La piaga dei lavoratori forestali continua a fare male, come una ferita indelebile.
Proprio nella giornata di ieri, ci siamo imbattuti in un discorso con un gruppo di operai dell'area fortorina, trovati in un comune pomeriggio settimanale.
Sono stanchi di andare avanti con questo fiato sul collo, senza percepire lo stipendio.
Boccate d'aria, poi il nulla, intervallate da scioperi, blocchi di strade, disperazione per portare avanti le famiglie e sopravvivere decentemente.
"Il lavoro è un diritto, ridateci la dignità ", gridavano i loro cartelloni nell'ultima esplosiva rivolta (nella foto un momento) avvenuta verso la fine dello scorso maggio, in cui tutti gli operai bloccarono il Ponte Sette Luci (strada provinciale per San Bartolomeo in Galdo).
Poi l'ossigeno di qualche mensilità , quindi silenzio, silenzio totale.
Il presidente della Comunità Montana del Fortore, Zaccaria Spina, non ha mai tralasciato l'argomento e nemmeno si è tirato indietro nel cercare una soluzione.
Per quanto, però, si possa cercare di capire come e dove trovare la stabilità , sembra realmente chiara la situazione critica.
La problematica dei forestali in particolare è comune a tutti gli Enti delegati della Regione Campania e rischia ormai di diventare esplosiva e dalle conseguenze davvero serie.
I lavoratori forestali hanno accumulato un credito di molte mensilità a causa dei mancati accrediti da parte della Regione Campania delle somme dovute agli Enti delegati.
E' notizia, poi, che i tre presidenti delle Comunità Montane della Provincia di Benevento, Carmine Montella, presidente del Taburno, Zaccaria Spina, presidente del Fortore e Antonio Di Maria, presidente del Tammaro-Titerno hanno deciso e stabilito di sottoscrivere una nota congiunta per avere udienza direttamente dal presidente Stefano Caldoro e di rivolgersi al prefetto per la preoccupazione di attività pregiudizievoli dell'ordine pubblico.
I presidenti hanno manifestato tutta la loro comprensione e vicinanza agli operai ed alle loro famiglie che sono ormai veramente stremati e si augurano che almeno nell'immediato si provvederà ad accreditare da parte della Regione le spettanze dovute per provvedere a pagare i lavoratori.
Gli operai forestali non mollano e continuano, seppur difficilmente, a sperare e combattere per i loro diritti e per la loro dignità di lavoratori e di esseri umani.
Noi di "Gazzetta" possiamo semplicemente stare vicino alle dinamiche sociale di questo tipo, facendo pubblico il fatto e sperando in un risvolto positivo e stabile.
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