E' andato in scena uno spettacolo evidentemente "manovrato" da qualcuno, palesandosi come una scorrettezza. Mi meraviglio che la Rai si sia prestata
Cosi' il sindaco Fausto Pepe a proposito del servizio del Tg1 di ieri. E Raffaele Del Vecchio: Un solo minuto puo' distruggere l'immagine di Benevento. Ora, c'e' solo da chiedersi chi e' stato il killer
Nostro servizio
"Il servizio del Tg1 sull'Hortus Conclus che ieri sera è andato in onda nell'edizione delle 20.00, è stato un vero e proprio schiaffo alla città ed anche a tutti i beneventani!
E' andato in scena uno spettacolo, evidentemente "manovrato" da qualcuno, palesandosi come una mossa troppo scorretta.
Mi meraviglio che la Rai si sia prestata a quest'azione che è completamente da stigmatizzare!"
Con queste parole, si è espresso il sindaco, Fausto Pepe, che nel pomeriggio, insieme al suo vice, Raffaele Del Vecchio, con loro anche i consiglieri Sergio Tanga, Rino Caputo e Leonida Collarile, ha tenuto una conferenza stampa proprio nell'artistico giardino firmato dal maestro Mimmo Paladino.
"Ho chiamato immediatamente la Stampa - ha proseguito il primo cittadino - proprio per far constatare che non è vero quello che è stato mostrato e senza “prender tempo”, pulendo e facendo opere di manutenzioni last-minute.
L'Hortus è così come lo vedete e non mi sembra che ci sia tutto quel degrado e quell'incuria e neanche quelle condizioni di oblio per le quali bisogna condannare un'intera città!”
In effetti, sindaco e vice hanno perlustrato l'intero Hortus per verificare personalmente quanto asserito e mostrato dalla giornalista Rai, Felicita Pistilli che, nel suo servizio, secondo i vertici di Palazzo Mosti ha raccontato, dinanzi ad oltre 6 milioni di spettatori, una situazione che nella realtà dei fatti, non è per niente corrispondente al vero.
Addirittura, per l’assessore alla Cultura, è stato un: “Minuto di balle che rischia di far svanire tutti gli sforzi fatti in questi anni per risollevare le sorti di questa città, in termini di turismo e di indotto economico legato al settore, anche grazie all'entrata nell'Unesco".
"Un solo minuto - ha proseguito Del Vecchio - può distruggere l'immagine di Benevento.
Ora, c'è solo da chiedersi chi è stato il killer e chi poteva avere interesse a fare tutto ciò.
Sicuramente, chi l’ha voluto, non è un amico di questa città.
Certo, siamo in campagna elettorale… facciamoci pure la guerra, ma sulle questioni politiche e su altri temi, non di certo su quell'inferno che ci hanno raccontato ed a questi livelli!"
Pepe e Del Vecchio non hanno negato che l'Hortus necessiti di opere di manutenzione, di più controlli e di qualche lavoro di restauro: "Infatti, ci impegneremo a farlo al più presto, ma, di certo, non è un’opera abbandonata ed è del tutto imbarazzante che l'azienda Rai, da una parte, sul Tg1, parli male di Benevento e dall'altra, nel Tg2, durante la trasmissione "Sì Viaggiare", andata in onda lo stesso giorno e per giunta, registrata in parte anche nello stesso Hortus, elogi il nostro capoluogo di provincia.
Tutto ciò, hanno ribadito, è una vera e propria anomalia che ci è costata cara.
Non a caso, già sono giunte diverse e-mail di protesta presso la segreteria del Comune e molti viaggi organizzati sono stati disdetti".
"Mi meraviglia tantissimo - ha concluso Pepe - di quello che è avvenuto ed anche di chi si è prestato a farsi strumentalizzare".
Del Vecchio ha rincarato la dose: “Quel servizio non ha reso onore alla città e bisogna solamente chiedersi chi, in questi ultimi giorni, ha potuto scomodare i giornalisti della Rai, i suoi canali e fare una cosa del genere che non è una cosa buona né per la città né per i nostri concittadini".
Tuttavia, né Pepe, né Del Vecchio hanno, però, dato corpo alle ombre...
Sul palchetto dell'Hortus anche Luciano Valle, il sindacalista della Cgil che intervistato nel servizio del Tg1 alla giornalista ha risposto: "Avere questa ricchezza e non utilizzarla veramente è un peccato".
Egli ha detto di essere in pratica stato indotto in errore in quanto la giornalista gli ha già chiesto in merito allo stato di degrado dell'Hortus e che lui ha dato per scontato questa affermazione, ma lui nell'Hortus non c'è mai stato.
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