Enrico De Lauro (foto), coinvolto nel vivace confronto nella sede del Pd con il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, ci ha inviato una nota a sostegno delle sue ragioni.
"Caro direttore - scrive -Â alla fine della conferenza stampa tenuta nella sede del Pd da Umberto Del Basso De Caro e Claudio Ricci, la mia richiesta di porre due semplici domande ha scatenato un putiferio ingiustificato e, a mio parere, antidemocratico da parte dei "festeggiati" e di quasi tutti i loro sostenitori presenti.
Eppure, al sottosegretario volevo solo chiedere una democratica risposta alle mie domande così come al neo presidente Ricci.
Alla cronaca giornalistica dell'episodio è onestamente  necessaria, però, qualche democratica precisazione:
1) Non è certo colpa mia se il sottosegretario scatta in quel modo contro un cittadino che chiede di fargli delle semplici e ben motivate domande con massima calma e sorriso sulle labbra, per poi essere circondato dai suoi sostenitori, con atteggiamento che ritengo alquanto intimidatorio ad antidemocratico.
Certe persone dovrebbero sapere che uno dei cardini della democrazia è proprio il dibattito, il confronto di idee, proprio ciò da cui la politica, da molto tempo cerca di sfuggire.
Ma tant'è, è storicamente dimostrato, tra l'altro, che certi partiti invocano la democrazia finché sono all'opposizione, per poi negarla quando vanno al potere.
2) Non è certo colpa mia se la politica vuole imporre le sue scelte ai cittadini, che pagano sempre e tutto, servendosi di postulati anziché di teoremi razionalmente dimostrabili, a chi ha sete di sapere.
3) Non è certo colpa mia se, avendo avuto la fortuna di poter battere sul tempo la Fornero piangente con figli super garantiti, ho ora il tempo di seguire l'operato dei nostri politici, per capire perché per la prima volta nella mia vita, per pagare tasse e tributi di cui ho perso il conto, sto esaurendo i miei risparmi faticosamente raggranellati.
E non credo di essere il solo.
Ritengo pertanto ingiusti i termini "habituè e toni molto polemici" a me attribuiti, come se partecipare ad incontri politici e porre legittime domande fossero demeriti anziché esercizio di elementari diritti ancora riconosciuti dal nostro ordinamento.
4) Non posso che esprimere orrore per quanto segue: "i responsabili del Pd hanno annunciato che alla prossima conferenza stampa ci sarà un controllo severo delle persone ammesse: solo i giornalisti accreditati potranno entrare".
Quindi, tradotto meglio in italiano, significa per caso che non solo sarà vietato l'ingresso ai liberi cittadini, ma anche ai giornalisti non allineati? Che bel partito democratico!
5) Per quanto mi risulta, non esistono affatto vecchie ruggini tra me ed il sottosegretario e non ho mai pensato di venire alle mani, io.
Per sostenere i miei democratici punti di vista, mi servo, e solo quando necessario, al massimo di innocue e democratiche legnate verbali.
Se il cronista sa qualcosa di vecchie ruggini è pregato di illuminarmi, grazie e cordiali saluti".
|