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Benevento, 24-10-2015 22:45 ____
Calcio, Lega Pro: Sfida dai grandi significati quella andata in scena tra il Benevento ed il Catanzaro e vinta dai giallorossi per 1-0
La gara, la prima casalinga dopo l'alluvione che ha colpito il Sannio, e' stata decisa da Melara. Nel finale decisivo un intervento di Gori che ha salvato il risultato
di Luca Pietronigro
  

Benevento (3-4-3): Gori; Padella, Lucioni, Mattera; Melara, Del Pinto, De Falco, Mazzarani (46' Campagnacci); Mazzeo (69' Som), Cissè (75' Di Molfetta), Marotta. A disposizione (Piscitelli, Mucciante, Bonifazi, Bianco, Pezzi, Porcaro, Ciciretti, Troiani) Allenatore Gaetano Auteri (squalificato) in panchina Loreno Cassia

Catanzaro (4-1-4-1): Grandi; Ricci, Orchi (65' Taddei), Moi, Squillace; Maita (46' Ingretolli); Bernardi, Agnello, Foresta (25' Giampà), Mancuso; Razzitti. A disposizione (Scuffia, Sirigu, Caselli, Selvatico, Caruso, Fulco, Agodirin) Allenatore Salvatore D'Urso

Arbitro: Andrea Mei di Pesaro
Assistenti: Manuel Giuliani di Teramo e Michele Pizzi di Termoli
Rete: 55' Melara
Ammoniti: Maita (C); Som (B)
Angoli: 5-2
Recupero: 2' pt; 3' st
Spettatori: 3959 di cui 2294 paganti e 1665 abbonati.

E' stata una partita dai grandi significati quella che è andata in scena questa sera allo Stadio "Ciro Vigorito" e che ha visto la vittoria del Benevento per 1-0 sul Catanzaro.
Una sfida, la prima casalinga dopo l'alluvione che ha interessato il capoluogo e l'intero Sannio, che andava ben oltre gli aspetti sportivi e che stava a significare che la città e tutta la provincia è pronta a reagire e a non darsi per vinta alle avversità che l'hanno colpita.
A scandire il ritmo di questa giornata, sono stati gli esponenti della Curva Sud che hanno esposto uno striscione con la scritta: "Davanti alla solidarietà non esiste rivalità, giù il cappello per chi del calcio mostra il lato più bello", cui hanno risposto i calabresi: "Solidali con la città di Benevento" che ha raccolto l'apprezzamento e l'applauso di tutto lo stadio.
Il match ha permesso agli stregoni di portare a casa tre punti importanti e di salire al secondo posto in classifica, insieme alla Casertana, ad una lunghezza dalla nuova capolista, il Messina.
La gara non è stata bella ed entusiasmante, con i calabresi che, sopratutto nella prima frazione, hanno saputo ben contenere i giallorossi campani che, dal loro canto, pur mantenendo il pallino del gioco hanno mostrato una certa sterilità offensiva con il tridente d'attacco, composto da Mazzeo, Cissè e Marotta, che ha sofferto non poco, dimostrando di avere ancora molto lavoro da dover compiere.
La ripresa, almeno nei primi minuti, si è giocata sulla falsa riga della prima frazione, poi i padroni di casa hanno trovato il vantaggio grazie ad un'azione personale di Melara, quindi, paradossalmente, hanno arretrato il loro baricentro con il Catanzaro che ha fatto vedere le cose migliori, sfiorando nel finale, a tempo scaduto, anche il beffardo pareggio con una punizione velenosa di Taddei su cui ci ha messo una pezza Gori, spedendo la sfera sulla traversa.
In definitiva, la sfida ha detto che, nonostante la vittoria ed i tre punti, c'è ancora da intervenire, sopratutto nella fase offensiva dove c'è un'intesa da trovare tra gli uomini che compongono il reparto e dove sono gli schemi dello stesso Auteri a dover essere immagazzinati e fatti propri.
Venendo alla cronaca, il tecnico giallorosso si affida al 3-4-3 canonico.
In difesa conferma per Mattera al fianco di Padella e Lucioni, a centrocampo con gli esterni Melara e Mazzarani ci sono De Falco e Del Pinto in avanti il tridente composto da Cissè, Mazzeo e Marotta.
Solo panchina per Campagnacci e Mucciante pur dati titolari nelle formazioni della vigilia.
Mister Salvatore D'Urso, sempre più a rischio panchina, opta per un abbottonato 4-1-4-1 con Maita a fare da schermo davanti alla difesa e Razzitti unica punta.
La prima frazione è noiosa e priva di grandi emozioni.
Al 10' è interessante un triangolo tra Marotta, Mazzeo e Cissè con l'ex Casertana che calcia dal limite dell'area, ma Grandi blocca la sfera in due tempi.
Cinque minuti dopo, è bello il fraseggio tra Cissè e Mazzeo con il numero dieci giallorosso il quale, dai sedici metri, prova la conclusione, ma l'estremo difensore calabresi respinge in tuffo.
Dopo un'occasione capitata sui piedi di De Falco che calcia, però, alto, al 40' è ghiotta l'opportunità che ha Cissè per segnare, ma il tiro finisce a lato.
Nel finale, ancora un tentativo di Mazzeo con Grandi che respinhe di pugno.
Nella ripresa, D'Urso fa entrare Ingretolli per Maita, passando al 4-4-2, mentre Cassia fa uscire uno spento Mazzarani, spiegherà poi in Sala Stampa che la scelta era stata tecnica poiché la presenza in campo dell'ex Matera era ormai diventata inutile in quanto serviva un giocatore che penetrasse di più nella difesa avversaria, per Campagnacci.
Dopo un colpo di testa di Padella sugli sviluppi di un calcio d'angolo sui cui è attento Grandi, al 10' il Benevento passa in vantaggio.
Cissè appoggia per Melara il quale penetra nell'area di rigore catanzarese e da posizione decentrata fa partire una conclusione su cui nulla può il numero uno ospite.
Per cercare di raddrizzare la baracca, D'Urso fa entrare l'ex Cremonese Taddei per Orchi, a cui risponde Cassia con Som, al debutto stagionale, al posto di Mazzeo e poi con Di Molfetta per Cissé.
Come detto, dopo il vantaggio, i locali arretrano il loro raggio di azione ed è il Catanzaro a sfiorare il gol con Razzitti che riceve a limite dell'area, si gira e calcia al volo, ma la conclusione è da dimenticare.
Tre minuti dopo, De Falco batte a rete, ma Grandi è bravo a sventare deviando in corner.
Nel finale, il Benevento rischia di buttare tutto al vento quando per un fallo ingenuo di Som, per giunta a palla lontana, il direttore di gara concede una punizione da posizione defilata.
Della battuta se ne incarica Taddei il cui tiro viene deviato sulla traversa da Gori e sulla respinta nessuno del Catanzaro è lesto nel tap-in vincente.
E' l'ultima azione del match, nel prossimo turno, domenica 1° novembre, per gli stregoni ci sarà il sentito derby con la Casertana dei tanti ex.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                               

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