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Benevento, 30-09-2014 01:08 ____
Diciotto voti favorevoli bastano alla maggioranza per approvare Regolamento e tariffa della tassa sui rifiuti
Alle quattro di notte votati gli altri due punti e la maggioranza perde due Sì. Il presidente della Commissione Finanze, Giovanni Zarro attacca duramente: Basta con la prassi di portare i documenti alla visione dei consiglieri sempre all'ultimo ista
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Doveva cominciare alle 17.00.
E' iniziato, invece, soltanto alle 19.00, con due ore di ritardo.
Il Consiglio comunale di Benevento non si smentisce mai: Il ritardo negli appuntamenti è parte integrante e costituiva di un'Assemblea come quella a Palazzo Mosti che, questa volta, ha cercato di superare i propri record in negativo.
Convocato dal presidente Giovanni Izzo per discutere argomenti di rilievo, a partire dalla definizione della componente Tari quale parte integrante dell'Imposta Unica Comunale, la civica Assise del capoluogo ha avviato molto faticosamente i propri lavori con 27 presenti.
Sconfortato dalla situazione venutasi a creare, il presidente Izzo ha esclamato: "Diamoci un pizzicotto, non è più possibile una cosa del genere".
D'altra parte, non è certo una novità per un Consesso che ha dato ampia dimostrazione durante gli anni di non sembrare mai desideroso di affrontare di petto gli argomenti più spinosi che, però, sono necessari per la vita dell'Amministrazione.
Oggi, però, è emerso, con particolare virulenza, anche un altro aspetto dell'attività amministrativa e politica a Palazzo Mosti.
Nel corso dei lavori del Consiglio, il presidente della Commissione Finanze, Giovanni Zarro, ha sottolineato che il meccanismo che porta alla formulazione dei programmi e dei progetti appare quanto meno inceppato e non su argomenti di poco conto.
Zarro ha, infatti, fatto osservare che mancano continuamente carte e documenti per le valutazioni in Commisisone.
L'ex parlamentare ha così messo le mani avanti (dopo averlo già ribadito in Commissione) e cioè che egli non vuole che per l'approvazione del documento di Bilancio di Previsione, cioè l'atto fondamentale e costitutivo di ogni ente pubblico, si ripetano gli stessi ritardi.
Il presidente della Commissione  ha denunciato chiaro e tondo che la Commissione da lui presieduta non riesce mai ad ottenere i pareri e tutti gli atti necessari in tempo utile a formare l'opinione dei consiglieri comunali e questo poi si riverbera sui Consigli che durano molto.
Questi documenti dovrebbero arrivare almeno 24 ore prima della seduta di Commissione ed invece non accade mai.
Dunque, Zarro ha così commentato questo andazzo: "Proseguendo in questo modo è assai improbabile che venga approvato il documento di Bilancio".
E sì che siamo alla fine di settembre, cioé alla fine dell'anno e dunque parlare di Bilancio di Previsione per il 2014 appare addirittura uno sfottò e comunque se non si approva il Bilancio, com'è ben noto, il Consiglio se ne torna a casa.
In ogni caso, sia pure con la flemma che si è detto, il Consiglio ha avviato la discussione sul primo punto all'ordine del giorno e cioé: "Componente Tari dell'Imposta Unica Comunale: approvazione Regolamento comunale".
L'assessore al ramo, Francesco Coppola, ha subito svolto la propria relazione evidenziando come il provvedimento introduce la nuova tassazione per la raccolta dei rifiuti per il corrente 2014 che sostituisce la vecchia Tares.
Il provvedimento deve essere approvato entro il 30 settembre.
Il Regolamento presentato in Consiglio, ha quindi aggiunto Coppola, costituisce una rielaborazione della Tari per quanto riguarda le superfici calpestabile, ma avendo riguardo ad un abbattimento per le strutture rurali nella misura del 10% rispetto all'area urbana.
Il consigliere Giovanni Quarantiello dell'Udc, nel prendere la parola, ha detto che occorreva definire una riduzione della tariffa per quelle aree dove, per una ragione o per l'altra, non funziona il porta a porta per la raccolta dei rifiuti. Questa riduzione effettivamente è stata introdotta dall'Amministrazione in carica, ma se è stata stabilita una riduzione del 65% nelle contrade, non vedo perché le stesse condizioni, ad esempio, non possano essere applicate per i residenti al estero.
