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Benevento, 18-09-2014 14:56 ____
E' diventato terribilmente difficile realizzare, non parliamo poi di inaugurare un'opera pubblica...
Così il commissario straordinario della Provincia, Aniello Cimitile, forse più amareggiato che soddisfatto per l'inaugurazione del IV tronco della Fondo Valle Isclero. Ci sono voluti 9 anni per completarlo
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"E' diventato terribilmente difficile realizzare, non parliamo poi di inaugurare un'opera pubblica".
Forse Aniello Cimitile, commissario straordinario della Provincia di Benevento, era più amareggiato che soddisfatto per  l'inaugurazione del IV tronco della Fondo Valle Isclero sulla rotonda della Statale 7 Appia  nel territorio di Airola, innesto sull'asse attrezzato Valle Caudina, Pianodardine.
Per realizzare, infatti, quel tratto costituito dalla rotonda sulla Statale 7 Appia vicino ad Arpaia e Paolisi e che, infine, porta appunto ai Airola e, quindi, a Moiano e Sant'Agata dei Goti ci sono voluti ben 9 anni, dopo una serie di traversie burocratico-amministrative e finanziarie.
"E' difficilissimo trovare i soldi per le opere pubbliche, ma quando infine sei riuscito a trovarli, non li puoi neanche spendere per il Patto di Stabilità che te lo impedisce.
Questo è un paese veramente assurdo: amministrare gli enti locali in queste condizioni è davvero da pazzi".
Questo il tagliente giudizio di Cimitile stamani davanti alla Rotonda della Statale Appia per il taglio del nastro di un'arteria che, manco a dirlo, è una grande incompiuta, perché il progetto originario risale a ben 27 anni fa, essendo stato presentato dal Consorzio di Bonifica della Valle Telesina.
Insieme alle polemiche, dunque, il commissario non ha voluto nascondere la soddisfazione di essere riuscito a portare a termine un lavoro importante del valore di circa 6,6 milioni di euro quasi egualmente ripartiti tra fondi concessi dalla Regione Campania e fondi propri del Bilancio della Provincia reperiti con un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti.
Per la realizzazione dell'opera, è stata necessaria anche la stipula di una convenzione tra l'Anas e la Provincia di Benevento a cui sono stati consegnati mille metri della Statale Appia.
Per la cerimonia inaugurale sono stati presenti i sindaci di Airola, Moiano, Melizzano, Sant'Agata dei Goti, il vice sindaco di Paolisi, il comandante della Polizia Provinciale, Gabriella Mongillo, il consigliere regionale Giulia Abbate ed il senatore Cosimo Izzo che, nella sua qualità di assessore ai Lavori Pubblici della Provincia, prima, e della Regione, più tardi, ha certamente contribuito non poco a quest'opera assai complessa che attraversa due Valli, la Caudina e la Telesina, e potenzialmente collega ben tre Province: Avellino, Benevento e Caserta. 
Sono stati presenti numerosi amministratori comunali dei centri interessati, nonché i tecnici della Provincia, gli ingegneri Salvatore Minicozzi, responsabile del procedimento, Franco Caruso e Stefania Rispoli.
Assente per malattia il dirigente del Settore Infrastrutture, Valentino Melillo, cui il commissario ha voluto dedicare una sorta di standing ovation da parte del pubblico presente, perché, ha detto, è "osceno" individuare nella Pubblica Amministrazione un covo di lavativi, quando "invece i dipendenti della Provincia sono tartassati di lavoro e di incombenze e non sanno dove sbattere la testa".
Melillo è uno di questi. 
Con ciò non voglio dire, però, che negli uffici pubblici non vi siano sacche di inefficienza".
L'opera è stata benedetta dal parroco di Airola, don Liberato Maglione, che ha voluto esprimere la propria solidarietà sia agli operai che ai tecnici che agli amministratori che hanno cooperato per questa opera.
I lavori sono stati realizzati dalla Tecnocostruzioni di Torrecuso.
Come ha spiegato il responsabile tecnico della Provincia, Minicozzi, sono consistiti nella realizzazione, tra l'altro, di un viadotto di scavalco della Strada Statale 7 Appia, della lunghezza di mezzo chilometro a 8 campate; e di una rotatoria con un raggio di curvatura di 60 metri e una lunghezza di circa mezzo chilometro, nonché nel collegamento di circa due chilometri in direzione di Airola.
