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Benevento, 19-12-2014 17:43 ____
La chiusura del Teatro De Simone monopolizza il dibattito del Question Time. Un atto solo prudenziale dice Raffaele Del Vecchio
Ma la città dei Teatri, replica l'opposizione, perde un altro, importante pezzo. Orlando: Al loro posto però apriamo le friggitorie...
di Diego De Lucia
  

"E' stato chiuso il Teatro De Simone.
I tecnici hanno deciso che non fosse prudente tenerlo aperto, ma il problema non riguarda la struttura comunale che era e resta agibile quanto quella soprastante che è fatiscente ed è di proprietà dell'Università.
Dunque noi non possiamo intervenire, ma deve farlo l'Ateneo".
Il riferimento è alla Cappella che si trova al piano superiore e che effettivamente da tempo, finanche da piazza Archi II, è possibile notare come avesse le finestre rotte e spalancate.
Nel Question Time, la formula che prevede le domande dell'opposizione con le conseguenti risposte degli assessori, il vice sindaco ed assessore alla Cultura, Raffaele Del Vecchio,  ha comunicato il grave provvedimento concernente la chiusura del teatro in un Consiglio comunale deserto.
La città dei teatri perde insomma un altro pezzo, stavolta, però, la cosa, a quanto sembra, non è dipendente dalla volontà del Comune, ma di altre istituzioni.
L'assessore lo ha fatto rispondendo ad un'interrogazione del consigliere comunale di Tèl, Nazzareno Orlando.
Il consigliere aveva detto rabbuiato: "Chiudiamo teatri ed apriamo alle friggitorie per le patatine.
Saremo senza teatri, senza cinema. La città è senza vita". 
Una seduta svoltasi nel disinteresse generale con pochi consiglieri e pochi assessori per interrogazioni peraltro assai datate.
Una formula che sempre di più appare inutile.
Orlando ha attaccato: "Questo è un deserto dei tartari. Aboliamo il Question Time".
Nonostante tutto, però, la seduta non è stata completamente prtiva di senso.
Infatti è emersa una novità importante sulla questione dell'Eletrodotto di Terna.
Il sindaco ha auspicato che, all'inizio del prossimo anno, ci sia un tavolo con associazioni comitati e la stessa opposizione affinchè ci possa essere una linea comune nei confronti di Terna per ridiscutere i termini ed arrivare ad un nuovo protocollo d'intesa.
Questa la cronaca della giornata: si è partiti con un'interpellanza del consigliere Giovanni Quarantiello sul ponte Epitaffio e quello di San Nicola.
Sul primo, ha ricordato l'interpellante, "nel 2010, con delibera del Consiglio, fu approvato il progetto preliminare per l'importo 400.000 euro da attingere da fondi regionali".
Poi fu variata la fonte di finanziamento: non più fondi regionali, ma da devoluzioni di mutuo.
Stranamente, quindi, ha aggiunto Quarantiello nei programmi triennali, successivi, dei lavori pubblici, non è stata più posta nessuna somma mentre una nota del dirigente alle opere pubbliche del 18 marzo scorso ha attestato che esistono fondi per devoluzione di mutuo limitatamente ad un importo di 201.662,84 euro; per la restante somma è già stata rivolta richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti per la realizzazione di un altro progetto per la costruzione del ponte in quanto stretto e, staticamente, non più idoneo per la pubblica incolumità.
Alla luce di ciò, Quarantiello ha chiesto di sapere "l'altra parte della devoluzione di mutuo per quale progetto, se è prioritario rispetto alla pericolosità del ponte attuale, è stata impegnata ed in che modo l'Amministrazione intende risolvere, in maniera urgente, il problema".
A rispondere è stato l'assessore Lepore il quale ha rimarcato la grande attenzione sul problema dei ponti in città: "Abbiamo effettuato interventi in vaste aree di Benevento, ma sono venuti a mancare i fondi ed abbiamo dovuto dirottare gran parte dei finanziamenti del Piu Europa". 
Lepore, proprio per queste mancanze, ha asserito che il ponte in contrada Epitaffio rappresenta, comunque, una parte residuale della città: "Nel 2010 era stato previsto nel piano triennale opere pubbliche, ma non abbiamo più finanza.
Abbiamo, quindi, chiesto autorizzazioni alla cassa depositi e prestiti e da gennaio partirà l'appalto per il ponte San Nicola.
Per quanto riguarda contrada Epitaffio, attraverso la giusta sinergia, si cercherà, nel 2015, di fare qualcosa e di inserirlo nel piano triennale".
Piccata la risposta di Quarantiello: "Assessore lei vuole prendere solo in giro i cittadini di contrada Epitaffio.
Li ritiene meno importanti di contrada Capodimonte.
In quel ponte realmente può accadere una tragedia.
Non c'è sicurezza, faccia il buon padre di famiglia e provveda; lì ci può scappare il morto".
L'altra interrogazione ha riguardato il consigliere di Tèl, Luigi De Minico, sulla vicenda relativa la Terna.
Il consigliere ha chiesto chiarimenti sull'esposto denuncia presentato dai cittadini circa l'eletrodotto Benevento-Foggia.
