Ad oggi la posizione degli oppositori all'avanzata del Partito Democratico che intende far sedere sullo scranno pù alto della Rocca dei Rettori il sindaco di San Giorgio del Sannio, Claudio Ricci, è la seguente.
Sono confermate le tre liste composte ciascuna da dieci candidati così come è confermata la persona di Giorgio Carlo Nista, sindaco di Colle Sannita, alla guida della coalizione e quale candidato presidente.
E' anche confermato che tale indicazione dovrà essere legittimata dall'Assemblea dei candidati, ma molti orami ritengono che sia questa solo una formalità non essendo emersa alcuna altra candidatura in competizione con quella di Nista.
E veniamo alle novità .
Delle tre liste, con in totale trenta candidati, una sarà composta da amministratori del territorio, sindaci e consiglieri comunali, dunque una lista civica in senso stretto.
Una seconda, invece, accoglierà sempre amministratori civici (del resto questo è un requisito di legge) ma con una appartenenza più marcatamente riconducibile a Forza Italia ed ai mastelliani.
La terza lista, infine, avrà le insegne di partito, quelle del Nuovo Centrodestra-Udc che ha deciso di correre con la propria bandiera.
Questa composizione delle liste è confermata dalla riunione dei civici che si è svolta stasera ancora una volta a Fragneto Monforte e dal Coordinamento di Forza Italia (presenti Mino Izzo, Nicola Formichella e Mario Ascierto Della Ratta) che ha ora deciso di non organizzare più una lista di partito.
In effetti, ci ha detto Mino Izzo, questa non è una competizione elettorale caratterizzata da proposizioni politiche, ma una campagna elettorale che esalta le realtà territoriali e quindi gli amministratori locali.
Da qui la nostra scelta di non correre con le insegne di Forza Italia.
Domani almeno l'80% della lista contiamo di completarla.
Sin qui il coordinatore del partito di Berlusconi.
Come si vede dall'elenco che riportiamo, è scomparsa la lista dei consiglieri comunali del capoluogo che originariamente doveva contenere, essendo organizzata sul numero minimo indispensabile e cioè cinque candidati, due rappresentanti dell'opposizione a Palazzo Mosti e cioè: Luigi De Minico ed Oberdan Picucci.
Poi quest'ultimo si è sfilato (concorrerà nella lista del Nuovo Centrodestra-Udc) e la cosa è andata a finire.
Per Luigi De Minico (nella foto è in primo piano con accanto Mario Pasquariello) però la cosa lascerà strascichi.
La lista è saltata, ci ha detto il consigliere comunale di Benevento, perché sono venuti meno i presupposti dell'aggregazione.
Da che eravamo nove persone su tredici a portare avanti questo progetto (non hanno firmato dal primo momento solo Carmine Nardone, Giovanni Quarantiello, Luigi Ambrosone e Luigi Trusio), siamo rimasti in cinque (io, Mario Pasquariello, Raffaele Tibaldi, Roberto Capezzone e Francesco De Pierro).
Questa è stata, però, anche l'occasione per fare uscire allo scoperto le varie posizioni, i bluff soprattutto e la mancata univocità di vedute.
Anche l'opposizione domani sarà ridisegnata perché, venendo meno un progetto comune che doveva essere il trampolino per il futuro, viene meno anche un'aggregazione ed una uniformità di pensiero.
Io, ad esempio, ma penso anche altri, non sarò più funzionale al progetto di un altro che procede per altri obiettivi. Mi sembra ovvio.
Alla fine c'è chi incarnava una certa idea politica e che è rimasto quindi conforme alla propria ideologia.
E gli altri quattro che comunque hanno firmato, abbiamo chiesto a De Minico?
Evidentemente, ha concluso De Minico, hanno tentato il bluff convinti già che la cosa sarebbe naufragata.
Ed ora anche Luigi De Minico ha qualche dubbio sul prosieguo della sua candidatura...
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