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Benevento, 20-04-2015 14:37 ____
Domenica Zanin e' stata la pioniera dell'innovazione e della competenza professionale scolastica
Oggi facciamo corsi di formazione, ma la verita' e' che lei ha anticipato tutte le riforme. Cosi' il dirigente del Liceo Classico "Giannone" ha parlato della sua collega scomparsa lo scorso anno. Poi, il saluto commosso del provveditore che lascia
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"E' stata la pioniera dell'innovazione e della competenza professionale scolastica.
Oggi facciamo corsi di formazione, ma la verità è che lei ha anticipato tutte le riforme".
Sentito e deciso il ricordo di Norma Fortuna Pedicini, dirigente del Liceo Classico "Pietro Giannone", di una educatrice che ha suscitato grande ammirazione nel Sannio: Domenica Zanin, direttrice didattica nell'ultimo periodo del plesso di Sant'Angelo a Sasso.
Pedicini ha parlato della sua ex collega, scomparsa lo scorso anno, nel convegno studio dal titolo "Mezzo secolo di scuola nel Sannio. Ricordando Domenica Zanin" svoltosi presso l'Aula Magna "Giovanni Palatucci" del "Giannone" di Benevento.
La dirigente ha sottolineato come Zanin fosse particolarmente impegnata nei percorsi dell'innovazione, il che non sempre suscitava entusiasmo in tutti, abituati a restare fedeli anche a schemi superati, ed ha aggiunto: "L'innovazione spaventa oggi, figuriamoci prima".
Una mattinata particolare al Giannone.
Ricordi, aneddoti ma anche l'ultimo saluto prima della "pensione" ad Angelo Francesco Marcucci, dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Benevento, il quale, alla mezzanotte di quest'oggi, lascerà l'incarico.
Con voce commossa e con le lacrime agli occhi, ha voluto ringraziare tutti: "Mi avete accolto e addirittura coccolato.
Ho solo cercato, in questi anni, di fare il mio lavoro al meglio delle mie possibilità e me ne vado convinto di averlo fatto e di aver impresso il ruolo di docente ad ognuno di voi e cercato di coniugare l'amministrazione con la scuola, cercando di leggere e capire".
A moderare l’incontro è stato Mario Pedicini, presidente dell'Associazione Samuel nonché ex provveditore agli Studi, che ha chiarito: "Oggi non vogliamo commemorare nessuno, Zanin è ancora viva in noi tutti".
Pedicini ha spiegato che si voleva piuttosto sottolineare il ruolo che ha avuto la scuola nel Sannio anche per il protagonismo della Zanin per lo stesso capoluogo.
Infatti, ha ripercorso gli anni dello sviluppo della scuola materna e quelli del tempo pieno ed ha sottolineato come Zanin fosse stata una protagonista intelligente ed entusiasta, ma anche critica: "Una grande personalità culturale ed etica: insegnava e lasciava un seme ed un messaggio”.
Zanin non disdegnò l’agone politico allorquando il centrosinistra la indicò quale avversario di Viespoli in una campagna elettorale per l’elezione a sindaco della città.
Pedicini ha, però, rimarcato: "Non aggiunge nulla alla caratura del suo impegno politico.
Per Zanin la scuola era tutto ed era fondamentale per formare persone libere".
E' poi intervenuta Carla De Toma, docente della Scuola dell'Infanzia VI Circolo, per rimarcare zelo e mitezza della Zanin ed il suo amore per l'istituto di Capodimonte: "E' stata la luce, la cultura e l’educazione.
Ha valorizzato il ruolo di ogni docente, mettendo al centro l’alunno e puntando sulla formazione".
La docente ha voluto sottolineare come la porta della direzione, di cui era direttrice Zanin, fosse sempre aperta poiché sapeva trasmettere i giusti valori".
Poi ha preso la parola Assunta Fiengo, dirigente scolastico del "Palmieri-Rampone-Polo", la quale ha voluto sottolineare il carisma particolare che aveva Zanin: "Si poneva come una nonna per tutti i bambini.
Sembrava potesse incutere soggezione, ma non era cosi".
Fiengo ha poi ricordato un episodio: lei essendo direttrice in un istituto nella provincia di Varese e la Zanin a Sant'Angelo a Sasso se fece promotrice di una collaborazione tra i due istituti da cui si poterono notare altri aspetti dell'umanità della Zanin ed il suo stare con gli altri.
Pedicini ha definito Zanin un mostro sacro in cui era difficile anche darle del tu: "Il lavoro va svolto con passione altrimenti è inutile proprio iniziarlo".
Ha concluso poi Marcucci il quale ha rimarcato il processo dell’alfabetizzazione messo in campo dalla Zanin: "L'ho conosciuta all’istituto Mezzina e sono d’accordo sul fatto di come sapesse mettere i bambini al centro di ogni discorso".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

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