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Benevento, 17-10-2014 16:01 ____
Carmine Nardone ha radunato nel pomeriggio i suoi compagni di avventura ed ha loro "consegnato" la sua lettera di dimissioni da consigliere comunale
La mia non è una rinuncia ai contenuti di un'idea innovativa della città. Le Assemblee elettive sono indebolite e non hanno più la funzione di proposta e di indirizzo. Eccone il testo integrale
Nostro servizio
  

Carmine Nardone ha concretizzato il suo intento peraltro più volte annunciato.
Lascia il Consiglio Comunale di Benevento e lo ha fatto dopo aver indirizzato una lettera con la quale ha spiegato le sue ragioni, ai responsabili delle liste aderenti alla coalizione "Patto Istituzione per il Territorio" (Pit) ed a tutti i consiglieri comunali eletti nelle liste a sostegno della sua candidatura  a sindaco di Benevento.
Questa lettera l'ha personalmente ed idealmente consegnata ai suoi colleghi consiglieri comunali, nel corso di una riunione svoltasi nel primo pomeriggio a Palazzo Mosti e dove veemente è stato l'attacco di Nardone al modo di agire di queste istituzioni e degli uomini che le rappresentano che a lui proprio non va giù.
Da qui la motivazione principale delle dimissioni.
Al suo posto subentra un socialista, Franco Pocino. 
Di seguito ecco il testo della missiva.
"Con la presente comunico a voi tutti la volontà di rassegnare le dimissioni dal Consiglio comunale della città di Benevento.
Innanzitutto vorrei ringraziare tutte le forze politiche, i candidati nelle liste e gli eletti che sostennero la mia candidatura a sindaco della città capoluogo, nonché, intendo ringraziare, gli elettori, più di un terzo della città di Benevento, che avevano votato per un progetto di città.
La decisione delle dimissioni non è da intendersi come una rinuncia ai contenuti di un'idea innovativa della città, ma è una decisione maturata alla luce di diverse circostanze:
a) La gravità della crisi, come dimostrano gli ultimi dati elaborati dallo Svimez, è addirittura drammatica per il Mezzogiorno e lo è ancor più per una provincia come quella di Benevento;
b) La contestuale caduta di una discussione approfondita sull'orientamento strategico dello sviluppo locale in grado di creare premesse ad un migliore utilizzo delle risorse 2014-2020;
c) L'indebolimento del tessuto istituzionale con evidente depotenziamento della territorialità intesa come vitalità progettuale e capacità di sinergie istituzionali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi;
d) Dopo anni di positive interazioni, dove la cultura istituzionale riusciva a unire le forze delle diverse appartenenze, si registra un risucchio esclusivo nell'autosufficienza di parte, spesso impotente e priva di strategia;
e) L'indebolimento delle assemblee elettive dalla funzione fondamentale di proposta e indirizzo, indispensabile in una condizione di crisi e di contemporanea complessità.
Per le ragioni suddette sento il bisogno di trasferire il mio impegno soprattutto sul piano culturale per far vivere i temi meridionalisti e di elaborazioni di soluzioni praticabili contro la crisi in ambiti diversi da luoghi inariditi di contenuti.
L'impegno prioritario riguarderà avviare momenti di riflessione su come costruire nel nostro Sannio un bioterritorio intelligente orientato alla sostenibilità, in grado di porre al centro un progetto immediato capace di trattenere i giovani talenti sul nostro territorio.
Con gratitudine.
Carmine Nardone"

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

                                       

comunicato n.74302




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