Si e' conclusa tra gli applausi del pubblico la stagione teatrale "Palcoscenico Duemila" che ha proposto "Signori in carrozza!"
Uno spettacolo ben costruito da Paolo Sassanelli che ha riprodotto l'atmosfera degli anni '40 e '50 anche grazie alla esecuzione musicale del gruppo "Musica da ripostiglio"
di Raffaella Fragnito
Si è conclusa brillantemente la stagione teatrale "Palcoscenico 2000" di quest'anno.
A chiudere il sipario del Teatro Massimo, lo spettacolo "Signori in carrozza!" scritto da Andrej Longo ed interpretato da un cast superbo.
A muoversi magistralmente sul palco (con un prologo nel foyer del Teatro) Paolo Sassanelli, anche regista dello spettacolo, Ernesto Lama, attore emergente del teatro napoletano, Giovanni Esposito, conosciuto anche per numerosi lavori televisivi, Margherita Vicario, protagonista della famosa serie "I Cesaroni", Marit Nissen, Ivano Schiavi e Sergio Del Prete.
Palco edulcorato anche dall'esecuzione musicale live del gruppo "Musica da ripostiglio", diretto da Salvatore Cardone, pianista, che, insieme al violino di Rubén Chaviano, alla chitarra di Luca Giacomelli, alle percussione suonate da Emanuele Pellegrini, alla chitarra di Luca Pirozzi ed al contrabbasso Raffaele Toninelli, ha immerso il pubblico in un viaggio nel tempo, riconducendolo nel pieno degli anni '40-'50.
Ed è proprio in quegl'anni che si colloca la storia, scolpita in due atti sul palcoscenico beneventano. Una compagnia di attori meridionali viene a conoscenza del ripristino della linea ferroviaria "La Valigia delle Indie", un viaggio dalla Gran Bretagna a Brindisi, di circa quaranta giorni, per poi imbarcarsi verso Bombay; così decide di partecipare all'audizione che potrebbe contrattualizzarli come coloro che dovrebbero intrattenere i passeggeri durante tutto il viaggio.
Una volta giunti a Brindisi, però, la compagnia meridionale s'incontra con altri artisti, mossi dalle stesse ambizioni.
Così si animano in scena piccoli spettacoli di varietà, che la rivalità tra i due gruppi riempie di sana e magica competizione, fino a rendere le capacità artistiche di ognuno un unicum artistico potente, tale, da mettere in scena un solo spettacolo.
A muovere i personaggi ed a muoversi tra i personaggi, una personalità insolita, che vive per il teatro e ama, in particolare, quello della sua Brindisi.
Musica leggera, teatro da manuale, balletto, tutto armonicamente fuso dalla bravura travolgente degli esecutori, salutati dal caloroso applauso del pubblico beneventano, affettuosamente rapito.
Insomma, uno spettacolo che ci appassiona perchè l'odore del legno del palcoscenico ed il rumore del sipario che si apre sono impressi nel nostro album dei ricordi, insieme ai viaggi, alla musica ed alla magia.
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