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Benevento, 02-12-2009 15:02 ____
"E ora chi assiste i nostri figli?", "Cultura, barriere e società" gli slogan del corteo contro la chiusura dei Centri di Riabilitazione
Protesta rumorosa, ma civile e composta. Molto forti le accuse contro la Regione di Bassolino. Meno feste e festini e più soldi per la salute. GUARDA TUTTE LE FOTO
di Diego De Lucia
  

"E ora chi assiste i nostri figli?" "Salute e diritti per i nostri figli" "Cultura barriere e società. Ed a noi chi ci difende?" Questi alcuni degli striscioni esposti oggi alla testa del corteo organizzato a Benevento contro i tagli disposti dalle Autorità regionali ai Centri di riabilitazione.
Forte è stata la protesta per quella che viene considerato un attentato alla sanità pubblica operato per pure ragioni di bilancio.
La protesta è stata rumorosa, ma civile e composta: i manifestanti, loro malgrado, hanno creato parecchi disagi al traffico veicolare nelle centralissime via Perasso e viale Mellusi.
Abbiamo contato parecchie centinaia di manifestanti per lo più familiari di persone in cura; ma anche molti ammalati, spesso sulla sedia a rotelle, accompagnati da un parente o da personale specializzato.
I dimostranti se la sono presa soprattutto con Napoli e la Regione Campania: secondo loro la provincia di Benevento viene poco considerata e tutelata nelle stanze di Palazzo S. Lucia, sede della Giunta regionale che ha disposto i tagli.
Con in testa il dottore Michele Razzano di Sant'Agata de Goti, che è responsabile di uno dei Centri di riabilitazione del Sannio, i dimostranti hanno sfilato da piazza Risorgimento, per protestare, fin sotto il palazzo della Prefettura. Lungo il tragitto, si sono fermati per qualche minuto davanti all'Asl.
Infine una delegazione dei manifestanti ha incontrato il capo gabinetto del prefetto, Floriana Maturi, in quanto il prefetto Michele Mazza era assente.
Maturi ha assicurato di aprire un canale di dialogo con la Regione Campania per risolvere il problema, ma ha anche detto che purtroppo la Prefettura di Benevento in questo campo ha ben poche competenze.
Abbiamo avvicinato, durante il corteo, il dottore Razzano che ci ha così spiegato i motivi della protesta: "Siamo qui per far conoscere ai cittadini la difficoltà che devono affrontare i pazienti ed i familiari per i centri di riabilitazione".
E' una situazione incresciosa anche per i lavoratori dei Centri - ha spiegato Razzano - in quanto non vengono più pagati gli stipendi perché i fondi sono finiti. Razzano ha attaccato duramente la Regione Campania: "dal Governo di Bassolino c'è una sottostima nei confronti del Sannio: non si fa nulla per sopperire a questa situazione di sperequazione. Basterebbero circa 700 mila euro per un sostegno ai Centri di riabilitazione. Ma la verità è che il quartiere del Vomero di Napoli ha più cittadini di Benevento e di Avellino messi insieme".
Abbiamo scambiato qualche parola con Basilio Amarano, il quale lavora a Sant'Agata dei Goti, che ci ha detto: "Chi lavora deve essere pagato. Siamo qui per i mancati pagamenti inerenti a questi centri. La soluzione sarebbe quella di razionalizzare le spese sanitarie; ma questo è impossibile perché ci sono interessi politici e non si hanno le qualità per competere".
Sempre per Sant’Agata dei Goti il dottore Pasquale Tirino ha auspicato che ci siano controlli e verifiche da parte dell'Asl sulle reali necessità del settore e invece questo non succede. Il motivo, a suo dire, deve ricercarsi nel budget inadeguato, ma così facendo il dovere dei controlli non verrebbe onorato dall'Asl, che in tal modo, a suo dire, consentirebbe ad alcuni centri di fare i furbi".
Per il Comune di Benevento era presente, assieme ad altri consiglieri comunali citati in altro articolo in pagina, l'assessore Luigi Scarinzi al quale abbiamo chiesto se l'Amministrazione locale stava facendo qualcosa per questa situazione: "La Giunta Pepe è vicina a quanti patiscono questo problema; ai familiari ed ai lavoratori. Per adesso il Comune non ha avuto nessun contatto con i rappresentanti di questa civile protesta ma è disponibile a qualsiasi ausilio".
