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Benevento, 03-03-2015 19:29 ____
E' riesplosa la questione del patrimonio immobiliare del Comune e della sua gestione. Occupata la sede del Partito Democratico
Giovedì la questione dovrebbe approdare a Palazzo Mosti. Marcello Palladino, segretario cittadino del partito è per la trattativa ma la legge non si può eludere
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E' riesplosa  la questione del patrimonio immobiliare del Comune e della sua gestione. 
Questo pomeriggio, infatti,  è stata occupata simbolicamente  la sede del Pd  di corso Garibaldi da parte degli esponenti del Lap Asilo 31.
Al centro dello scontro politico, la delibera che l'assessore comunale al Patrimonio, Pietro Iadanza, ha intenzione di portare all'attenzione del Consiglio in merito alla vendita degli immobili del patrimonio pubblico.
Con questa operazione, il Municipio conta d'incassare, per il 2015, circa 1.500.000 euro.
L'operazione è stata, in verità, anche tentata in passato, ma con scarso successo.
Pertanto, l'assessore ha pensato di dividere gli immobili di proprietà in due gruppi o categorie: quelli di pregio e quelli di minore appetibilità.
Per quanto riguarda gli immobili di pregio, viene proposta una riduzione, sul prezzo a base di vendita dei precedenti Bandi, peraltro andati quasi tutti deserti, che arriva anche al 15%; sugli altri immobili, quelli di minor pregio, tra cui rientra anche la Piscina Comunale, l'abbattimento è compreso in una forbice che arriva fino al 30%.
In questi immobili è presente anche la struttura del rione Libertà che, a seguito di un apposito accordo firmato nel 2010, è stata utilizzata per svolgere attività culturali a carattere sociale e tra queste anche lezioni integrative a studenti bisognosi da parte di insegnanti precari.
Il Lap Asilo 31 è interessato da questa vicenda con una morosità di circa 60mila euro e già nel 2012 i responsabili dell'Associazione convocarono la Stampa per parlare di questa problematica.
La Convenzione che consente l'utilizzo della struttura, un ex asilo comunale, peraltro scadrà nel prossimo mese di ottobre.
Gli esponenti del sodalizio sono giunti presso la sede del Pd per difendere uno spazio sociale: questa almeno è la loro tesi.
Qui, oltre al responsabile organizzativo, Antonio Iesce, era presente il segretario cittadino nonché consigliere comunale, Marcello Palladino.
Quest'ultimo ha cercato di tranquillizzare gli animi, proponendo una convocazione per giovedi a Palazzo Mosti per discuterne con il sindaco, Fausto Pepe, con l'assessore al Patrimonio Pietro Iadanza, e forse anche con il presidente della Commissione di settore, Mario Zoino.
Alessandro Tucci, portavoce del Lap Asilo 31, ha spiegato: "Il Comune ci ha inviato un'altra lettera in cui ci dice che noi siamo morosi.
Noi questo, però, non possiamo accettarlo, non esiste un contratto con il Comune di Benevento che ci imponga di pagare un canone di fitto, anzi c'è una convenzione con la quale il Comune s'impegnava a dare la struttura alla Cooperativa Sociale che gestisce l'Asilo 31".
Tucci ha poi aggiunto: "La parte politica deve assumere delle posizioni precise e non nascondersi dietro la questione amministrativa oppure il pareggio di bilancio.
Noi, da cinque anni, facciamo un lavoro gratuito per risolvere i problemi del quartiere e delle fasce sociali meno agiate.
Le questioni amministrative valgono ben poco ed il debito non lo abbiamo creato noi".
Palladino, a sua volta, si è appellato alla legge, ma comunque ha assicurato di voler fare di tutto per risolvere la questione: "Ora bisogna capire come possiamo venirne a capo, tenendo presente che la legge vale per tutti gli spazi sociali, non solo per loro".
Palladino ha rimarcato come l'opera del Lap Asilo 31 sia importante, ma non si è azzardato a fare una previsione: "La politica deve risolvere i problemi, ma non può prescindere dalla legge che non l'ha promulgata certamente il Consiglio comunale".
Al termine della manifestazione di protesta, gli attivisti hanno sottolineato, in una nota, ancora di più la loro posizione. 
"La questione legale - hanno affermato - troverà soluzione in altre sedi anche perché dimostreremo non solo di non essere morosi bensì creditori del Comune di Benevento.
Vogliamo piuttosto capire cosa pensano il segretario provinciale e cittadino del Partito Democratico sugli spazi sociali ed il futuro delle associazioni di volontariato dato che le vie amministrative hanno già decretato la loro morte". 

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

                                          

comunicato n.78616




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