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Benevento, 05-03-2015 17:31 ____
Il Movimento Difesa del Cittadino è stato ammesso quale parte civile nell'ambito dell'udienza preliminare sullo scandalo Asl di Benevento
Lo ha stabilito il giudice dell'udienza preliminare che ha rinviato a giudizio Felice Pisapia, Olga Landi ed Arnaldo Falato. In aula si andrà il prossimo 15 settembre
Redazione
  

Il Movimento Difesa del Cittadino è stato ammesso  dal  gup del  Tribunale di Benevento, Loredana Camerlengo, quale parte civile nell'ambito dell'udienza preliminare sullo scandalo Asl di Benevento.
"Il processo - ricorda il sodalizio in una nota - vede alla sbarra alcuni dirigenti come Felice Pisapia, ex direttore amministrativo Asl Benevento, Olga Landi, moglie di Pisapia, e Arnaldo Falato, anch'egli dirigente dell'Asl Benevento.
Il giudice ha deciso il rinvio a giudizio per Pisapia, Landi e Falato accusati di falso e truffa ai danni dell'Asl. Il processo comincerà il prossimo 15 settembre.
La vicenda, si legge nella nota del Movimento, fece scalpore per il coinvolgimento nei diversi filoni dell'inchiesta dell'ex ministro Nunzia De Girolamo in seguito ad una serie di registrazioni fatte di nascosto dallo stesso Pisapia durante dei colloqui.
Secondo gli inquirenti, nel periodo compreso tra il 2007 ed il 2008, Falato avrebbe disposto pagamenti su mandati del direttore amministrativo Pisapia e successivamente incassati dalla moglie di quest'ultimo in qualità di rappresentante di una società informatica.
Le condotte poste in essere sarebbero state pianificate e mirate sia all'aggiudicazione di appalti sia ad influenzare il corretto andamento della pubblica amministrazione, allo scopo di arricchire aziende e società di loro gradimento.
Mdc, difeso dall'avvocato Vincenza Stefanucci, rappresenterà in giudizio il gravissimo danno ai pazienti ed ai  contribuenti del servizio sanitario di Benevento e provincia in quanto, dalla ricostruzione dei circuiti societari, economici e finanziari svolti dalla Procura ed oggetto del giudizio, è emerso che notevoli risorse economiche dell'Asl sarebbero state sottratte ad altri settori di grande importanza per la tutela dei malati, favorendo indebitamente una serie di aziende e consulenti esterni favoriti da quella che la Procura ha definito una vera e proprie burocrazia illecita nell'azienda sanitaria locale della città".

comunicato n.78682




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