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Benevento, 19-12-2014 07:23 ____
All'invito dell'Unitalsi rispondono in tanti in una Cena di Beneficenza per sostenere le attività della meritoria Associazione
Il presidente Pasquale Zagarese: Il male più grande da sconfiggere nel nostro tempo è l'indifferenza che ci sta abituando a non osservare più la scandalosa distanza tra il lusso dei più ricchi e la miseria dei più poveri
Nostro servizio
  

Sono stati in tanti, circa 150, che ieri sera hanno accolto l'invito del presidente dell'Unitalsi, Pasquale Zagarese, alla Festa degli Auguri che si è concretizzata in una Cena di Beneficenza il cui ricavato è stato devoluto completamente alle attività della benemerita Associazione.
Lo ricordiamo: L'Unitalsi si è da sempre occupata del trasporto degli ammalati a Lourdes ed ai Santuari Mariani in Italia.
Mitico,  osiamo dire, il suo "Treno Bianco" con quella grande croce bianca sul tetto, che con le sue carrozze attrezzate anche per il trasporto degli allettati, con partenza anche da Benevento e poi ricongiungendosi a Napoli con altri vagoni, trasporta gli ammalati nel cosiddetto viaggio della speranza.
Dicevamo, però, anche della evoluzione dell'Associazione benefica che negli anni ha saputo modificare ed ampliare i servizi resi dai suoi volontari, dame e barellieri, che oggi sono presenti  anche per sostenere le famiglie in questi momenti difficilissimi della vita del nostro Paese.
Così, su un terreno donato, è nata anche una Casa Famiglia che ospita giovani e meno giovani che hanno bisogno di assistenza e cura.
Ecco, in estrema sintesi, cos'è l'Unitalsi, questa organizzazione che nel Sannio ed a Benevento in particolare, opera da giusto cinquant'anni, celebrati proprio nei mesi scorsi.
Per finanziare le sue attività, ha chiamato a raccolta amici, estimatori della sua opera e benestanti che hanno lasciato il proprio contributo alla causa.
In un mondo che sta diventando sempre più piccolo, ha detto il presidente Pasquale Zagarese (primario di Senologia all'Ospedale "Rummo" con una formazione giovanile trascorsa negli scout, altra grande Associazione a cui egli ancora appartiene), citando il pensiero di Papa Francesco e dove sembrerebbe essere facile farsi prossimo gli uni degli altri, la globalizzazione ci ha fatti interdipendenti.
Pur tuttavia non è così perché all'interno dell'umanità e della nostra società, permangono divisioni.
A livello globale, ha proseguito Zagarese, vediamo la scandalosa distanza tra il lusso dei più ricchi e la miseria dei più poveri.
Basta andare per le strade per vedere il contrasto evidente che c'è tra la gente.
Ci siamo, però, talmente abituati a questo stato di cose che non ci colpisce più il male più grande che oggi credo sia l'indifferenza.
Ed allora, ha concluso Zagarese, dobbiamo favorire la cultura dell'incontro che richiede però una disposizione non soltanto a dare ma anche a ricevere dagli altri.
Vi lascio con questo augurio: Che i nostri cuori siano e diventino il luogo dell'incontro e delle relazioni.
Ultimato l'intervento di Zagarese si è dato inizio alla cena che è stata allietata dal Gruppo Sir Patrick con il suo repertorio classico, celtico con contaminazioni pop, folk, jazz ed etnico, composto da: Verdiana Leone all'arpa; Roberto Sozio alla chitarra; Patrizio Paladino alle percussioni; Sonia Reale, soprano, voce solista ed Antonietta Rosato al piano.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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