La rotatoria, ha detto Minicozzi, consente di affrontare tutte le deviazioni della Appia nella massima sicurezza e di innestarsi per la strada che dovrà attraversare la Valle Caudina Irpina in direzione di Pianodardine alle porte di Avellino e che dovrà essere realizzata dall'Area di Sviluppo industriale di Avellino.
Come si diceva, questa Fondo Valle Isclero è un'opera molto complessa: avviata nel 1987, doveva collegare semplicemente San Salvatore Telesino a Valle di Maddaloni nel casertano.
I lavori cominciarono nel 1991: dopo sei anni, però, si arrestarono per l'esaurirsi delle risorse finanziarie (e la soppressione dell'Intervento straordinario).
Il Consorzio realizzò soltanto un tratto che da San Salvatore Telesino lambiva il territorio di Sant'Agata dei Goti da un lato in località Cantinelle, dall'altro in località Rusciano.
L'arteria, pertanto, di fatto è rimasta abbandonata a se stessa fino al gennaio 2001.
Dopo dieci anni di stop la Regione Campania, considerate anche le difficoltà in cui versava il Consorzio nonché il riordino della classificazione delle Strade (autostrade, statali, provinciali, comunali), decise di affidare la gestione dell'arteria alla Provincia di Benevento con l'impegno da parte di quest'ultima di completarla non appena individuata la fonte di finanziamento.
Tale fonte fu la legge nimero 443 del 2000: con delibere del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica del 21 dicembre 2001 e del 29 novembre 2002 esse rientrarono nell'Intesa Istituzionale di programma tra Regione Campania e Provincia di Benevento.
Altri fondi furono, inoltre, reperiti con il Bilancio della Provincia per opere connesse a quella principale. 
L'opera, nel suo complesso, aveva assunto nella programmazione della Provincia un respiro strategico ben più ampio di quello originario perché pensata di fatto per collegare tre Province: Avellino, Benevento e Caserta.
Infatti il percorso, congiungendosi, da un lato con la Pianodardine-Campizze, nell'avellinese e sulla Statale Appia nel beneventano, e quindi saldandosi con il tronco verso Sant'Agata dei Goti nel beneventano, avrebbe poi consentito di giungere, dall'altro lato, fino a Valle di Maddaloni nel casertano.
Un collegamento celere e diretto da Avellino a Caserta attraverso sia la Valle Caudina irpinia, che quella sannita.
Nel luglio 2001, sotto l'allora dirigente ingegnere Angelo Fuschini, la Provincia affidò i lavori di completamento della strada Fondo Valle Isclero per il 4° lotto in direzione Sant'Agata dei Goti - Statale 7 Appia ed il 5° lotto nella direzione Cantinelle di Sant'Agata dei Goti - Valle di Maddaloni - Statale 265.
Si trattò della prima opera pubblica che partiva effettivamente grazie a questa fonte di finanziamento che ha visto il concorso programmatico del Governo centrale e di quello regionale.
Nel corso di questi anni, la Provincia ha provveduto a realizzare le seguenti principali opere sulla Fondo Valle Isclero: Svincolo in località Cantinelle a Sant'Agata de' Goti; Risanamento della imponente frana di Rusciano e relativo svincolo in Sant'Agata dei Goti; Realizzazione del collegamento verso San Pietro di Sant'Agata dei Goti (zona Ospedale); Svincolo Telese Terme in direzione Caserta; Tratto Moiano località Chiuse - Strada Statale 7 Appia.
Per quanto concerne il tratto di strada inaugurato, è da evidenziare che la Giunta provinciale di Benevento nel 2005 approvò il progetto di miglioramento funzionale del IV lotto della Fondo Valle Isclero per la costruzione di un viadotto sulla Statale 7 Appia al fine di innestarlo sull'asse attrezzato Valle Caudina –-Pianodardine (Area Industriale di Avellino) in corrispondenza dello svincolo sulla Statale 7.
A seguito delle richieste integrative al progetto presentate dall'Anas - Compartimento per la Campania, il progetto dello svincolo sull’Appia fu rielaborato.
