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Benevento, 24-03-2015 21:46 ____
L'ira di Fausto Pepe all'esito del Consiglio Comunale che e' caduto sotto i colpi di una maggioranza svogliata e di una opposizione da "indagare"...
Il sindaco attacca i suoi consiglieri assenti. Chiede a Zarro di essere informato sulle decisioni d'Aula ma le parole piu' sferzanti le riserva a Luigi Trusio che con la sua uscita dall'Aula ha fatto venir meno il numero legale
Nostro servizio
  

Al sindaco Fausto Pepe non è piaciuto affatto il mancato svolgersi del Consiglio Comunale, non è piaciuto per via degli argomenti non trattati e che rivestono carattere di urgenza (per come abbiamo già scritto forse si andrà ad una nuova seduta il prossimo 31 marzo) ma non è piaciuto nemmeno per almeno tre considerazioni di carattere politico.
Pepe queste cose le ha dette nel corso di una riunione con i suoi che ha tenuto subito dopo il Consiglio comunale naufragato.
Il sindaco ha redarguito i suoi, gli assenti che a turno creano problemi alla maggioranza.
Ha chiesto al segretario cittadino Marcello Palladino di farsi promotore di un chiarimento urgente. Dobbiamo capire l'atteggiamento di questi consiglieri che non partecipano alle sedute del Consiglio.  Chi è stanco o non ne ha più voglia, farebbe bene a dimettersi, ha detto ancora Pepe.
Confronto anche con Giovanni Zarro a cui ha chiesto che sia nella conduzione del Consiglio che nella richiesta delle sospensioni dei lavori dell'Aula egli ne venga preventivamente informato.
Nella fattispecie, allorquando Zarro ha chiesto si votasse la sospensione dei lavori ritenendo che la maggioranza non avrebbe votato compatta il secondo emendamento dell'opposizione, era pacifico che saremmo andati sotto, ha detto Pepe.
Non avevamo i numeri.
Io avrei detto di votare anche quel secondo emendamento...
Detto dei suoi, il sindaco se l'è poi presa anche con l'opposizione che ha lasciato l'Aula proprio su un proprio emendamento, da essa voluto e richiesto.
Hanno esagerato nella strumentalità della questione, ha detto Pepe alla riunione con i suoi.
Non volevano la rateizzazione? Noi l'avevamo già concessa sul primo emendamento.
Perché poi sono andati via sul secondo?
La verità è che forse volevano andarsene ed hanno trovato il pretesto peggiore.
Infine, il sindaco ha usato parole dure contro Luigi Trusio, il consigliere comunale d'opposizione che cura, a livello professionale, la comunicazionem, essendo egli un giornalista, per l'europarlamentare del Pd Paolucci.
Questa vicenda, è nota perché l'abbiamo già raccontata, fece fallire la nascita di un nuovo gruppo d'opposizione di cui dovevano far parte anche Giovanni Quarantiello e Mario Zoino.
Disse Quarantiello all'epoca dei fatti: Sei un uomo del Pd oramai e non più equidistante dalle parti in causa così come vorremmo.
Questo il contesto.
Dunque Pepe ha detto: Eravamo in sedici quando la seduta è stata dichiarata deserta.
Mancava la presenza in Aula di un solo consigliere e Luigi Trusio che fa?
E' uscito dall'Aula con l'opposizione facendo venir meno il numero legale.
Ma Trusio ha sempre detto Pepe, non è colui che lavora nello staff di Paolucci, l'europarlamentare del Pd che noi abbiamo votato?
Ma fatemi capire, come funziona questa cosa?
Ha una nomina politica dal Partito Democratico e se ne va?
Quell'incarico glielo ha dato Umberto Del Basso De Caro ed in Consiglio comunale poi fa l'opposizione?
Io non capisco la maggioranza, ha detto Pepe, ma l'opposizione pure va indagata perché io non la comprendo affatto.
La verità è che, in generale, abbiamo perso la capacità di indignarci...

comunicato n.79298




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