Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 6195 volte

Benevento, 21-12-2014 17:54 ____
Vincenzo De Luca si definisce il candidato degli uomini liberi, dei senza padroni o padrini. Delle liturgie di partito mi sono rotto le scatole...
E' tornato a Benevento il candidato alle primarie del Pd per la corsa alla presidenza della Regione e della nostra città ha detto: Va liberata dalla frustrazione, dalla solitudine, dalla marginalità...
Nostro servizio
  

Vincenzo De Luca, il candidato fai da te alle prossime primarie dell'11 gennaio che dovranno stabilire chi sarà il candidato del Pd e dunque del centrosinistra (termine che oggi è ancora abbastanza vago, ma che usiamo solo per facilità di comprensione) che sfiderà il candidato del centrodestra (vale il discorso fatto per il centrosinistra, ovviamente) alle elezioni di maggio per il rinnovo del Consiglio regionale della Campania.
De Luca, almeno apparentemente, viaggia al di fuori, se non contro, l'apparato del suo partito e, quindi, egli continua a dire di essere il candidato degli uomini liberi e che dal voto popolare, ed esclusivamente da esso, attende la sua vittoria alle primarie.
E' ovvio che si tratta di palese contraddizione in quanto se dovesse riuscire nell'impresa dovrà poi comunque "intrupparsi" e farsi sostenere in una campagna elettorale non facile (sbaglia chi dà per morto, politicamente parlando, Stefano Caldoro, il governatore uscente...) soprattutto dall'apparato del Pd che dovrà stringersi intorno al suo candidato per battere l'avversario.
Comunque sia, stavolta, per questo segmento della "guerra", questo è quello che deve dire e su questo non può far altro che puntare.
Il numero dei presenti di oggi, rispetto alla precedente visita a Benevento, non è mutato.
Qualche decina di persone erano e tante ne sono state stamane.
Forse qualcuno in più c'è stato (professionisti, innanzitutto) ma niente di importante.
Ma soprattutto i rappresentanti nelle Istituzioni e cioè i detentori di voti e consensi, non si sono fatti vedere.
Del resto, è noto che il locale Pd, almeno ufficialmente, si è impegnato a sostenere Andrea Cozzolino.
Oggi abbiamo notato Carmine Nardone con suo figlio Francesco, l'ex capogruppo del Pd a Palazzo Mosti, Angelo Miceli, il consigliere regionale, Giulia Abbate, il consigliere comunale, Cosimo Varricchio, il presidente di Confcommercio, Nicola Romano, il dirigente delle Acli regionali, Pasquale Orlando, il presidente dell'Amts, Mirko Francesca.
Tutto qui.
Ma dare per sconfitto De Luca può essere un altro errore come quello che si compirebbe dando per finito Stefano Caldoro.
La sua forza potrebbe essere addirittura quella dell'assenza dell'apparato di partito.
Chi vuole "spezzare le catene"; chi non ama Umberto Del Basso De Caro, il dominus del Pd sannita; chi è amante delle sorprese (e la vittoria di De Luca sarebbe una sorpresa...) voterà De Luca e lui su questo punta.
Per il resto, la cronaca di oggi ci ha presentato un De Luca giunto puntualissimo in piazza Orsini intorno alle 11.00 e da lì a piedi, è giunto alla sede del suo Comitato elettorale sito addirittura alla fine di viale degli Atlantici.
Lungo il percorso si è fermato in via Traiano dove è stato salutato da taluni inserzionisti del Mercatino di Natale alcuni provenienti anche della sua terra, come da Vietri sul Mare.
Poi ha dato uno sguardo alle bancarelle di corso Garibaldi e qui ha ricevuto in dono una bottiglia di Falanghina, un braccialetto portafortuna ed è stato utilizzato addirittura come testimonial di una rivendita di occhiali che ha insistito per fargliene inforcare un paio prima di farsi fotografare.
Ma voi pensate che vi possa essere utile proprio io...?, ha detto De Luca anche un po' seccato in questo caso (e forse non a torto) per questa forzatura.
Poi, passando per la Villa Comunale il piccolo corteo si è avviato lungo viale degli Atlantici.
Il sindaco di Salerno, che ha ricevuto ogni complimento dalla gente che lo ha fermato per strada dicendogli di essere stata nella sua città per ammirare le luminarie, le luci artistiche, ha trovato anche Gerardo De Gennaro, che spesso manda qualche suo commento a "Gazzetta", il quale gli ha chiesto un giudizio su questa città che oscura, ha detto De Gennaro, il campanile di Santa Sofia con un finto albero di Natale e con luminarie che sanno più di sagra paesana che di festa di Natale di una città capoluogo.
De Luca ha risposto annuendo ed aggiungendo che questa è una città che va liberata dalla frustrazione.
Poi questo concetto De Luca lo ha ripetuto alla inaugurazione del suo comitato elettorale quando ha detto che Benevento ha bisogno di essere liberata, appunto, da questo suo stato di frustazione, di solitudine, di marginalità.
Lungo il percorso, De Luca non ha rinunciato poi a chiacchierare con i giornalisti ed a parlare di agricoltura che occorre sia di qualità; della sciagurata scelta delle trivellazioni; dell'ingresso della banda larga e delle nuove tecnologie per le aree interne; della sanità, dove si sono persi 10mila posti di lavoro e dove di questo periodo non è possibile fare analisi perché sono esauriti i fondi disponibili per quest'anno; della sburocratizzazione ed all'interno di questo processo egli ha indicato i Consorzi Asi quali duplicatori solo di burocrazia.
Dopo il taglio del nastro in viale degli Atlantici, c'è stato l'intervento di Giulia Abbate che ha confermato essere De Luca il candidato degli uomini liberi.
Egli incarna quell'entusiasmo e quella speranza che è riuscito a riaccendere.
De Luca mi ha ridato quell'entusiasmo che avevo smarrito stando in questo Pd.
Si pensi che qualcuno ha anche detto: Mettetelo nudo a Salerno, questo vuol dire che è riuscito ad interessare e ad entusiasmare la gente.
La giornata beneventana De Luca l'ha chiusa con un intervento tutto passione giocandosi, come egli ha detto, la carta dell'entusiasmo da infondere nella gente per creare motivazione e voglia di partecipazione.
Egli si sente essere il rappresentante di uomini liberi, senza padroni o padrini, ha detto.
Basta alle liturgie di partito di cui mi sono ampiamente rotto le scatole.
Voglio la mobilitazione e l'entusiasmo della gente, delle persone perbene.
La nota stonata: Dopo tanto parlare di riscatto e riscoperta dell'agroalimentare, qui nella terra del Sannio e del vino, si è servito spumante della Zonin, una rinomata azienda veneta.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.76536




Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 400179845 / Informativa Privacy