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Benevento, 05-03-2015 10:39 ____
Non ho creato nessun "falso allarmismo" nell'anticipare i termini del progetto della Regione per i lavoratori ex Consorzi Rifiuti
La forte speranza e aspettativa di certo non è una mia creazione: tutti lavoratori, compreso l’estensore della nota, sono a conoscenza dell’incontro in Regione, previsto il 19 marzo
Redazione
  

Piero Mancini (foto) "scomoda" Italo Calvino per avviare la sua nota di riposta alla sindacalista della Uil Trasporti, Angela Succo, che ieri ci ha scritto a proposito delle anticipazioni reseci da Mancini medesimo sul progetto che la Regione starebbe per approvare relativamente al reimpiego, forse per un anno, dei lavoratori dei Consorzi Rifiuti della Campania.
"Se dunque volessi descriverti Aglaura tenendomi a quanto ho visto e provato di persona, dovrei dirti che è una città sbiadita, senza carattere, messa lì come vien viene.
(Italo Calvino, Le città invisibili).
Egregio direttore - ci scrive Mancini - alcuni lavoratori, allarmati, mi hanno contattato e con toni che tradivano un forte stato ansioso, mi hanno segnalato una nota pubblicata sul suo giornale.
Una nota con cui mi vengono mosse accuse pretestuose, infondate e pure mal esposte.
Sono accusato di aver creato "falsi allarmismi", per aver portato a conoscenza, anticipandoli, parti essenziali di un documento propedeutico all’accordo che dovrebbe essere sottoscritto il prossimo 19 marzo.
Accordo che dovrebbe riportaci al lavoro.
Nel giornalismo le anticipazioni sono un fatto assai normale.
Mi chiedo: esistono falsi allarmismi, e per converso, veri allarmismi?
Assodato che l'allarmismo è la tendenza ad ingenerare timore negli altri in assenza di validi motivi e senza alcuna necessità, allo scopo di ottenere un clima di tensione, che relazione ha con la notizia di un nostro prossimo ritorno al lavoro?
E' il paventato ritorno al lavoro a ingenerare timore?
Vista l’accezione assolutamente chiara e negativa a questo sostantivo non occorre aggiungere, per completezza espositiva, alcun aggettivo.
L'allarmismo non può essere vero, o falso. Come invece l’allarme.
Quindi, lei converrà sicuramente, che non avrei creato alcun falso allarmismo ma, bensì, più correttamente, una fortissima aspettativa fra tanti lavoratori che sognano e sperano di tornare al lavoro quanto prima.
L'aspettativa è una posizione di attesa di un effetto acquisitivo incerto.
La speranza è la fiduciosa attesa di un bene (il lavoro) che quanto più desiderato tanto più colora l’aspettativa di timore per la sua mancata realizzazione (il progetto).
Quindi l'accusa esatta dovrebbe essere: "Aver creato una forte speranza e aspettativa", se non si dovesse raggiungere, il 19, l'accordo in Regione.
Accusa, evidentemente, prematura e pure infondata.
Ciò per rimediare alle offese alla madre lingua.
La forte speranza e aspettativa di certo non è una mia creazione: tutti lavoratori, compreso l’estensore della nota, sono a conoscenza dell'incontro in Regione, previsto il 19 marzo.
Tutti, quindi, già nutrono una forte speranza e aspettativa personale di tornare a lavorare.
Io ho solo anticipato alcuni importanti punti dell’accordo.
Non mi sembra tanto grave da meritare una nota polemica e pubbliche accuse insensate.
Poi, quando si confutano le affermazioni altrui, per essere credibili, bisognerebbe riportare con esattezza dati e cifre e non restare nel vago: "Non risulta vero nemmeno la durata del progetto e la cifra stanziata".
Visto la vaghezza altrui, non solo confermo ciò che ho riferito a lei, ma aggiungo che le risorse, 55 milioni, verranno attinte dal fondo sviluppo e coesione.
Che parte sarà a carico della Regione e parte del governo.
Che dopo un mese di aula, (corso di  aggiornamento), i lavoratori verranno dislocati nei vari Comuni per effettuare la raccolta differenziata.
Non certo per fare attività impiegatizie.
Che coloro che non vogliono accettare il progetto, ritenendosi lavoratori pubblici, possono farlo e restare ancora a casa.
Egregio direttore, converrà  che non è stata fatta alcuna precisa smentita di quanto da me affermato.
L'unico risultato tangibile ottenuto dalla nota in oggetto è stato, purtroppo, aver creato fra i lavoratori ancora più confusione.
Lavoratori che non meritano tale trattamento dopo lo smarrimento, di alcuni anni, derivante da come è stata condotta una vertenza tanto anomala quanto assurda".

comunicato n.78665




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