Secondo l'ultimo rapporto della Uil, il 7° ed 8° del 2014, dal confronto tra agosto 2014 ed il precedente mese di luglio, vi è stato un aumento delle ore di cassa integrazione in sei regioni.
L'aumento più alto in Sicilia (+384,8%), mentre in Sardegna la flessione maggiore (-69%).
In valori assoluti, la regione con il più alto numero di ore autorizzate nel mese di agosto 2014 è stata il Piemonte (18,9 milioni).
Analizzando i dati, la Uil ha evidenziato che 22 province hanno registrato un aumento delle richieste ad agosto 2014 rispetto al precedente mese di luglio, con il maggior aumento nella provincia di Palermo (+968,2%).
Viceversa, la maggiore flessione c'è stata nelle province di Oristano, Trapani e Vibo Valentia (-100%).
Sul territorio sannita, nel mese di luglio 2014, erano state autorizzate 109.657 ore di cassa integrazione ordinaria.
Mentre erano state 124.532 le ore di cassa integrazione straordinaria erogate.
Erano state somministrate, poi, 213.930 ore di cassa integrazione in deroga. Totale: 448.119.
Nel mese di agosto 2014, le ore di cassa integrazione ordinaria sono risultate pari a zero.
L'indicatore della straordinaria ha segnato 29.120 ore.
Le distribuite in deroga sono ammontate a 63.231 ore. Totale: 92.351.
L'analisi ha evidenziato, dunque, che, alla differenza dei dati comparati tra i mesi di luglio ed agosto 2014, è corrisposta una percentuale complessiva di -79,4% di cassa integrazione.
Disponibile, sempre per quanto riguarda il Sannio, anche il raffronto tra i primi otto mesi del 2013 (7.483.892 ore totali di cassa integrazione) ed i primi otto mesi del 2014, nei quali sono state erogate 2.527.132 ore con una diminuzione del 66,2%.
"Renzi continua a dire che tutto dipende dall'articolo 18 - ha osservato Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino-Benevento - dimenticandosi che i posti di lavoro non si fanno con i licenziamenti, ma con le assunzioni ad un costo del lavoro meno pesante ed opprimente.
Il meno 66,2% del raffronto 2013-2014, limitato sinora ai primi otto mesi, dice che diminuiscono le ore complessive di cassa integrazione erogate nella provincia di Benevento, diminuisce il reddito dei sanniti e diminuiscono le possibilità di garantire il sostegno al reddito a coloro che un lavoro non ce l'hanno più.
Se il trend venisse confermato anche nel 2015, per il Sannio sarebbe una sciagura irreversibile".
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