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Benevento, 28-09-2014 11:50 ____
I ricordi terribili dei bombardamenti del 1943 vanno riproposti ai nostri giovani che sanno poco di sacrifici e privazioni
A conclusione della manifestazione "Deleta (urbs) Beneventum" hanno solcato il cielo sull'Arco del Sacramento due aerei dell'AereoClub di contrada Olivola
Nostro servizio
  

Concluse le celebrazioni in memoria delle duemila vittime beneventane dei bombardamenti alleati del 1943.
Sono sei anni oramai che l'Archeoclub Benevento, presieduto da Michele Benvenuto, porta avanti questa iniziativa, "Deleta (urbs) Beneventum", ma potrebbe anche essere l'ultimo: Non tocca solo a noi mantenere vivo questo ricordo.
C'è bisogno del convinto coinvolgimento delle istituzioni, ha detto Benvenuto.
Ci costa il tutto molta fatica e non so so se l'evento lo riproporremo.
Tuttavia ai giovani devono esse tramandati questi ricordi anche perché loro non sono abituati a fare sacrifici, quegli stessi che, invece, le generazioni nostre e dei nostri genitori hanno fatto durante l'ultima guerra.
Questa, ha proseguito Benvenuto, è l'area cittadina dove maggiormente si concentrarono i bombardamenti e dove in pratica ci furono tutte le vittime di quei giorni.
Qui, a due passi, in piazza Santa Maria, c'era l'Industria dei Tabacchi. 
Ai primi bombardamenti essa venne colpita.
Nonostante ciò la gente del Rione Triggio si affrettò ad entrare al suo interno per recuperare del sale, quel sale prezioso che in famiglia non c'era più.
Purtroppo i bombardamenti continuarono e nella fabbrica, colpita nuovamente, rimasero uccisi tutti coloro che erano penetrati al suo interno.
Stessa cattiva sorte per gli occupanti dell'Ospedale di San Diodato, anch'esso a due passi da qui.
Benvenuto ha concluso il suo discorso commemorativo affidando a Francesco Zoino, consigliere comunale presente in rappresentanza del Comune, di farsi carico della riproduzione su pietra dell'epigrafe scritta da Lorenzo Vessichelli a ricordo dei tristi eventi.
Questa epigrafe dovrebbe poi essere sistemata ad imperituro ricordo proprio in questi luoghi.
Francesco Zoino ha preso atto di questa richiesta e se ne farà portatore con il sindaco Fausto Pepe.
Onorare i caduti, ha detto Zoino nel suo discorso introduttivo della manifestazione, è un gesto di grande civiltà ed a cui non dobbiamo sottrarci.
In questi luoghi tornano alla mia memoria i racconti dei miei nonni che quella guerra terribile hanno vissuto. Dobbiamo allora utilizzare questi momenti commemorativi per tenerci uniti nel ricordo di questi tisti eventi.
Alla manifestazione hanno dato il loro contributo le varie Associazioni combattentistiche e d'armi.
Presente il generale emerito dei Carabinieri, Augusto Del Monaco, assieme al comandante della Compagnia Carabinieri di Benevento, capitano Sabato D'Amico.
Il silenzio fuori ordinanza e l'inno nazionale è stato suonato al sassofono da Antonio Itro mentre il cielo è stato solcato da due aerei dell'AeroClub di contrada Olivola pilotati da Venanzio Rapollo e Vincenzo Macolino.
Purtroppo tutti questi sforzi non sono stati ripagati dalla presenza di pubblico. Pochissima la gente presente.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

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