A rispondere è stato il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, il quale ha rimarcato come il tema fosse di assoluta attualità nonostante l'interrogazione del consigliere di opposizione fosse datato lo scorso mese di giugno.
Il primo cittadino ha voluto compiere una cronistoria della vicenda con l'intenzione di realizzare da parte di Terna due linee elettriche. 
Il sindaco ha ribadito che l'iter autorizzativo passava sopra le teste degli enti locali: "Volevo incidere su un tracciato migliorativo per le esigenze dei cittadini.
In parte sono preoccupato come lei consigliere.
La sottoscrizione dell'accordo con Terna non è stata rispettata, facendo poi nascere incomprensioni con le associazioni: "Dobbiamo resistere e fino ad ora abbiamo ottenuto solo una misera sospensiva sulla pista ciclabile. La pressione dei Comitati ci hanno fatto notare alcune cose che abbiamo segnalato alle autorità giudiziarie.
Noi al Tar evidenzieremo che i problemi sono gravi".
Per il sindaco è necessario, però, intraprendere un nuovo confronto con Terna per un nuovo protocollo di intesa: "Penso che dovremo farlo".
Il consigliere De Minico ha ribattuto affermando che dai rilievi dell'Arpac fossero emersi degli sforamenti delle linee elettriche anche se il sindaco non si è detto d’accordo: "Le battaglie contro i mulini a vento non è possibile portarle avanti.
Qui occorre dare risposte ai cittadini".
Altra interrogazione è stata presentata da Orlando sulla collocazione dei dirigenti comunali.
A rispondere è stato il primo cittadino il quale ha rimarcato come l'obiettivo fosse quello di ottenere un comparto dei dirigenti rafforzato: "Dovevamo incrementare i dirigenti in pianta organica.
Un posto era per il Settore Finanze, un altro quello Tecnico, un altro ancora per quello Amministrativo ed infine ancora un posto per un altro Tecnico.
Per il primo è stato nominato Moccia, poi toccava alle Finanze e questo è ancora in itinere; ora c'è solo un dirigente facente funzioni".
Orlando ha attaccato: "Si naviga a vista.
La parte burocratica merita attenzione. dove siamo arrivati con la mobilità?".
Ancora una nuova interrogazione è stata presentata, sempre da Orlando per una costruzione più trasparente del Bilancio partecipato.
Il consigliere, qui, ha trovato la piena adesione dell'assessore al ramo Coppola che ha aggiunto: "Servono due documentazioni diverse.
Occorre il bilancio sociale ed uno partecipato.
E' necessario, però, discuterne in Commissione Finanze e proporre un documento di indirizzo alla Giunta.
Bisogna essere attenti.
Richiede prima un incontro politico e poi burocratico".
Orlando ha risposto: "Alle buone intenzioni devono seguire i fatti".
Ancora Orlando ha interrogato (nel mese di maggio scorso) l'assessore Del Vecchio sul presepe Dalisi parcheggiato e poi dimenticato nel Comune di Nola.
Soltanto una settimana fa qualche pezzo di quell'opera d'arte è tornata nel Sannio e staziona nel parcheggio Amts.
L'assessore è stato chiaro: "Abbiamo sollecitato affinché il Presepe tornasse nel Sannio.
Ora stiamo ancora decidendo dove localizzarlo, ma verrà intrapresa un'azione giudiziaria con un risarcimento del danno.
La causa andrà avanti".
Orlando ha rimarcato tutta la sua rabbia: "Vedere un opera d'arte ed i suoi pezzi buttati in un giardino fa male. Bisogna recuperarla fino alla ultimo bullone.
Chi l'ha ridotta cosi dovrà essere denunciato.
Non hanno avuto un minimo di rispetto.
Siamo stati sfregiati da chi di arte e cultura non ne capisca nulla".
Un'altra interrogazione, sempre del consigliere di Tèl, ha riguardato la chiusura del cinema Teatro Massimo.
Del Vecchio ha rimarcato come la scelta fosse stata solo imprenditoriale dopo che la gestione della struttura, evidentemente, ha preferito non lottare più con i colossi dei multisala.
Poi l'altra brutta notizia: "Dal 15 gennaio prossimo anche il San Marco non farà più cinema".
Infine, l'ultima interrogazione ha riguardato la buffer zone un'area poco preservata.
Orlando ha auspicato una chiusura di alcuni esercizi commerciali che non sembrano avere grande dignità per le loro attività davanti passo dal sito Unesco: si tratta di due esercizi che servono al pubblico patatine fritte.
Del Vecchio ha spiegato che il Comune non poteva far altro che accettare di far aprire quei locali in quelle zone, "ma abbiamo un problema di tutela della buffer zone.
Abbiamo presp impegni con il Ministero e li dobbiamo rispettare.
Occorre far meglio, non c'e dubbio, ed avere responsabilità.
Questi esercenti hanno portato le licenze non potevamo fare altro che accettarle".
Non ha, però, nascosto la propria contrarietà: "C'è un odore nauseabondo.
Noi, voglio ricordarlo, abbiamo, però, chiuso due locali in piazza Piano di Corte. Abbiamo dimostrato coraggio.
Una città che si apre al turismo non può immaginare che un turista possa prendersi una bottiglia in testa".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

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