Il capogruppo di minoranza a Telese Terme, Vincenzo Fuschini, in una nota, ha commentato la decisione del presidente del Consiglio, Michele Selvaggio, di rettificare la data della civica Assise per l'approvazione del Bilancio di Previsione 2014, anticipandola di un giorno al prossimo 30 ottobre
"Le ragioni della rettifica - spiega Fuschini - apparentemente ignote, risiedono nella diffida del prefetto di Benevento dello scorso 1° ottobre a provvedere immediatamente all'approvazione del Bilancio 2014.
Il sindaco e la maggioranza se la sono presa comoda e, con la solita superficialità , per effettuare le notifiche.
Così hanno convocato il Consiglio per il 31 ottobre.
Oggi, hanno rettificato la convocazione inviata solo ieri ed hanno anticipato di un giorno la seduta.
Insomma, una gestione arrabbattata, frutto d'improvvisazione all'ultimo momento.
Peraltro, Carofano ed i suoi hanno sfidato il tempo ed i termini in tante altre occasioni.Â
Se non avessero anticipato la data del Consiglio, probabilmente il 31 mattina il sindaco si sarebbe svegliato con una bella comunicazione di scioglimento.
Ecco dove ci ha condotto questo sindaco, sull'orlo di un baratro, aggiungendo figuracce a brutte figure, con il qualificato sostegno di Michele Selvaggio, non nuovo ad una gestione siffatta di cose serie.
Chiederemo le dimissioni del primo cittadino e del presidente Selvaggio per tutta una serie di forzature delle regole, in ciò sostenuti dal segretario comunale.
Chiederemo conto delle responsabilità di tale andazzo, nella consapevolezza che qualche amministratore di maggioranza trovi il coraggio di raddrizzare la schiena rispetto ad uno sfascio evidente, amministrativo ed istituzionale.
Il fatto che la situazione sia sotto stretta osservazione della Prefettura, finalmente avveduta delle singolari interpretazioni delle regole di questi nostri Amministratori, ci trasmette un senso di tranquillità che, tuttavia, non ci impedisce di denunziare pubblicamente la situazione.
Questa doveva essere l'Amministrazione del rispetto delle regole, della trasparenza, della legalità .
Questa è la mostra, diceva un vecchio adagio!".Â
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