Di conseguenza, la Provincia di Benevento previde le seguenti opere: Viadotto di scavalco della Strada Statale 7 Appia, della lunghezza di ml. 571,44 ad 8 campate; Soppressione della funzionalità dell'esistente viadotto, all'epoca utilizzato per l'immissione sulla Statale 7 Appia, per i mezzi provenienti dalla direzione Avellino, e di immissione sulla Paolisi-Pianodardine per i mezzi provenienti dalla direzione Benevento; Inserimento sulla Statale 7 Appia di una rotatoria avente le seguenti caratteristiche tecniche: Raggio di curvatura: ml 60,00; lunghezza: ml 405,16; larghezza della corsia: ml 9,00; distanza minima tra imbocco/sbocco successivi: ml 38,60; illuminazione con torre faro; Inserimento di rami di svincolo da e per la rotatoria sulla Statale 7 Appia, aventi le seguenti caratteristiche tecniche: quota di progetto del piano stradale della rotatoria è la stessa della Strada Statale Appia. larghezza della corsia, in entrata ed in uscita, sulla Fondo Valle Isclero e sulla Paolisi-Pianodardine: ml 4,50; larghezza della corsia, in entrata ed in uscita, sulle strade comunali: ml 3,00; modifica imbocco della Paolisi-Pianodardine per i veicoli provenienti da Caserta.
Anche l'Area di Sviluppo Industriale di Avellino ha provveduto ad esaminare il progetto e ad esprimere parere favorevole: spetta, infatti, proprio all'Asi di Avellino provvedere alla Pianodardine-Campizze.
La Provincia di Benevento, ottenuto il permesso a costruire dai Comuni di Airola e Paolisi, ha quindi consegnato oggi questo tronco di lavori.
Con lo stesso, come dichiara il Settore Infrastrutture della Provincia, in modo particolare con la rotatoria sulla Statale Appia si consegue il pieno obiettivo di incanalare i numerosi flussi di traffico provenienti dalla Statale 7, dalla Fondo Valle Isclero e dalla viabilità secondaria di interesse locale, in condizioni di assoluta sicurezza.
Con la delibera di Giunta provinciale numero 127 del 16 marzo 2007 venne approvato il progetto esecutivo dei lavori per un importo a base d'asta di 4.460.000 euro (di cui 49.127,16 euro per oneri della sicurezza), oltre 2.516.222,89 euro per somme a disposizione per complessivi 6.976.222,89 euro. 
La Provincia aggiudicò i lavori in parola all'impresa Tecnocostruzioni, con sede a Collepiano, Torrecuso, per l'importo di 2.999.779,64 euro, oltre Iva come per legge.
Durante il periodo di esecuzione dei lavori, il 6 marzo 2008, sono tuttavia entrate in vigore le Norme Tecniche per le Costruzioni che hanno comportato significative variazioni sulle modalità di calcolo delle strutture e sulla entità delle azioni esterne che le interessano, in particolare quelle sismiche, modificandone anche la stessa classificazione.
Fu necessario, pertanto, rielaborare il progetto generale definitivo che prevedeva la realizzazione delle seguenti opere: La conferma della rotatoria prevista nel progetto originario con le stesse caratteristiche geometriche plano-altimetriche e di svincolo; Il nuovo viadotto a tre campate di attraversamento della Statale 7 Appia dell'asse stradale principale; La demolizione completa dell'intero viadotto Asi sostituendolo, nella sola parte in rettilineo di collegamento diretto con la Fondo Valle Isclero, con un rilevato stradale, con sottostanti muri di sottoscarpa ed in parte di terra armata; La realizzazione di 2 scatolari di sottopasso al costruendo asse stradale di collegamento con l'asse attrezzato Paolisi-Pianodardine; I rilevati stradali occorrenti per la realizzazione del corpo principale dell'asse stradale di collegamento e dei rami di svincolo, la formazione di muri di sostegno di sottoscarpa del rilevato stradale che in parte avviene con la formazione delle terre armate; Le opere di smaltimento di sistemazione idraulica delle acque meteoriche; Le opere di segnaletica stradale, orizzontale e verticale.
Poiché l'importo della spesa occorrente per la realizzazione delle opere del progetto generale definitivo risultava superiore a quella del finanziamento disponibile, venne stabilito di suddividere detto progetto in due stralci: un progetto primo stralcio esecutivo nell'ambito del finanziamento disponibile (fondi della Regione Campania e della Cassa Deposito e Prestiti); un progetto stralcio di completamento definitivo relativo alle opere non realizzabili con il finanziamento disponibile e per il quale si rinviava al reperimento di risorse finanziarie aggiuntive.
Il progetto primo stralcio esecutivo ha compreso tutte le opere necessarie a rendere funzionale l'intero svincolo tra i due assi stradali: la Fondo Valle Isclero e l'Asse Attrezzato, in modo da collegare tutte le direzioni del traffico (Statale 7 Appia con la Fondo Valle Isclero e l'Asse Attrezzato) a meno del collegamento diretto tra questi ultimi due assi.
