Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 9003 volte

Benevento, 08-12-2014 13:38 ____
Amore, cuore e passione: Il Troisi Festival "ricomincia da tre". Calato il sipario su una manifestazione dalle grandi potenzialità
Botta e risposta tra il sindaco Fausto Pepe ed il presentatore Claudio Lippi che ha cercato in tutti i modi di strappare un impegno concreto al primo cittadino a favore dell'organizzazione
di Eugenio Russo
  

Com'era prevedibile la serata conclusiva della III Edizione del "Troisi Festival", quella delle premiazioni e degli ospiti illustri, è stata la più seguita dagli organi di stampa e la più partecipata per quanto concerne il pubblico.
Noi di "Gazzetta", avendo dimostrato attenzione ed interesse dalla prima all'ultima serata, possiamo permetterci di trarre alcune conclusioni: Questa manifestazione, organizzata in breve tempo, ha l'impostazione del grande evento e gli ingredienti fondamentali per diventarlo.
Bisogna farsi conoscere di più, fino a farsi attendere: E' stata invece la prima edizione tenutasi a Benevento (non più a Morcone) e buona parte della città non ne era a conoscenza; d'altro canto bisogna anche sapersi informare, naturalmente.
Per risolvere questa, come altre problematiche minori, potrebbe bastare una maggiore e più stretta collaborazione con l'Amministrazione comunale, se non regionale, una collaborazione che, pare, non sia partita sotto una buona stella.
Sia ben chiaro, il patrocinio di Comune, Provincia e Regione, nonché della Camera di Commercio e dell'Ept, c'è stato, ma il Troisi Festival beneventano ha dimostrato di meritare qualcosa di più.
La presenza ed il conseguente intervento del sindaco Fausto Pepe e di diverse autorità lascia ben sperare per l'edizione 2015.
La nostra città potrebbe giovare del Troisi Festival (in buona parte già tutto sannita: dagli organizzatori, De Luise e Petito, alle maestranze, ai cori, al corpo di ballo), anche per la visibilità che comporta, se il Troisi Festival riuscisse a diventare grande davvero.
Passiamo ora alla serata.
A condurre, dal palco dell'Auditorium Calandra, un irriverente Claudio Lippi, che qualche gaffe l'ha fatta, ma gliela si è perdonata per come e quanto ha intrattenuto e fatto ridere durante tutta la durata dello spettacolo.
La sensazione è stata di un Lippi contento (e a tratti commosso) nel presentare un Festival dedicato alla memoria di Massimo Troisi.
Al suo fianco, Grazia Caruso, la presentatrice delle prime tre serate, colei che ha provato a contenere, venerdì scorso, un Pieraccioni stanco e nervosetto il quale, forse, sarebbe stato più a suo agio durante quest'ultimo appuntamento.
I due conduttori, nel corso della serata, hanno premiato artisti di fama locale e nazionale i quali, direttamente o indirettamente, hanno conosciuto Troisi e tratto insegnamento da ciò che è stato e che oggi rappresenta.
Il primo premio è stato consegnato a sorpresa a Giuseppe Petito, presidente della Pro loco Samnium, "per aver appoggiato questa organizzazione ed aver sposato, sin da subito, l'obiettivo di regalare a questa nostra città un avvenimento che si propone di diventare un evento tradizionale dello scenario culturale italiano per mantenere sempre vivo il ricordo di Massimo, come artista e come uomo.
A Giuseppe Petito ed alla Pro loco Samnium, il Premio Troisi 2014 a sigillo di una collaborazione che speriamo possa durare a lungo".
A consegnare il Premio Cosimo De Luise della De Luise Agency, produttore dell'evento: "Giuseppe è stata una delle poche persone che ha creduto in questo progetto".
Il secondo ad essere premiato è stato Renato Scarpa, presentato con l'indimenticabile estratto del film "Ricomincio da tre", durante il quale Troisi sprona a suo modo Robertino, complessato "figlio di mammina", a svegliarsi e non star sempre in casa.
Oggi Robertino è Renato Scarpa, un maestro, uno dei migliori caratteristi italiani, sulla scena dalla fine degli anni '60, già vincitore del Premio Troisi alla carriera lo scorso anno, quest'anno presente come ospite speciale, accompagnato dalla madrina dell'evento, l'attrice Debora Antonaci.
Scarpa, che ha lavorato con Troisi anche ne "Il Postino", lo ha ricordato così: "Muore giovane chi è caro agli dei. Questa ondata di volgarità che ha travolto la nostra società avrebbe fatto molto dispiacere Massimo.
