E' ancora lontana dal trovare una soluzione la vertenza dei lavoratori del servizio di pulizia di treni e bus dell'Eav.
Dopo il licenziamento in blocco dalla società Gierre, avvenuto lo scorso 16 ottobre, che ha dato il via all'occupazione dei binari da parte del personale (nella foto di "Gazzetta" un momento), l'Eav ha affidato il servizio alla ditta Florida 2000.
La situazione, però, appare ancora difficile.
Il segretario regionale della Filt Cgil Campania, Angelo Lustro, infatti, ha inviato una missiva ai prefetti di Napoli, Caserta e Benevento nonché al presidente della Regione Campania, all'assessore regionale ai Trasporti, all'Eav ed alla ditta Florida 2000 per chiedere un urgente incontro, poiché, allo stato, i lavoratori degli appalti, operanti presso gli impianti della ex Metrocampania, oggi Eav, ancora non risultano in forza alla nuova affidataria, la Florida 2000 appunto.
Una situazione, questa, che preoccupa non poco il sindacato, visto che il contratto dovrebbe passare da Mobilità -Attività Ferroviarie al Multiservizi.
Un cambio che, in sostanza, significa una riduzione sia dei livelli professionali che delle ore di lavoro.
"I lavoratori interessati, di fatto - spiega la Filt Cgil - sarebbero pesantemente penalizzati sia da un punto di vista contrattuale che economico, avendo oltremodo dovuto subire un licenziamento, anziché prevedere un normale passaggio di cantiere dalla società uscente, la Gierre, alla nuova affidataria, la Florida 2000.
Scaricare solo sui lavoratori e sul servizio problemi di tagli e di gare al ribasso, sembra lo sport preferito dalle imprese committenti ed appaltanti.
Non possiamo accettare tali condizioni, soprattutto in considerazione del fatto che, da dieci giorni, esattamente dal 16 ottobre scorso, gli stessi sono senza lavoro e reddito ed allo stato ancora non assunti.
A questo punto, il rischio di proteste spontanee ed incontrollate si concretizza più di prima, nonostante i lavoratori abbiano dato, in questi dodici giorni, prova di maturità e disponibilità , cercando e trovando soluzioni atte a garantire il normale svolgimento delle attività lavorative negli impianti dell'ex Metrocampania, accettando la presenza di altri colleghi presso gli stessi".
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