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Benevento, 23-03-2015 21:16 ____
Antonella Pepe chiama il segretario regionale Assunta Tartaglione per scusarsi delle parole dette da Claudio Ricci nella direzione provinciale
Ho chiesto al partito di fare altrettanto, dissociandosi da certe frasi. Ora comincia una nuova era, quella di un percorso non piu' unitario di un partito che agisce con un monarca ed un patriarca
Nostro servizio
  

E' un fiume in piena Antonella Pepe (nella foto è a destra), apicese, segretario regionale dei giovani del Partito Democratico, e per questo componente di diritto sia della Segreteria che della Direzione Regionale.
Ho avvertito il dovere, ci ha detto, di chiamare al telefono Assunta Tartaglione per esprimerle tutta la mia solidarietà rispetto alle parole utilizzate dal presidente della Provincia, Claudio Ricci, nel corso della Direzione Provinciale di ieri e divenute di dominio pubblico essendo state riportate dalla stampa nonostante i giornalisti siano stati allontanati dalla sala.
Ho chiesto alla Federazione provinciale di Benevento del Pd di porgere delle scuse ufficiali al segretario regionale del nostro partito e di prendere conseguentemente le distanze, dissociandosene, dalle parole dette del presidente Ricci.
Dare al segretario regionale dell'ectoplasma; dire che il regionale e, quindi, il partito regionale che rappresenta tutti noi della Campania sia un problema, una ingerenza, quasi ci fosse una rivendicazione di autonomia territoriale, è ridicolo.
Tra l'altro, mi verrebbe da dire, una rivendicazione stupida visto che abbiamo votato il provvendimento costituzionale che abolisce definitivamente le Province, quindi anche questo sarebbe abbastanza divertente da approfiondire, cosa questa molto difficile da fare considerando i toni che notoriamente utilizza il nostro presidente della Provincia...
Per questo, ho sentito il segretario regionale pur senza entrare nel dettaglio.
E' stata lei che mi ha detto di aver letto le cronache giornalistiche della Direzione di ieri, mi ha chiesto un po' di informazioni ulteriori e le ho raccontato come è andata ieri ed anche il fatto che la Stampa è stata cacciata dall'Aula e che ad alcune persone non è stato consentito di parlare perché non componenti della Direzione nonostante, nelle fattispecie io e Tanga, siamo membri della Segreteria regionale.
Sergio Tanga alla fine ha rinunciato, ma io no ed ho parlato anche perché non ho mai visto che chi appartiene ad un organismo superiore non possa parlare in uno per così dire inferiore.
Ho rappresentato, quindi, le mie critiche rispetto al procedimento dopo di che ci sono stati anche dei limiti nella gestione della Direzione.
Non abbiamo avuto, infatti, la possibilità di lettura dell'ordine del giorno e di cosa bisognasse votare mentre il presidente ha conteggiato i numeri contrari e non quelli favorevoli.
Di questo ho reso partecipe la segretaria regionale anche se l'intento della telefonata era altro, come ho detto.
Si badi bene, ha continuato Antonella Pepe, Io non ho votato Assunta Tartaglione, ma una volta eletta lei è anche il mio segretario ed è colei che mi deve garatire, a prescindere da tutto.
Nella Direzione Provinciale non hanno fatto votare i nomi dei candidati alle regionali perché non compete ad essa, ma allo stesso tempo hanno, però, fatto una specie di approvazione della proposta che verrà poi affidata all'Assemblea.
Non sono state, quindi, tenute in considerazione le osservazioni fatte da alcuni membri della Direzione che chiedevano magari un approfondimento della consultazione chiamando anche gli amministratori locali e provando anche a capire quali fossero le personalità disponibili.
Ecco, perché questo è anche un altro problema ed un grande interrogativo ed infatti ho chiesto al segretario provinciale: Quindi tu sei disponibile a candidarti?
E se non ci sono candidati, le consultazioni si sono, dunque, fatte sulla base di indiscrezioni giornalistiche?
Ad oggi, infatti non abbiamo una rosa di nomi sulla quale la gente è chiamata a scegliere.
A queste domande non abbiamo avuto alcuna risposta perché, ancora una volta, le conslusioni della Direzione politica del partito, puntualmente le fa il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro e non il segretario politico Erasmo Mortaruolo.
Noi da lui non abbiamo avuto un minimo di risposta.
Il sottosegretario è sicuramente un autorevole punto di vista, ma dovrebbe intervenire anche per poter essere risposto perché, peraltro, talune delle cose che ha detto sono anche abbastanza inesatte ma non c'è stata data la possibilità di contraddirlo.
Il segretario provinciale ha fatto, invece, una relazione dove ha letto un po' di cosucce, ma le conslusioni, il lavoro di sintesi rispetto alle questioni che vengono poste in Direzione, ancora una volta non le ha fatte.
Ora questa frattura che è stata sancita determinata due cose: Che il segretario provinciale, seppur a larga maggioranza, a detta loro, è ora una parte del partito; che non è stata data al capoluogo di provincia la possibilità di rivendicare una delle due postazioni in lista.
In Assemblea ora andranno con la forza dei numeri.
Vedremo, ma la Federazione di Benevento non può mettersi contro tutto e contro tutti con il suo monarca ed il patriarca indiscussi.
Un partito esiste nella misura in cui tutti siano messi in condizione di concorrere all'obiettivo principale che è quello della vittoria di Vincenzo De Luca, ha concluso Antonella Pepe.
Qui, invece, sembra si debba eleggere un consigliere regionale, mentre mi pare abbiano meno voglia di far vincere il candidato presidente.
E questo rimane un altro grande punto interrogativo...
Questo è un partito che ancora non ha invitato il candidato presidente che è tornato nella nostra città, ma solo per una sua autonoma iniziativa.

comunicato n.79266




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