Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 5762 volte

Benevento, 20-12-2014 20:22 ____
Grave atto d'accusa dell'ingegnere Luigi Saviano sulla gestione urbanistica del Comune di Benevento
Avrebbe dovuto essere il volano per lo sviluppo della città...
Redazione
  

L'ingegnere Luigi Saviano ha inviato una nota con la quale si  è detto convinto che l'impopolarità dell'Amministrazione Pepe e dell'intero Consiglio  comunale  di  Benevento   sia  colpa  del  Settore Urbanistica che avrebbe dovuto essere il volano per lo sviluppo della città.
Necessita pertanto, secondo Saviano,  il  cambio  dell'assessore,  la  rotazione del dirigente e dei responsabili del procedimento.
Ci sono giovani dirigenti con idee nuove che potrebbero essere utili alla città.
"L'Amministrazione a guida Pepe - scrive - nasce nel 2006 per poi proseguire nel 2011: il secondo mandato a guida Pepe ha provocato alla collettività un grave deficit funzionale.
Il continuo cambio di assessori, di dirigenti prima scelti, poi sostituiti e poi criticati, ha prodotto risultati modesti tanto che i cittadini si sentono stanchi e abbandonati.
Abbandonati alla loro continua decadenza economica.
L'economia è crollata, la città è più povera, i nostri giovani vanno via.
Si va verso il totale declino e desertificazione della nostra città.
A ciò ha contribuito, non poco, l'assenza di programmazione edilizia.
Il continuo cambio di assessori e dirigenti del Settore Urbanistica ha generato distonia e disfunzione nell'applicazione delle norme tanto da rendere il cittadino incerto e confuso nel recarsi presso il menzionato Settore.
Basti considerare che ai contadini non è permesso di adeguare la propria abitazione per poter vivere secondo i canoni dello stare bene: il tutto perché l'ex dirigente del settore ha ritenuto di dare diverse interpretazioni alla legge sul piano casa.
Paradossale, però, che la parte politica non abbia esercitato la funzione di controllo su codesti dirigenti.
Molte pratiche presentate presso il Settore urbanistica restano inevase, da più di quattro anni, molte altre ricevono diniego con interpretazione delle leggi sempre contro i cittadini.
Eppure la legge va applicata e non interpretata dal dirigente.
All'atto della nomina del nuovo assessore, estraneo alle beghe cittadine, si diceva che il settore urbanistica decollasse solo perché l'architetto Coletta era, ed è, ottimo Urbanista.
Purtroppo l'assessore Coletta si è distinto solo per la sua perdurante e costante assenza.
Per la conclamata assenza il dirigente di turno ha preso ancor più potere e pur di non assumersi responsabilità rispetto alle pratiche depositate rallentava l'iter procedurale.
Tale comportamento ha di fatto distrutto quanto proposto da numerosi privati che avevano depositato atti per interventi edilizi.
Basti considerare che per le incertezze interpretative afferente la Legge Regionale 19/2009 conosciuta come Piano Casa, il dirigente di turno, ha obbligato il Consiglio comunale ad adottare una nuova delibera avente lo scopo di far dichiarare l'interesse pubblico dal Consiglio comunale cosa questa avvenuta con l’adozione della delibera consiliare numero 26 dello scorso 8 maggio.
Con tale delibera, si disponeva quale conditio sine qua non per il prosieguo delle pratiche, già presentate, il riconoscimento da parte del Consiglio Comunale dell’interesse pubblico sulla scorta di relazione tecnica del settore Urbanistica previa presentazione al medesimo ufficio di ulteriore documentazione.
Sia la parte politica che la parte dirigenziale sa bene che vi è violazione e falsa applicazione della legge 19/2009, violazione dei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, eccesso di potere per sviamento, illogicità, contraddittorietà, perplessità della motivazione, violazione dei principi generali della materia.
La delibera di Consiglio Comunale numero 26 dello scorso 8 maggio ha determinato l'ennesimo, ingiustificato e ingiustificabile rallentamento delle pratiche che giunte ad una fase così avanzata attendevano solo di essere approvate in Giunta.
Per volontà politica vi è stato un fermo procedimentale sine die, con danni economici inenarrabili.
Il tutto senza considerare anche il grave vulnus per l'interesse pubblico sotto il duplice profilo della mancata riqualificazione delle aree oggetto di intervento, con annessa realizzazione e cessione dei previsti standard urbanistici (alloggi, box e residenze), e sia del mancato incasso degli oneri concessori da parte dell'Ente.
I responsabili dovranno rendere conto alla Corte dei Conti.
Dopo oltre quattro anni dalla presentazione delle pratiche il procedimento è ancora sospeso.
Ma a prescindere, sembra, che l’indirizzo politico sulla strategia urbanistica da adottare è stato eluso anche dal dirigente di turno impegnato solo a non assumersi responsabiltà personali.
Allora domando: al nuovo dirigente cosa sta facendo?
Cosa stanno facendo i consiglieri comunali, principalmente quelli dell'opposizione finti paladini della cittadinanza, per evitare tale collasso economico?
Che cosa sta facendo il presidente ed i componenti  della Commissione urbanistica?
Ed a tutti quei presidenti e dirigenti che hanno deciso di baypassare la struttura urbanistica, perché ritenuta d'intralcio, per l'approvazione del piano pubblicitario dico che bene hanno fatto, ma nello stesso tempo vorrei loro ricordare, principalmente al sindaco, che il piano casa, le concessioni edilizie, ed i contadini, sono molto più importanti.
E' giunto il momento di cambiare la struttura, tutta, del Settore Urbanistica, con una rotazione fra i settori tecnici per evitare ulteriori e gravi danni sia politici che gestionali.
Nello stesso tempo, mi corre l'obbligo di far presente a tutti i tecnici che è arrivato anche per loro il tempo di ribellarsi a tali ingiustizie.
Parlare male dell'operato della struttura, rifiutandosi di ribellarsi, per paura di ritorsioni, non risulta utile ai loro clienti che si rivolgono a loro con fiducia.
Sarebbe opportuno che tutti gli ordini professionali si organizzassero, indipendentemente dall'Ance che, tranne convocazioni, ad oggi nulla hanno ottenuto di concreto per la risoluzione dei problemi.
Come mai nella stesura del Puc, per il quale sono stati consultati non si sono accorti dei problemi che in questo momento denunciano?
Perché si è aspettato tre anni dall'approvazione del Puc per evidenziare tali errori?
Mi corre porre un invito a tutti i tecnici che non si sentono rappresentati dalla casta degli ordini professionali  a costituire  un movimento che ridia dignità a tutta la categoria, principalmente alla popolazione che rimpiange consapevolmente il voto espresso".

comunicato n.76516




Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 400926669 / Informativa Privacy