Manca la sua onestà. Tiriamoci su le maniche e ricominciamo anche noi".
In seguito Debora Antonaci ha premiato, per la categoria "scittori", Domenico Caldaro, ragazzo affetto da artrofia muscolare spinale, una malattia rara, che non gli ha tolto la gioia di vivere e di combinare casini, come lui stesso racconta in: "Esci matto", la sua opera prima, scritta con Ersilia Cacace.
Divertente lo scambio di battute tra Caldaro e Lippi: "Claudio, io sono una testa di cazzo", ha affermato Domenico; "Allora siamo in due", gli ha fatto eco Lippi; "Eh lo so, me ne sono accorto dalla prima volta che ti ho visto in tv…".
Senza soluzione di continuità si è passati all'esibizione di due attori bambini, fratello e sorella, Samuele e Miriam Rustici, undici e sei anni, ma una carriera già ricca di soddisfazioni e di riconoscimenti, tra tv e cinema.
Samuele ha interpretato il monologo "Gavroche" tratto da "I Miserabili" di Victor Hugo, mentre la sorellina Miriam ha recitato parte de "La principessa sul pisello".
Premiato, quindi, Maurizio Nichetti, attore, regista e produttore cinematografico la cui ineguagliabile ed unica dimensione artistica è stata così sintetizzata: "La sua maschera abbraccia l'imperturbabilità di Buster Keaton e la repentina mobilità di un cartoon".
Dopo aver ricevuto il Premio Troisi 2014 per essersi imposto come uno dei più originali interpreti della nuova commedia italiana con uno stile unico e indubbia intelligenza autoriale, Nichetti ha ricordato la sua generazione, che poi è quella di Massimo Troisi: "Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 muovevamo i primi passi io, Nanni Moretti, Carlo Verdone e lo stesso Massimo.
Facevamo parte di una nuova generazione, diversa artisticamente da quella dei nostri maestri ed ognuno di noi era contento del successo dell'altro, che è cosa molto rara".
A premiare Maurizio Nichetti è salito sul palco un Vittorio Fucci, assessore regionale, influenzato ed incappottato. Claudio Lippi non ha perso l'occasione per iniziare una serie di continui riferimenti ironici all'influenza dell'assessore regionale, il quale ha portato anche i saluti del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.
La maratona delle premiazioni è continuata con Loriana Lana, per la sua opera di compositrice e paroliera espressa in Italia e poi in tutto il mondo, con altissima professionalità e passione.
Nessuna consegna materiale del Premio Troisi 2014 a Giorgio Ariani, grande della comicità ed indimenticata voce di Oliver Hardy di Stanlio&Olio, il quale, non potendo essere presente, ha inviato un video di ringraziamento.
Al termine di una coreografia dell'Accademia Beneventana Danza di Sara Puzio, a ritirare il premio è stata la regista del film "Pane e burlesque", Manuela Tempesta, per aver saputo raccontare e per aver trasmesso sul grande schermo un’immagine del mondo femminile colorato di sensualità ed immensa forza.
Dopo di lei, ad essere omaggiata del Premio Troisi 2014, la giovanissima e talentuosa attrice Nevia Leoni, reduce dal successo con "Che Dio ci aiuti 3", fortunata fiction di Rai 1.
Dopo aver introdotto Dado Martino, attore comico, regista, allievo ed evidente ammiratore di Massimo Troisi, Claudio Lippi e Grazia Caruso hanno premiato Roberto Pedicini, notissimo doppiatore, beneventano di nascita.
Pedicini ha "dato voce" ad attori come Jim Carrey, Javier Bardem e Kevin Spacey, tra gli altri; ha ricevuto, dalle mani del produttore Cosimo De Luise, il Premio alla Carriera come voce italiana del cinema, vanto della scuola italiana di doppiaggio.
Presenti all'ultima serata anche i tre giovani artisti vincitori delle tre rispettive gare del festival.
Questi caparbi e talentuosi ragazzi avranno la possibilità di partecipare a prestigiosi laboratori specifici, oltre all’esperienza del Troisi in tour, che partirà da marzo prossimo.
Abbiamo già scritto delle loro prestazioni sul palco nei giorni scorsi e ne ricordiamo adesso nome e categoria: per quanto riguarda la categoria attori: primo posto per Elena Baroglio di Roma; categoria cantanti: primo posto per il cantautore romano Daniele De Gregori; per la sezione comici.
Primo posto per il napoletano Vincenzo Comunale.
