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Benevento, 20-04-2015 12:44 ____
L'andamento economico e finanziario nel 2014 e le previsioni di gestione per il 2015 all'esame della Samte
Ai lavori ha preso parte il presidente della Provincia, Claudio Ricci. Gli alti costi dell'impiantistica dismessa
Redazione
  

L'andamento economico e finanziario nel 2014 e le previsioni di gestione per il 2015 sono state al centro dei lavori dell'Assemblea della Società Samte, la partecipata della Provincia di Benevento, istituita nel 2009 per legge dello Stato, affidataria dei servizi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e di gestione di otto siti stoccaggio siti dismessi presenti sul territorio sannita.
Ai lavori ha preso parte il presidente della Provincia, Claudio Ricci.
"Sull'andamento dei conti della Samte - si legge in un comunicato dalla Rocca dei Rettori - ha pesantemente inciso e, verosimilmente, ancora di più severa inciderà sulla tariffa relativa ai soli costi di smaltimento la spesa derivante dalle attività svolte di presidio ambientale per l’impiantistica dismessa.
Si tratta, com'è del resto noto, perché più volte denunciato in passato, di una vera e propria spada di Damocle.
A tale spesa sul Bilancio Samte, va, inoltre, aggiunta quella derivante dallo smaltimento del rifiuto secco tritovagliato conferito presso l'impianto di termovalorizzazione di Acerra, il cui costo è stato stabilito dalla Regione Campania in 70 euro per tonnellata.
Una criticità ulteriore è determinata dalla mancanza di un impianto di discarica funzionante sul territorio provinciale, per cui la Samte è costretta a portare fuori regione con notevoli costi il rifiuto residuo.
Peraltro, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato numero 5242 dell'8 aprile 2014, vi è stato un blocco ai conferimenti fuori regione come smaltimento in discarica del rifiuto residuo: pertanto, senza preventivi accordi stipulati tra le Regioni è possibile conferire tale rifiuto esclusivamente presso impianti di recupero con una lievitazione dei costi pari a circa il 50%.
Il presidente Ricci ha tenuto a trasferire ai vertici Samte quanto sta attuando l'Ente in materia di riorganizzazione e razionalizzazione delle Società partecipate, così come imposto dalla Legge di stabilità anno 2015: gli specifici indirizzi sono stati assunti con atto deliberativo numero 58 del 31 marzo scorso con una politica di contenimento dei costi sostenuti dalle stesse, soprattutto in materia di personale e dei compensi per gli organi amministrativi.
L'Assemblea della Samte, in virtù di quanto appunto stabilito dal Legislatore e recepito con l'atto di indirizzo della Provincia, ha deliberato l’avvio della procedura di Cassa Integrazione per il personale dipendente.
Tanto in relazione al fatto che l’impianto Stir di Casalduni, di proprietà della Samte, risulta essere gravemente sottoutilizzato in conseguenza dei bassi quantitativi dei rifiuti conferiti, derivanti dalle alte percentuali di raccolte differenziate ottenute dai Comuni del Sannio e da una notevole riduzione della produzione complessiva dei rifiuti determinata dalla crisi economica.
L'Assemblea ha, inoltre, approvato una revisione dell'organigramma aziendale con la soppressione di unità lavorative previste in dotazione e per le quali non si è mai proceduto ad assumere.
Infine, è stato posticipato il termine di approvazione del Bilancio d'esercizio 2014".

comunicato n.80067




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