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Benevento, 20-04-2015 13:56 ____
Audizione urgente della Commissione Trasparenza della Regione Campania sul funzionamento del Dipartimento di Salute Mentale di Benevento
Al vaglio, dice Serena Romano, i protocolli terapeutici e gli atti amministrativi
Redazione
  

Serena Romano, presidente dell'Associazione di sofferenti psichici La Rete Sociale, ha comunicato che domani, martedì 21 aprile, alle 12.30, nella Sala riunioni al quinto piano del Palazzo Isola F/8 del Centro Direzionale a Napoli ci sarà un'audizione urgente della Commissione Trasparenza della Regione Campania.
Avrà per oggetto "Organizzazione e funzionamento del Dipartimento di Salute Mentale di Benevento: protocolli terapeutici e atti amministrativi".
"E' un incontro promosso - ha spiegato Romano - innanzitutto per fare chiarezza su decisioni prese senza tenere conto dell'interesse del paziente, come la recente vicenda della ditta Ristorò che a Benevento forniva i pasti sia alle mense scolastiche che ai pazienti della Salute Mentale.
Mentre il rifornimento di pasti alle scuole, infatti, è stato interrotto da Comune in via cautelativa, per i malati mentali sono stati interrotti i progetti terapeutici del Laboratorio di cucina "Cotto e mangiato" cui partecipavano gli stessi pazienti, obbligandoli a servirsi della Ristorò che, in realtà, non avrebbe mai dovuto "alimentare" i pazienti psichiatrici.
L'aspetto più grave di questa vicenda, infatti, è che il cibo della Ristorò somministrato in vaschette monouso di tipo "ospedaliero" da inservienti con guanti di plastica, è innanzitutto anti-terapeutico e, quindi, "dannoso" ai fini della riabilitazione di un malato mentale: perché ripropone il clima oppressivo ed angosciante da istituzione manicomiale che già nel 1994 il Progetto Obiettivo Salute Mentale raccomandava di evitare, suggerendo di proporre pasti in una "dimensione familiare", capace di aderire ai bisogni di vita delle persone e agli scambi sociali.
Una "dimensione familiare" che i primari della Salute Mentale di Morcone e Puglianello, prima dell'avvento della Ristorò, erano riusciti a garantire grazie a piatti succulenti e psicologicamente gratificanti forniti da ristoranti locali e che, dopo l'avvento della Ristorò, avevano cercato di mantenere ricorrendo ai "Laboratori di Cucina" per evitare la somministrazione di "cibo manicomiale".
Terapia per ora fallita grazie a procedure che hanno "gonfiato" l'appalto della mensa scolastica con i pasti per malati psichiatrici, disabili e anziani di tutto il Sannio, senza che nessuno abbia mosso un dito per impedirlo.
Questo è un colpo ai più deboli: punta di un iceberg che domani si spera di cominciare a fare emergere nella Commissione Trasparenza.
L'audizione, infatti, è stata chiesta dall'Associazione dei familiari anche per svolgere quel ruolo che la legge le riconosce, ma il vertice del Dsm disconosce: cioè, proprio quel ruolo di controllo e compartecipazione alle cure dei pazienti indispensabile per contrastare la "psichiatria auto-referenziale" e per garantire al malato cure efficaci e non solo di facciata".

comunicato n.80070




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