Era stata appena nominata per salire sul palco e raggiungere i conduttori Marisa Laurito, ma appena entrata in scena, è iniziata improvvisamente l'esibizione-omaggio della "Sassinfunky Street Band", una vera e propria banda di ottoni dall'elevato tasso tecnico e innata capacità di intrattenimento che, avendo a disposizione una gamma di generi musicali che va dal Jazz tradizionale al Funk, passando per il Blues, il Reggae, lo Ska, la musica balcanica, la "Sassinfunky Street Band" ha riscosso e sta riscuotendo numerosi successi.
Marisa Laurito li ha ringraziati, ha ricordato l'umiltà di Massimo Troisi, scherzato con Claudio Lippi e ritirato il Premio Troisi alla Carriera con menzione speciale per le peculiarità artistiche ed umane, il suo immenso amore e la dedizione al mondo del teatro e dello spettacolo in genere.
Premiato anche il cortometraggio "Il sorriso di Candida" realizzato dalla giornalista del Cnr Rita Bugliosi e dal regista Angelo Caruso per l'alto valore sociale e divulgativo.
La Candida in questione è la madre di Rita Bugliosi che ha deciso di raccontare la malattia della madre, l'Alzheimer, scrivendo il soggetto che in seguito, Angelo Caruso ha tradotto in cortometraggio utilizzando la poesia come cifra stilistica.
A questo punto della serata è stato chiamato sul palco il sindaco Fausto Pepe.
Lippi voleva strappargli la promessa di una vicinanza maggiore a questo evento (lo aveva già fatto quando lo ha incontrato casualmente alla serata dei Lions e di cui abbiamo dato già conto ieri sera in un altro nostro articolo ndr), ricordando, però, che le promesse dei politici lasciano il tempo che trovano.
Fausto Pepe ha risposto a tono: "Io le rispondo, ma lei, dopo quanto detto, si fida della promessa di un sindaco?"  Al di là delle battute, Lippi è riuscito nel suo intento ed il sindaco ha promesso che "già dall'inizio del nuovo anno mi incontrerò con De Luise nell'intento di riuscire ad organizzare questo evento meglio ed insieme".
L'appuntamento è proseguito con il coro gospel di Pietrelcina, esibitosi due volte nell'arco della serata e vincitore del Premio Troisi 2014 per il Sociale per il profondo impegno che ha portato aiuti e sostegni umanitari. 
E' stato poi il turno di un'altra ospite illustre, che ha ritirato il premio per sceneggiatura e regia: Sabrina Paravicini, popolare attrice, oggi anche regista e sceneggiatrice, nota al grande pubblico per il ruolo di Jessica Bozzi nelle prime quattro stagioni di "Un medico in famiglia".
Paravicini, nel ritirare il premio ha ricordato il suo esordio, fortemente voluto da Maurizio Nichetti e ha fatto i complimenti alla città, che ha trovato stupenda.
Prima della consegna dell'ultimo premio, un'energica esibizione: A ballare sul palco dell'Auditorium Calandra sono stati Frank Polvere di Pago Veiano e la sua Wz Crew di Campobasso.
Polvere ha partecipato al Lud Tour di Rihanna, ha ballato per Pitbull, a Miss Italia e ad Italia's Got Talent.
Geppi Di Stasio, attore teatrale, regista e drammaturgo, è stato l'ultimo artista a ricevere il Premio Troisi 2014 alla carriera per la sua capacità di armonizzare contenuti sociali e comicità.
Di Stasio ha tenuto ha precisare che non basta essere napoletani, bisogna studiare ed applicarsi; molti si nascondono dietro la napoletanità…
Si è, così, conclusa la III Edizione del Troisi Festival, con i saluti del produttore Cosimo De Luise e del direttore artistico Antonio Parciasepe.
Il primo: "Molti erano scettici riguardo questo progetto.
Secondo loro era troppo grande per il Sannio una organizzazione di questo genere.
Invece, con artisti e persone di Benevento, lo abbiamo realizzato.
Questo Festival è stato un miracolo, organizzato in un mese e dieci giorni.
Spero riusciremo a migliorarci l'anno prossimo.
Il secondo: "Questo Festival è nato anche per volontà di Patrizia Troisi, sorella di Massimo, che stasera non ha potuto essere qui per motivi di famiglia.
Amore, cuore e passione sono quello che ci accomuna. Arrivederci allanno prossimo".
Amore, cuore e passione, quindi: Il Troisi Festival "ricomincia da tre".

Le foto sono di Debora Maiale per "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.76020




Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 401667781 / Informativa Privacy