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Benevento, 21-03-2016 21:34 ____
Raffaele Del Vecchio comincia la campagna elettorale dal "suo" TEATRO Liberta' e disegna un impalcato con sette punti da riempire di contenuti
Quando avremo risolto il problema della mamma con una carrozzina, la citta' vuol dire che sara' aperta a tutti ed ai nostri figli diremo esclusivamente una parola d'ordine: Solo futuro
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E' ufficialmente cominciata la campagna elettorale del candidato sindaco Raffaele Del Vecchio e lo ha fatto convocando una prima assemblea di amici e simpatizzanti in un luogo simbolo del suo operato quale assessore alla Cultura, il "Piccolo Teatro Libertà" che egli ha voluto e sostenuto nella crescita.
Il suo lungo discorso con la platea, circa un'ora, lo ha fatto in piedi, su un palco, da solo, dinanzi ad un leggio ed un bicchiere d'acqua a cui ha attinto più volte.
Con esso, ha esposto l'impalcato del suo mandato di governo che dovrà ora essere riempito di contenuti attraverso vari altri incontri tematici, un discorso quello di Del Vecchio che ha cominciato con un riferimento bucolico parlando di una rosa colta nel suo giardino, da una pianta che ha qualche anno di vita, una pianta forte, con radici profonde, una rosa, lì presente assieme a tante il cui fiore rappresenta l'elemento di novità di ogni anno.
Ce ne sono tante di rose così come in tanti siamo qui noi stasera, trentenni e quarantenni che hanno deciso di rimetterci la faccia in una sorta di profonda rigenerazione come succede nelle piante, nei partiti... pronti a vivere la nostra primavera.
Raffaele Del Vecchio, aiutandosi con delle slide ha esposto il suo impalcato, una ossatura che sarà poi riempita di contenuti assieme alle forze migliori della città.
La casa che costruiremo insieme, ha proseguito Del Vecchio, la presenteremo poi giusto fra sette settimane: I tre pilastri fondamentali di questa architettura sono: la visione, i valori ed i temi di governo.
La visione si basa sull'analisi di contesto fondata sulla crisi che ha un suo risvolto sulla nostra città ma che non è dissimile a quello delle altre città e delle altre nazioni mentre in tanti si sforzano di far capire come se tutte le negatività nascessero qui con un'analisi pretestuosa e con profili di malafede.
La crisi economica si è manifestata in vari settori ma soprattutto ha colpito quello edilizio anche a causa di decrementi degli investimenti pubblici.
Poi c'è la crisi del commercio che è stata acuita anche dall'avvento dell'e-commerce, degli acquisti su Internet, che ha trasformato le modalità di acquisto dei beni e dei servizi e che ha modificato il commercio stanziale.
A Benevento poi il prodotto interno lordo (pil), che era basato essenzialmente dall'impiego pubblico, ha avuto un colpo drammatico con la scomparsa di tante istituzioni e con il certo declino oramai anche della Provincia. Una spending review che ha colpito gli Enti Locali dove peraltro ad ogni pensionato non ha fatto eco un nuovo assunto.
La crisi si può combattere ragionando di sviluppi innovativi ed alimentando la green economy, ha ancora detto Del Vecchio, non escludendo il turismo enogastronomico, tutti elementi che abbiamo nella dispensa della nostra casa.
A questo punto Del Vecchio, che è stato più volte interrotto da applausi, ha esposto i sette temi di governo.
Il primo è stato quello della condivisione e della corresponsabilità dell'azione amministrativa facendosi ispirare da valori condivisi attingendo alle migliori forze della città. Il nostro deve essere, peraltro, un patto verticale con la filiera istituzionale altrimenti non si va da nessuna parte, piccoli come siamo
Il secondo tema è quello del merito e della qualità.
La politica più di ieri, ha detto Del Vecchio affrontando un tema di grande sensibilità, deve avere la capacità di far entrare la migliore classe dirigente della città.
Ancora, un altro tema citato da Del Vecchio è stato quello dell'Etica e della Legalità.
La migliore classe dirigente è intimorita e quindi etica e legalità sono le migliori garanzie per farla avvicinare alla politica.
Perché se essa vede nella politica solo un qualcosa con cui ci si può compromettere, non si avvicinerà.
Oggi la migliore classe dirigente della nostra città è fuori da Palazzo Mosti e noi dobbiamo trascinarla nella nostra avventura.
Lo faremo soprattutto privilegiando il merito e non attraverso l'amicizia e la fedeltà al politico ma alla bandiera che è il gonfalone di Benevento.
Altro tema è poi la centralità del cittadino e delle imprese dovranno essere l'alfa e l'omega della nostra azione politica ed amministrativa.
Nelle delibere che assumeremo dovremo sempre avere l'obiettivo di dare una risposta ai cittadini e di essere amici delle imprese.
Chi vuole investire nella nostra città o un cittadino che si interfaccia con noi, deve sapere che la loro soddisfazione deve essere il nostro obiettivo.
Ancora un tema, quello della solidarietà ed il senso della comunità che dovrà riprendere a correre di nuovo.
Benevento dovrà rispondere con passo svelto ben sapendo però che non tutti corrono allo stesso modo.
Noi non possiamo essere il governo dei primi e dei più veloci mentre dobbiamo essere il governo dell'intera comunità.
