E' stato abbattuto nel primo pomeriggio di oggi, il pino domestico di via Fratelli Rosselli, rinsecchitosi una quindicina di giorni fa
Avevamo chiesto al Comune capoluogo, proprietario della strada, un intervento urgente.
Ebbene: detto, fatto
Nostro servizio
E' stato abbattuto, nel primo pomeriggio di oggi, il pino domestico o pino comune (nome scientifico: "pinus pinea") di via Fratelli Rosselli, rinsecchitosi circa una quindicina di giorni fa.
Noi di "Gazzetta" avevamo segnalato il problema del potenziale pericolo per la pubblica incolumità rappresentato da quest'albero di alto fusto messo a dimora, come molti altri della sua stessa specie, lungo una via trafficata ed a poca distanza da civili abitazioni.
Avevamo pure chiesto al Comune capoluogo, proprietario della strada, un intervento urgente.
Ebbene: detto, fatto.
Occorre dare a Cesare quello che è di Cesare.
Verso le 15.00, una squadra di una ditta che sta effettuando lavori di potatura nei viali cittadini, si è materializzata in via Rosselli e, con il il coordinamento dell'infaticabile Arturo Chiariotti, dipendente del Comune con la qualifica di "addetto alla vigilanza del verde pubblico", ha proceduto, in pochi minuti, all'abbattimento.
Chiariotti, al lavoro nonostante il giorno semifestivo, ci ha spiegato che lui stesso ed il Comune conoscevano il problema.
"Questo pinus pinea, e non "pino marittimo", come avevate scritto - ci ha detto Chiariotti con aria di rimprovero (facciamo ammenda per la nostra ignoranza) - lo tenevamo sotto controllo.
Circa quindici giorni fa eravamo in questa zona per la potatura degli alberi di via Rosselli ed avevamo notato i segni di disseccamento dovuti ad una malattia funginea che aveva aggredito la chioma di questo pino.
Avevamo, pertanto, avviato un primo intervento per la messa in sicurezza dell'albero, impedendo in particolare il cosiddetto effetto vela, cioè abbiamo potato buona parte della chioma ammalata affinché non offrisse resistenza al vento e dunque non facesse oscillare il tronco che costituisce il vero problema di questi alberi.
Peraltro, avevamo notato che le radici non erano fuoriuscite sulla sede stradale.
In sostanza, l'albero non costituiva un pericolo immediato, anche se prima o poi andava abbattuto: abbiamo preferito farlo ora proprio per evitare che nascessero contestazioni e allarmi su pericoli ancora di là da venire.
Peraltro, nel sezionarlo abbiamo notato che nella pianta circolava ancora la linfa (come si vede bene nelle foto ndr): ciò dimostra che il disseccamento della pianta è avvenuto appunto un paio di settimane or sono".
Chiariotti, che segue da vicino e con scarsi mezzi a disposizione, il verde pubblico in città, in particolare quello della bellissima Villa Comunale che solo un appassionato come lui, che va al di là dei suoi doveri d'ufficio, può gestire così, ci ha tenuto a sottolineare che sul camioncino dove veniva sistemato ciò che resta del pino domestico, il maggior spazio è stato occupato dalle sezioni dei tronchi e non certo dalla chioma rinsecchita dell'albero: il che ha dimostrato la bontà della sua versione dei fatti.
Abbiamo chiesto all'esperto del Comune cosa si potesse fare per l'invadenza delle radici degli altri pini domestici di via Rosselli e di viale degli Atlantici; ma qui Chiariotti ha allargato le braccia: non ci sono risposte scientificamente corrette per questo problema, peraltro serio come dimostrano le foto che corredano questo servizio.
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