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Benevento, 20-10-2014 14:46 ____
Ora sarò il garante della lista dei sindaci, ma mi autorottamerò per il futuro dopo essere stato punto di equilibrio per una nave pronta a partire
Così Giorgio Carlo Nista nel corso dell'analisi del voto alle provinciali che lo ha visto opposto, alla carica di presidente, a Claudio Ricci. Duro attacco al Pd: Dica meno amenità e confonda meno la gente
di Diego De Lucia
  

"Sono stato il punto di equilibrio per una nave pronta a partire.
Ora sarò il garante della lista dei sindaci, ma mi autorottamerò per il futuro".
Per il centrodestra, Giorgio Carlo Nista ha, questa mattina, analizzato la sconfitta-vittoria (dipende dai punti di vista) nelle provinciali del 12 ottobre scorso che ha visto prevalere, per la carica di presidente, l'esponente del Pd Claudio Ricci sul voto ponderato e lui stesso su quello nominale.
Poiché valeva per legge il solo voto ponderato (cioè quello che si incentra sul numero degli abitanti nei Comuni) è stato proprio Ricci a conquistare la massima carica della Provincia.
Lo stesso Nista, parlando di questo guazzabuglio elettorale, ha aggiunto: "Il Pd, in termini assoluti, ha perso: su 800 votanti, io ne ho raccolto due in più del mio avversario.
La loro vittoria si basa sul sistema del voto ponderato.
Lo avevo detto che era un'elezione surreale, tra l'abolizione delle Province e la legge che, così come era fatta, si prestava a notevoli attacchi se non alla nullità stessa.
Verificherò la possibilità di fare ricorso.
Avendo vinto in termini assoluti, mi appellerò all'articolo 48 della Costituzione.
Poi, mi atterrò alla decisione della Corte".
Quindi ha attaccato il Pd: "Dicano meno amenità e confondano di meno la gente".
Giorgio Nista, che è sindaco di Colle Sannita, ha parlato con gli altri partiti della coalizione al Museo del Sannio.
Il dato politicamente più significativo è stato quello di respingere, per il momento, le avance di Nunzia De Girolamo che lo volevano iscritto a tutti gli effetti nei partiti del centrodestra.
Sono stati due dei quattro consiglieri provinciali eletti ad accendere la miccia.
Luigi De Minico, nella lista Forza Sannio, affiliato a Forza Italia, ha attaccato i vertici locali del suo partito: "In questa tornata elettorale dovevano far sentire il loro peso.
Sono in Forza Italia dal 1994 e questo lo sanno tutti.
I miei voti conquistati sono frutto della mia forza.
Chi comanda questo partito non dico che è stato trasparente, ma quasi".
Claudio Cataudo, sindaco di Ceppaloni ed eletto egli stesso consigliere provinciale, invece, ha polemizzato a distanza con Nunzia De Girolamo che, nei giorni scorsi, aveva attaccato la lista dei sindaci perché, a detta del capogruppo di Ncd alla Camera, non aveva altra funzione che far salire qualcuno sull'autobus della Rocca.
Il sindaco di Ceppaloni dell'area mastelliana ha risposto: "Non ho preso nessun autobus.
Sono in Consiglio per le esigenze del territorio e per la difesa dalle trivellazioni petrolifere".
Mentre Gianvito Bello, ha voluto rassicurare la coalizione: "Nel Sannio non saremo mai alleati nel Pd.
Quello che potrebbe succedere alla Regione non avrà nessun ripercussione qui in città né a livello comunale né provinciale".
Tornando alla Provincia, saranno formati molto probabilmente tre gruppi consiliari alla Rocca.
Mino Izzo esponente di Forza Italia ha attaccato il Pd: "Si sta prospettando un'occupazione di potere ancora peggiore di quella avviatasi con Aniello Cimitile.
Ricci nominerà tutti i suoi amici sodali e li farà dirigenti".
Izzo ha poi esortato il gruppo di opposizione alla Rocca sul tema infrastrutturale, sottolineando le belle parole spese dal sottosegretario De Caro sabato scorso nei suoi confronti.
Polemico Gennaro Santamaria nei confronti del Pd e della mattinata movimentata di sabato scorso durante la Conferenza del Pd: "Il sottosegretario era abbastanza agitato. La festa era stata quasi rovinata, peccato".
Per Santamaria, nonostante la sconfitta per la carica di presidente, il risultato può definirsi straordinario: "E' soltanto un punto di partenza utile per costruire un percorso comune".
A suo giudizio, occorrerà stare attenti sulle nomine dei dirigenti ed ha invitato il neo presidente Ricci ad una riduzione massiccia del numero degli stessi.
Per Bello le parole usate da De Caro sulla vittoria in termini numerici sono false: "Il risultato finale è stato di 6-4 non 7-4.
Una cosa è l'elezione del presidente, un'altra è dell'intero Consiglio".
Poi ha aggiunto: "De Caro si giustifica con il commissariamento di Campoli del Monte Taburno e la mancata elezione di Mario Grasso, già consigliere di quel Comune.
Ma scusate: il sindaco di quel territorio mica era del centrodestra?
La verità è che il Pd è un partito solo che ha distrutto tutto quello che c'era intorno.
Le prossime elezioni in Regione ed al Comune di Benevento ne saranno la prova. 
Abbiamo dimostrato che la coalizione del centrodestra esiste ed è aperta in maniera territoriale".
Sulla disponibilità istituzionale prefigurata da Ricci, Bello si è detto scettico: "E' solo fittizia".
Per Cataudo bisognerà ripartire dalla piccole comunità senza trascurare ovviamente la città capoluogo.
Chiaro e polemico Antonio Di Maria, sindaco di Santa Croce del Sannio: "Nista è il presidente della Provincia di Benevento, mentre Ricci è solo il presidente della città di Benevento". 
In chiusura, è intervenuto Nista che ha rimarcato: "Abbiamo dimostrato che si può battere il Pd".
Sulla legge non è stato tenero: "E' un manifesto del razzismo, nella quale si vuole dare fumo negli occhi e fare tanta demagogia.
Si navigherà in un mare aperto e sconosciuto.
Penso che i cittadini che erano fuori a protestare quel lunedi mattina facevano bene".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

                                                

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