di grande coinvolgimento
"That's what friends are for... un messaggio di auguri in musica" e' stato il momento di grande condivisione artistica, prima ancora che amichevole, voluto da Rossella Del Prete
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Numeroso il pubblico che, ieri pomeriggio, si è riunito nella piccola chiesa settecentesca di San Filippo Neri, per anni poco conosciuta ai più, nonostante lo splendore e il carico di storia di cui è testimonianza.
Grazie alla Rassegna musicale "Risonanze di Quartiere..." e grazie all'intuizione della presidente di Kinetès, Rossella Del Prete, è diventata il fulcro di una vera rinascita, quella di un'antica istituzione qual era il "Reclusorio San Filippo Neri", la cui storia cominciò nel 1724 e proseguì, tra alterne vicende, fino alla trasformazione in Ente Morale in seguito alla legge del 1862 ed alla successiva unificazione degli "Orfanotrofi Provinciali Riuniti Femminili di Benevento".
Una lunga storia che Kinetès si propone di raccontare e valorizzare a più riprese, partendo dalle ricerche già pubblicate nel 2010 e costruendo nuovi percorsi di ricerca applicata, in cui rientrino le varie discipline dell'arte, intesa come "saper fare" e ancor più come "produzione di bellezza".
La rassegna musicale, diretta da Selene Pedicini, direttore dell'Area Musicale di Kinetès, nata nell'ambito del progetto Artificio Neri-Polo Urbano delle Arti Benevento, ha prodotto una gran quantità di "bellezza".
Dopo il lancio del Coro dei Nerini, prima espressione del nucleo beneventano de "Il Sistema italiano dei cori e delle orchestre infantili e giovanili" (di cui Pedicini è qualificato operatore ufficiale), dopo la suggestiva esecuzione dell'Ensemble "Florilegium Musicae", diretto da Daniela Polito e dopo la raffinata esecuzione di brani per mandolino e chitarra di Sergio Prozzo e Francesco Natale, "Risonanze di Quartiere" ha concluso il suo primo ciclo natalizio con un appuntamento di straordinario coinvolgimento musicale: "That's what friends are for... un messaggio di auguri in musica", un momento di grande condivisione artistica, prima ancora che amichevole, cui hanno preso parte alcuni musicisti sanniti, provenienti da diversi ambiti sonori, uniti dall'intento di sostenere ed alimentare l'iniziativa di valorizzazione di uno dei luoghi più significativi per la storia della città di Benevento.
Sono stati eseguiti alcuni dei brani più noti del repertorio natalizio che hanno avvolto e coinvolto il pubblico in un unico grande abbraccio musicale.
Il Concerto si è aperto con l'esecuzione di una sofisticata trascrizione di "Silent Night", eseguito al piano da Monica Pepicelli, al basso da Giuseppe Timbro, alla fisarmonica da Saverio Coletta e al violino da Selene Pedicini.
A questa prima compagine di artisti, si sono poi aggiunti due giovani talenti, già noti al pubblico beneventano, Eugenio Delli Veneri (chitarra) e Viviana Santoro (voce), che hanno eseguito altri brani del repertorio natalizio, tra cui "Santa Claus is coming to town" e "White Christmas", molto apprezzati dal pubblico.
Su invito del direttore artistico Selene Pedicini, musicista originale e fuori dagli schemi, ha preso parte alla reunion anche Gennaro Del Piano, fondatore del gruppo musicale "L'altra musica", che ha voluto dedicare al pubblico un brano della letteratura napoletana, "La cantata dei Pastori", un'opera del teatro religioso tardo-seicentesco, in cui viene rappresentata la nascita di Gesù.
Tra gli ospiti e "friends" del concerto anche il vicepresidente della fondazione Città Spettacolo, Massimiliano Fini, che ha dichiarato "sostegno istituzionale" al progetto di riqualificazione storico-artistica dell'antico istituto San Filippo Neri avviato da Kinetès, spin-off accademico unisannio, impresa culturale nata proprio per investire nella promozione dell'arte e della cultura.
Il momento forse di maggiore intensità artistica si è avuto con l'esecuzione di due delle più struggenti composizioni di Astor Piazzolla, "Oblivion" e "Invierno porteno", eseguiti magistralmente dalla stessa Selene Pedicini, che ha dato il meglio di sé con il delicatissimo ed intenso vibrato del suo magico violino, capace di intessere raffinati fraseggi, in cui ogni nota scaturisce con circospezione, quasi fosse una gemma preziosa, da Monica Pepicelli, pianista di grande respiro, dalle sonorità sempre pulite e straordinariamente espressive con cui riesce sempre a produrre sonorità raffinate in un alternarsi di temi e assoli sviluppati con la dovuta fluidità, e dalle straordinarie e molteplici doti musicali di Saverio Coletta che ieri sera si è espresso attraverso le corpose e struggenti sonorità di una splendida fisarmonica, in tutto il fascino della sua cantabilità.
Il basso di Peppe Timbro, musicista di grande esperienza, ha accompagnato con discrezione le melodie della serata, proponendo incursioni di sonorità più moderne in una felice contaminazione di stili e produzioni ed offrendo interventi di raro virtuosismo, condivisi in particolare nei pezzi eseguiti da chitarra, basso e voce, con i più giovani, ma altrettanto talentuosi, Eugenio Delli Veneri e Viviana Santoro.
Il concerto si è concluso con l'esibizione corale di tutti i musicisti che hanno preso parte alla serata, cui si sono aggiunte anche tre giovanissime violiniste, nell'esecuzione di un brano di grande suggestione, Hallelujah di Leonard Cohen.
Alle calde voci dei due solisti (Viviana Santoro ed Eugenio Delli Veneri) si sono unite quelle di un pubblico visibilmente emozionato e coinvolto dalla performance.
Presenti ed altrettanto coinvolti nel clima di proficua condivisione culturale creatosi, altri musicisti ben noti alla città, tra i quali ricordiamo Antonello Rapuano, Vincenzo Maltempo e Salvatore Orlando.
Infine, sulle note di un canto corale di grande auspicio per il Nuovo Anno, "Happy Days", al quale hanno preso parte proprio tutti i presenti (comprese le tre Suore della Carità, vere padrone di casa), si è chiuso il sipario su una delle prime azioni di un progetto ambizioso, impegnativo, che parte dalla ricerca condotta con rigoroso metodo scientifico, dal coinvolgimento di competenze specifiche e da una straordinaria passione per il proprio lavoro.
In un clima di amichevole condivisione e di sinergie positive al servizio dell'arte e della cultura, artisti, professionisti, giovani e meno giovani, cittadini desiderosi di riappropriarsi della propria storia e della propria città, hanno contribuito, semplicemente "partecipando" ad un primo passo verso la rivitalizzazione di uno dei luoghi più ricchi di storia della città di Benevento.

 

 

 

 

 

comunicato n.98305




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