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Benevento, 05-03-2015 09:46 ____
Il ringraziamento di un professore di Sorrento a Cristiano Huscher ed alla sua equipe dell'Ospedale "Rummo"
Le stringo la mano e le dico il mio, il "nostro" grazie, a lei ed a tutti i suoi più stretti collaboratori
Redazione
  

Ci ha scritto il professore Aniello Clemente da Sorrento pregandoci di riportare l'encomio che ha fatto pervenire all'equipe dell'Ospedale "Rummo" ed in particolare al dottor Cristiano Huscher (foto).
Pubblichiamo un ampio stralcio della nota.
"Grazie…, professor Uscher.
Qui auget scientiam, auget et dolorem. Qui auget dolorem, auget et scientiam (come aumenta il sapere, così aumenta il dolore. Come aumenta il dolore, così aumenta il sapere), questo adagio mi tormentava mentre ero fuori dalla sua porta in attesa di significarle quanto è oggetto di questa mia lettera aperta.
Attendevo, seduto sui comodi divani in pelle nella sala d'attesa, sbirciando distrattamente il televisore, quando all'improvviso vedo alcune persone muoversi e venirle incontro.
E lei, pacatamente, come se fosse la cosa più normale del mondo, l'informa sommariamente dell'operazione, oltremodo difficile e li fa accomodare nel suo studio.
Sono quindici giorni che "pellegriniamo" al Rummo e mai termine fu più appropriato perché scopo di ogni pellegrinaggio non è il cammino in sé ma collimare la nostra volontà con quella di Chi governa i nostri passi.
Mi occupo di teologia e non a caso uso il termine "miracolo" per ringraziare il Signore, e lei, suo strumento, per aver voluto restituire mia cognata ai suoi affetti più cari.
Ma stazionando fuori dalla Sala di Rianimazione, nei corridoi, nei reparti del padiglione Padre Pio, una cosa mi sembrava ancora più "miracolosa": il volto sereno dei parenti, degli amici, di chi pensava di condividere un dolore e se ne andava carico di umanità.
Sento, dunque, l'urgenza di informare la Direzione dell'Ospedale ed i miei lettori che mentre i media stanno speculando sull'ennesimo caso di malasanità, in Meridione, c'è qualcuno che ha ridato vigore al nome della città che ospita l'Ospedale "Rummo": Benevento.
Professore lei si schernirà obiettando che è il suo lavoro, il suo dovere, la sua missione, ma ho scoperto che lei, nel buio totale, quando i parenti non osano pronunciare quella malattia che si annida in noi e ci divora dall'interno, lei presenta loro l'ultima dea del vaso di Pandora e li esorta a sperare, a volte, contro ogni speranza!
Ogni vita è un Mistero gaudioso, doloroso e glorioso.
Ognuno di noi possiede la parola magica, l'abracadabra, l'apriti sesamo, dello scrigno della vita, e forse non se ne ricorda.
La conosce chi ama. Ancor di più, forse, chi soffre.
Ma, di certo, la possiede chi cade in ginocchio e prega dopo aver amato e pianto.
Professore, seppure in modo virtuale, mi permetta di stringerle la mano e dirle il mio, il "nostro" grazie, a lei, all’equipe del dottor De Blasio del reparto Rianimazione, encomiabile per professionalità e umanità, ed a tutti coloro che collaborano con lei: i dottori, Dicuonzo, Frattolillo, Russo, Ponzano, Marzullo e Della Vittoria".

comunicato n.78661




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