Le opere realizzate risultano, quindi, la rotatoria sulla Statale 7 Appia, la demolizione completa del viadotto Asi e formazione del rilevato stradale (muri di sottoscarpa e terra armata), i due scatolari di sottopasso all'asse principale, tutti i rilevati stradali occorrenti per la realizzazione del corpo principale dell’asse stradale principale, fino alle spalle del viadotto a tre campate, e dei rami di svincolo, la formazione di muri di sostegno di sottoscarpa del rilevato stradale che in parte avviene con la formazione delle terre armate, le opere di smaltimento di sistemazione idraulica delle acque meteoriche, le pavimentazioni in conglomerato bituminoso, la segnaletica stradale, orizzontale e verticale, sui tratti realizzati.
Il progetto stralcio di completamento definitivo (in attesa di finanziamento) invece, comprende il collegamento diretto tra i due assi stradali della Fondo Valle Isclero e l'Asse Attrezzato, non eseguibile con il precedente finanziamento, senza inficiare la funzionalità dello svincolo.
Il suddetto progetto generale definitivo di variante veniva approvato con delibera di Giunta provinciale del 6 dicembre 2009 individuando 2 stralci: il primo stralcio esecutivo e lo stralcio di completamento.
Il progetto esecutivo della variante primo stralcio venne approvato con determinazione dirigenziale numero 1160/06 del 22 dicembre 2009, dell'importo complessivo di 6.678.283,32 euro, finanziato, come detto, per 3.476.229,89 euro dalla Cassa Deposito e Prestiti e per 3.202.060,43 euro dalla Regione Campania. 
Successivamente, si rese necessario la redazione di una seconda perizia di variante per le seguenti motivazioni: Assestamento delle quantità dei lavori previsti nella perizia di variante numero 1 (movimenti di materia, barriere, protezioni, parapetti sugli scatolari e lungo il canale di scolo della rotatoria), nonché delle opere di sistemazione nei pressi dei confinati innanzi indicati, per l'importo complessivo di 96.994,89 euro; Esecuzione maggiori opere contenute nella Convenzione Anas che ammontano, complessivamente, a 74.963,46 euro; Installazione delle barriere stradali lungo l'asse principale della Fondo Valle Isclero, nel tratto compreso tra la Sezione 432 fino alla Sezione 471, per l'importo di 96.639 euro.
La perizia di variante numero 2 venne approvata con deliberazione di Giunta provinciale nuemero 445 del 21 dicembre 2011, successivamente rettificata con determinazione dirigenziale numero 38/06 del 19 gennaio 2012.
La Regione Campania Agc Trasporti e viabilità con nota numero 2012.0071170 del 30 gennaio 2012 approvò la perizia di variante.
Il 16 aprime 2012 la Dl ha certificato l'ultimazione dei lavori.
Tornando all'intervento di Cimitile, questi ha ricordato, con molto orgoglio, che la Provincia "scelleratamente definito inutile", nel corso degli ultimi anni, anche utilizzando i fondi stanziati dal Governo centrale nel 2002, è riuscita a risolvere una serie di problematiche gravi come la frana di Rusciano nei pressi di Sant'Agata dei Goti, la costruzione di aree di svincolo, anche a servizio dell'Ospedale "de Liguori" di Sant'Agata dei Goti.
Izzo, nel confermare quanto ha dichiarato Cimitile circa l'impegno profuso dalla Provincia per completare quest'arteria, ha ricordato i passaggi amministrativi importanti che portarono a definire le competenze della provincia per una strada che non era stata da questa realizzata e che era stata invece di fatto abbandonata.
Nel sottolineare il lavoro svolto da Angelo Fuschini, all'epoca dirigente del Settore Infrastrutture della Provincia, Izzo ha, infine, voluto rammaricarsi del fatto che, purtroppo, ancora non è stato posto mano al rilancio ed alla ristrutturazione della vicina linea ferroviaria Benevento - Napoli via Valle Caudina.
Cimitile, infine, ha voluto esprimere la speranza che con gli 8,5 milioni che la Regione ha stanziato in questi giorni si riesca, infine, in tempi almeno ragionevoli a completare l'intero percorso della Fondo Valle Isclero verso il casertano a partire da Sant'Agata dei Goti.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

                                           

comunicato n.73317




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