Per costoro la riduzione del 30% non basta: occorre portarla al 50%.
Occorre tenere conto, ha aggiunto, che non possiamo colpevolizzare i cittadini, dobbiamo dare risposte e così possiamo introdurre la rateizzazione in dodicesimi. Ma il dirigente disse che non era possibile. 
A questo punto, è intervenuto Zarro che ha manifestato, come già evidenziato, il disagio della Commissione Finanze e personale di tutti i componenti per l'impossibilità non solo di portare a termine, ma spesso anche solo di avviare il lavoro istruttorio perché i documenti necessari non vengono mai consegnati in tempo utile. 
Quindi, in considerazione del fatto che nella Sala consiliare c'erano pochi consiglieri ad ascoltare gli interventi, l'opposizione ha chiesto la verifica del numero legale che, però, effettuato l'appello, è stato d'incanto raggiunto e, dunque, la seduta è andata avanti.
Allora ha preso la parola Luigi De Nigris di Sil, il quale ha annunciato la formalizzazione di un emendamento al Regolamento presentato dall'Amministrazione finalizzato ad escludere dalla iscrizione in ruolo e dalla riscossione di crediti relativi a tributi erariali dell'importo fino a 20 euro, che invece doveva essere portato a 30 euro.
De Nigris ha accusato la maggioranza di essere "diversamente amministratori" perché non si riesce mai a pagare le imprese raggiungendo, in questa poco invidiabile classifica nazionale di cattivi pagatori, addirittura la quarta posizione.
Zarro, riprendendo il proprio discorso, ha svolto un intervento in cui ha contestato duramente la Regione che, secondo lui, vuole scaricare sui Comuni costi esorbitanti sulla tassa dei rifiuti anche attraverso questa nuova normativa sugli Ambiti Territoriali Ottimali.
Zarro (che è stato a lungo amministratore della Samte, la società provinciale proprio per la gestione del ciclo dei rifiuti ndr) ha detto che dobbiamo, inoltre, organizzarci sul riciclo dei rifiuti.
Poi i tre emendamenti presentati da Quarantiello: il primo sulla riduzione della tassa pari al 50% per i soggetti residenti all'estero, il secondo  sulla  riduzione  della  tassa  pari  al  50%  per le abitazioni occupate da soggetti che risiedono in un'altra abitazione principale e che non siano occupate da terzi, il terzo sulla necessità di poter fornire ai cittadini che vivono in una condizione di grossa precarietà economica, eventualmente lo richiedano, la possibilità di suddividere il pagamento dell'imposta in dodici rate mensili.
Il Consiglio ha subito, quindi, una brusca frenata con un'interruzione di oltre un'ora per un parere dei dirigenti.
Alla ripresa, dopo una lunga discussione, si è giunti al voto sulla componente Tari dell'Imposta Unica Comunale: approvazione Regolamento comunale.
L'argomento è stato approvato con i soli 18 voti della maggioranza.
Il secondo punto all'ordine del giorno dei lavori: Componente Tari dell'Imposta Unica Comunale: approvazione tariffe e piano finanziario è stato anch'esso approvato con la stessa votazione e cioè con 18 voti favorevoli.

AGGIORNAMENTO
La discussione sugli altri due argomenti posti all'ordine del giorno è andata avanti fino a notte inoltrata.
Addirittura alle 2.10 c'è stata la ripresa dei lavori che erano stati precedentemente sospesi sempre per via di emendamento presentati e da valutare.
Alla fine, intorno alle 4.00, il punto 3) Componente Imu dell'Imposta Unica Comunale: approvazione Regolamento comunale è stato approvato con 16 voti favorevoli, 1 contrario, quello di Luigi Ambrosone della minoranza ed 1 astenuto, quello di Cosimo Varricchio della maggioranza.
Aveva lasciato l'Aula Mario Cangiano, sempre della maggioranza, che, dunque, ha perso, su questa votazione, due consensi.
Il quarto ed ultimo punto posto all'ordine del giorno: Componente Imu dell'Imposta Unica Comunale: approvazione aliquote, è stato votato da 16 persone, tutte della maggioranza, con l'astensione di Cosimo Varricchio che ha così tenuto in piedi il numero legale.

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