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Benevento, 06-03-2015 16:30 ____
La Cia Campania ha espresso un plauso sui contenuti del disegno di legge sui reati ambientali
Il commento del presidente dell'organizzazione sindacale, il sannita Alessandro Mastrocinque
Redazione
  

La Cia Campania, in una nota, ha espresso un plauso sui contenuti del disegno di legge sui reati ambientali approvato dall'Aula del Senato nei giorni scorsi".
"Il testo - ha  commentato  il  sannita  Alessandro  Mastrocinque, presidente della Cia Campania - individua nuove sanzioni penali per chi commette reati contro l'ambiente.
Finalmente, si arriva ad un riferimento certo per quanto attiene il disastro ambientale.
La Cia ha appoggiato con forza il raggiungimento di questo obiettivo firmando il cartello di 25 associazioni per accelerare l'approvazione della legge sollecitata da Libera e da Legambiente.
Da sempre, la Cia è impegnata sui temi della qualità alimentare delle tipicità legate ai territori, della salubrità degli alimenti.
Riteniamo, inoltre, che si debba cambiare pagina, chi inquina ed è cosciente di andare contro le leggi, deve poter essere perseguito per la gravità del danno che produce".
Il direttore di Cia Campania, Mario Grasso, a sua volta ha spiegato: "Il testo contiene numerose novità e rappresenta un passo in avanti importante per la salvaguarda dell'ambiente e delle produzioni alimentari anche perché nella proposta si stabilisce che si possano comminare sanzioni penali anche a carico delle persone giuridiche (imprese e società) che, spesso, sono le reali responsabili dei danni verso l'ambiente.
Si procede, così, verso una riforma complessiva della punibilità dei reati ambientali.
Un provvedimento che individua nuovi reati, ma che consente anche per quei reati di carattere minore di estinguersi quando c'è una forma di collaborazione da parte di chi ha provocato questo danno ambientale".
Di seguito ecco una scheda del testo citato
 
I punti principali
Il testo inserisce nel codice penale un nuovo titolo, dedicato ai delitti contro l'ambiente, all'interno del quale vengono previsti i nuovi delitti di inquinamento ambientale, di disastro ambientale, di traffico e abbandono di materiale radioattivo e di impedimento al controllo.
In particolare, il nuovo delitto di inquinamento ambientale (articolo 452-bis) punisce con la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da 10.000 a 100.000 euro chiunque, abusivamente, cagiona una compromissione o un deterioramento, significativi e misurabili: delle acque o dell'aria o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo e di un ecosistema, della biodiversità, della flora o della fauna.

Prevista la reclusione
Il delitto di disastro ambientale punisce con la reclusione da 5 a 15 anni chiunque, abusivamente, cagiona un disastro ambientale, specificando che tale deve considerarsi, alternativamente l'alterazione irreversibile dell'equilibrio di un ecosistema; l'alterazione dell'equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali o l'offesa all'incolumità pubblica in ragione della rilevanza del fatto per l'estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi per il numero delle persone offese o esposte a pericolo.
C'è, inoltre, anche l'aggravante relativa all'ipotesi che il delitto di disastro sia commesso in un'area naturale protetta o sottoposta a specifici vincoli, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette.

Abbandono di materiale radioattivo
Il delitto di traffico ed abbandono di materiale ad alta radioattività (articolo 452 - quinquies) punisce con la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da 10.000 a 50.000 euro, sempre che il fatto non costituisca più grave reato, chiunque, abusivamente, cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene o trasferisce materiale ad alta radioattività, ovvero lo abbandona o se ne disfa illegittimamente.
Il delitto di impedimento del controllo punisce con la reclusione da 6 mesi a 3 anni, sempre che il fatto non costituisca più grave reato, chiunque impedisce, intralcia o elude l'attività di vigilanza e controllo ambientale e di sicurezza sul lavoro ovvero ne compromette gli esiti.

Associazione mafiosa
Ulteriori circostanze aggravanti riguardano i casi in cui un'associazione per delinquere sia finalizzata a commettere reati ambientali o un'associazione mafiosa sia finalizzata a commettere un delitto ambientale oppure all'acquisizione della gestione o comunque del controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti oppure servizi pubblici in materia ambientale.
Ed un'altra aggravante è prevista per il caso che del sodalizio criminale facciano parte anche pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio che esercitano funzioni o svolgono servizi in materia ambientale.

Ispezioni dei fondali marini
Sempre dal Senato è stato introdotto il delitto di ispezione di fondali marini per punire, con la reclusione da uno a tre anni, chiunque, per le attività di ricerca e di ispezione dei fondali marini finalizzate alla coltivazione di idrocarburi, utilizzi la tecnica dell'air gun o altre tecniche esplosive.

Le sanzioni pecuniarie

Prevista anche la responsabilità delle persone giuridiche per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato, stabilendo specifiche sanzioni pecuniarie (quantificate in quote, ogni quota va da un minimo di 258 euro ad un massimo di 1.549 euro) per ciascuno dei nuovi delitti di inquinamento ambientale (da 250 a 600 quote), di disastro ambientale (da 400 a 800 quote), di traffico di materiale radioattivo (da 250 a 600 quote) e di associazione a delinquere (comune e mafiosa) aggravata (da 300 a 1.000 quote).

comunicato n.78712




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