L'esercizio del potere del nostro governo non deve essere divisivo.
Il penultimo tema è stato quello della creatività ed innovazione dove è necessario pensare prima di fare.
Le risorse che abbiamo a disposizione non sono molte e bisogna spenderle bene e per questo prima di fare bisogna pensare cosa fare, appunto, ricollegando così il tutto al merito ed alla qualità.
Ultimo tema di questo accenno di programma è stata la flessibilità e la diversificazione dove la iperspecializzazione è a rischio di scomparsa.
Questo succede anche nelle economie e nelle aziende.
Bisogna, dunque, avere la capacità della flessibilità e della diversificazione.
In sette settimane, ha quindi detto Del Vecchio, chiamaremo la società beneventana a dare un contributo sui vari temi proposti.
Noi puntiamo ad una città ben governata ed amica del cittadino ed oggi la macchina del Comune di Benevento non funziona bene.
E' una macchina che dobbiamo rigenerare e non mi riferisco ai dipendenti che invece vanno valorizzati e bene organizzati.
Al momento la efficienza, ad esempio, è molto distante dagli obiettivi che abbiamo raggiunto a Palazzo Mosti.
Per il futuro ad ogni servizio deve corrispondere un Regolamento.
Del Vecchio ha quindi affrontato anche il tema di una città aperta e policentrica e che abbiamo come obiettivo i 100mila abitanti partendo dalla realizzazione di un'area vasta a partire dalla prima cinta di comuni che circondano la città, comuni con i quali dovranno essere uniformati anche piani e regolamenti.
Un accenno è stato fatto anche all'Amts ed ai suoi dipendenti che dall'area vasta non possono che trarre beneficio.
Il candidato sindaco non ha quindi dimenticato le contrade cittadine con i loro tanti problemi mai risolti.
Sono zone dove non c'è ancora l'acquedotto comunale, dove non c'è la corrente elettrica, le strade adeguate e dove è difficile fare investimenti in ragione della poca presenza di persone.
Ora però c'è il Piano di Sviluppo Rurale (Psr) dove la mano pubblica potrà intervenire anche nelle contrade.
Il tema della sicurezza Del Vecchio non lo ha trascurato così quello del verde.
Il territorio non è in sicurezza e ce ne siamo resi conto con l'alluvione dello scorso ottobre.
Qui dobbiamo attivare una politica che deve fare la pace con i fiumi.
Ancora, l'idea è quella di avere una città smart, intelligente ed agile.
Abbiamo a disposizione risorse importanti e qui il ruolo dell'Università può e deve essere importante.
Del Vecchio, assieme alla città del lavoro e delle opportunità, ha anche parlato di una città del bello e del gusto, una città della bellezza che sostituisce quella della cultura.
Bisogna dunque creare un nuovo concetto di città che è un equilibrio tra il nostro patrimonio culturale materiale e l'enorme patrimonio culturale immateriale formato dalle molteplici iniziative che in questi decenni sono state messe in campo. Sono due patrimoni da riammagliare diventando una sola cosa per diventare l'elemento della città della bellezza.
Per far sì che la cultura diventi economia dobbiamo ricostruire il rapporto con la Regione.
Tra chi lavora producendo reddito ci sono anche gli operatori culturali che non sono degli hobbisti, sono dei professionisti che hanno bisogno di un sostegno. In questo settore, quello della cultura, abbiamo lasciato alla città molto di più di quanto abbiamo trovato.
L'Unesco non lo abbiamo comprato con i soldi della Regione ma l'Unesco c'è e sono arrivati anche i turisti al puto che oggi dobbiamo dedicarci alla politica dell'accoglienza e del welcome.
C'è poi anche l'enoturismo ma qui bisogna creare le condizioni per mettere in rete i vari soggetti.
Del Vecchio ha annunciato la costituzione di un Gal Benevento e Colline Beneventane e sugli spazi teatrali ha affermato che sotto la sua gestione sono state realizzate sei strutture in più di quelle che c'erano.
I gufi, ha detto, non hanno preso bene il finanziamento ottenuto per il recupero del Teatro Comunale. Vuol dire che faremo anche noi dei manifesti 3x6...
Del Vecchio ha infine parlato di investimenti nel sociale, di assistenza alle famiglie e di contrasto alle povertà, un sistema che va modificato passando dall'assistenzialismo al retributivo dietro la corresponsione di un lavoro da rendere alla collettività.
Affrontato anche il problema della mancanza di case, a questo punto Del Vecchio ha parlato di mettere a disposizione il patrimonio immobiliare pubblico.
Oggi è il giorno buono per fare quello che non abbiamo fatto ieri e non c'è niente di male nell'ammetterlo e non si rinnega nulla.
Quando avremo risolto il problema della mamma con una carrozzina, la città vuol dire che sarà aperta a tutti.
Questi temi non sono completi.
Ora ad essi bisogna agganciare muscoli, nervi, irrorandoli di sangue, rendendoli vivi.
Lo faremo con i nostri alleati ed i destinatari di interessi.
Benevento Centrale è una città che deve saper guardare oltre la crisi aperta ai cambiamenti in una parola dobbiamo creare la città dei nostri figli cui diremo esclusivamente una parola d'ordine: Solo futuro.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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