A guidare il corteo c'era anche un nostro amico e lettore, Luigi Di Gioia, che era in prima fila per protestare contro la Regione. Abbiamo anche intervistato l'amministratore del centro riabilitativo di San Marco de Cavoti, Angelo Piteo che è stato anche lui molto duro sia contro l'Asl che contro la Regione: "E' un'improvvisa intimidazione da parte dell'Asl nei confronti dei Centri. Non ci sono fondi; ma la responsabilità non è solo dell'Azienda; è soprattutto della Regione Campania. Benevento, infatti, è un'area virtuosa, ma viene penalizzata dall'area napoletana. La città di Napoli fa il bello e cattivo tempo e noi ne paghiamo le conseguenze. O meglio quelli che maggiormente sofferto per questa situazione sono i bambini".
Abbiamo intervistato anche una fisioterapista del centro riabilitativo Elda De Masi Castelluzzo, che ci ha spiegato i motivi della protesta: "Anno dopo anno vengono diminuiti i fondi. E' un mese che si stanno effettuando gratuitamente le terapie. Bisogna essere tutti uniti per fermare questa situazione, per non buttare in fumo degli anni di lavoro. Dopo il corteo per le strade cittadine; c'è stata la conferenza stampa dei titolari dei centri di Riabilitazione.
Il portavoce è stato Michele Razzano che si è detto contrariato per l'assenza di alcune istituzioni: "Posso dire che alcuni enti alla fine non sono sensibili rispetto a questa situazione. Questo è preoccupante, in quanto alla fine la riabilitazione è la cenerentola della sanità. Mi dispiace che l'Asl sia assente".
Successivamente ha poi attaccato la Regione Campania: "Per Bassolino esiste solo Napoli e io mi vergogno di essere un cittadino campano. I ragionieri in Regione ci sono, il problema è che non vogliono fare i conti".
In conclusione ha affermato che purtroppo non si passerà un Natale sereno, ma si continuerà a combattere contro la sanità che non funziona. Nella conferenza stampa è intervenuto un padre di famiglia che sta vivendo in prima persona questa situazione: "Sono 8 anni che vivo questo dramma, e mi dispiace ammettere, ma questa situazione è irrisolvibile, in quanto c'è un quadro vergognoso perché i soldi non ci sono. La politica è assente in questa manifestazione. I rappresentanti più alti delle istituzioni locali sono assenti. Auspico che ci sia un Consiglio sia comunale e provinciale straordinario per tentare di far qualcosa contro i tagli. Dobbiamo citare in giudizio il direttore generale dell'Asl e l'assessore alla Sanità regionale".
Assente il sindaco, era presente Luigi Scarinzi che ha detto alla folta platea di aver subito un sopruso ai danni della provincia di Benevento: "Non è possibile che persone in cura da tempo debbano interrompere la terapia. Siamo stanchi di questi soprusi".
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche esponenti del Pdl cittadino. C'era il consigliere comunale Luigi De Minico che si è detto molto preoccupato per questa situazione: il problema resta soprattutto per le famiglie.
"I fondi ci sono - ha detto - ma sono redistribuiti male. Proporrei meno spettacoli e notti bianche e più fondi per queste situazioni".
De Minico ha poi auspicato che la classe politica risponda con orgoglio a questa situazione: "I politici sappiano armonizzare al meglio le risorse".
Successivamente è intervenuto Gianfranco Ucci il quale ha esortato chi di dovere ad convocare un Consiglio comunale aperto. Infine è intervenuto il coordinatore cittadino del Pdl, Nicola Boccalone che ha cosi commentato la vicenda: "E' una giornata triste. E' meglio stendere un velo pietoso sulle responsabilità di questa situazione. Auspico una raccolta di firme per denunciare questa situazione".




  

 
 


 


 


 



  



  



  



        




 

comunicato n.8905




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