Il Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria (Prap) di Napoli è tornato sui suoi passi ed accogliendo le richieste dalla compagine sindacale della Polizia Penitenziaria composta dalla Cgil, Uil, Ugl e Sinappe di Benevento a cui hanno aderito a livello regionale anche Cisl e Fsa Cnpp, ha convocato, per la prima decade del prossimo mese di gennaio, la Commissione Arbitrale Regionale (Car).
Nella riunione con i sindacati di categoria tenutasi lo scorso 18 dicembre, ritornando su quanto comunicato in una propria nota del 10 dicembre, il provveditore, Tommaso Contestabile, ha, infatti, annunciato la volontà di convocare l'organo di verifica regionale per analizzare l'approvazione ed applicazione del Protocollo d'Intesa Locale (Pil) attuata dalla direzione della Casa circondariale di Benevento nei mesi scorsi.
Soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti delle organizzazione sindacali della Polizia Penitenziaria maggiormente rappresentative presso il carcere di Benevento per le decisioni assunte dal superiore organo regionale .
"Un gesto importante dell'Amministrazione - hanno commentato - su un documento quale appunto il Pil, da cui dipende la reale ed equa organizzazione ed armonizzazione del lavoro di tutte le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria all'interno degli Istituti di pena e che non può e non deve essere avulso dal rispetto di quanto già sancito dall'Accordo Quadro Regionale e Nazionale soggiacendo all'occorrenza al volere o ai bisogni di astruse minoranze".
A fronte del primo diniego e ad ulteriore garanzia del rispetto delle regole pattizie, è stato, comunque, avanzato dal segreterio provinciale di Benevento della Ugl Federazione Nazionale Polizia Penitenziaria, Luigi Napolitano, a tal proposito, ricorso al Tar.
"Una decisione chiara ed autorevole quella assunta da Contestabile - hanno sottolineato i rappresentanti della compagine sindacale - a garanzia della legittimità ed imparzialità nella gestione degli atti della pubblica amministrazione che attenua in parte le tensioni cagionate da alcune scelte univoche quanto improbabili assunte in tal senso nel tempo della direzione della Casa circondariale di Benevento".
Permane, comunque, hanno fatto sapere le sigle sindacali, presso l'Istituto di Pena di Capodimonte, lo stato di agitazione sindacale indetto mesi orsono anche a seguito dei casi di violenza ad opera della popolazione detenuta ai danni del personale penitenziario registrati negli ultimi anni.
"Riteniamo non più tollerabile nonché estremamente rischioso - hanno affermato - glissare o minimizzare su tali questioni riducendole all'occorrenza a puro e fortuito fatalismo o peggio ancora adducendone le ragioni a non meglio specificate congiunture socio/economiche sfavorevoli..."
Resta, comunque, dissenso dei sindacati nei confronti della visione globale degli standard di sicurezza così come intesi dall'attuale direzione.
"Gli echi rimbalzati in queste ore di possibili prossimi passaggi di testimone nel 2015 alla guida della Casa Circondariale sannita - hanno concluso - si spera possano a breve essere confermati favorendo così finalmente quel deciso cambio di rotta auspicato da tempo per riportare nell'alveo di un confronto leale, sereno e costruttivo i rapporti tra i Sindacati di Polizia e l'Amministrazione Penitenziaria Locale".
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