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Benevento, 01-09-2014 19:56 ____
Se ritirate la candidatura di Claudio Ricci a presidente della Provincia ed inserite al suo posto quella di Fausto Pepe, siamo pronti al confronto
E' stata questa la provocatoria proposta lanciata al Pd da Pasquale Viespoli nel corso della riunione del Centrodestra. In caso contrario sarà sostenuta l'iniziativa dei Sindaci
di Diego De Lucia
  

Se ritirate la candidatura di Claudio Ricci a presidente della Provincia ed inserite al suo posto quella del sindaco del capoluogo Fausto Pepe, siamo disposti anche ad un confronto che metta al centro il territorio.
Provocante ed allo stesso tempo stuzzicante la proposta di Pasquale Viespoli agli avversari del Pd durante la riunione tra (quasi tutti) gli esponenti del centrodestra sannita per decidere sul candidato presidente della Provincia di Benevento alle elezioni del 12 ottobre prossimo.
Intanto, mentre questa proposta affronta il dibattito interno ed esterno al centrodestra, nel pomeriggio di domani, nell'Aula consiliare di Fragneto Monforte, si dovrebbe costituire un Coordinamento tecnico del centrodestra per fare in modo di individuare e stilare le liste ed individuare la persona incaricata di guidare la Rocca dei Rettori.
L'incontro di stasera, invece, si è svolto in via Cocchia presso la sede dell'Udc con il segretario provinciale, Gennaro Santamaria, ed il consigliere comunale Oberdan Picucci a fare da padroni di casa.
Proprio in questa sede, Viespoli ha lanciato l'amo al Pd schierandosi a fianco del sindaco Fausto Pepe cui non ha mai risparmiato critiche nei giorni e nei mesi scorsi.
E chi l'avrebbe mai potuto supporre, verrebbe da dire.
Ma il Viespoli di stasera che ha avuto anche il supporto di Fernando Errico del Ncd  ha voluto lanciare la sua proposta perché pensa che la candidatura di Claudio Ricci, attuale sindaco di San Giorgio del Sannio, lanciata da Umberto Del Basso De Caro, sia stata avanzata non per interessi istituzionali e per fare il bene del Sannio, bensì per risolvere le beghe interne del Pd alle prese con problemi di quadratura del cerchio delle nomine.
Viespoli ha spiegato: Questa mossa  è un modo stravecchio per affrontare le politiche di sviluppo e richiama all'occupazione partitocratica.
Noi dobbiamo rispondere con il progetto.
Com'è noto, la recente legge 56 ha cambiato le carte in tavola per rinnovare le cariche alla Rocca dei Rettori (e in tutte le Province): non vota più il popolo, ma solo i sindaci ed i consiglieri comunali, che peraltro sono gli unici a potersi candidare alle cariche.
Inoltre, non vale il principio "una testa, un voto", bensì quello che assegna un peso diverso ad ogni voto a seconda del numero degli abitanti rappresentati da ciascun consigliere e sindaco.
In altre parole (sia detto con tutto il dovuto rispetto) il voto di un consigliere comunale di Pietraoja (circa 840 abitanti) non ha lo stesso peso specifico di quello di un consigliere comunale di Benevento (circa 65mila abitanti). Per quanto riguarda la riunione di stasera, essa è stata solo un primo passo di un discorso nonostante il tempo a disposizione per scegliere i nomi sia davvero ristretto.
Infatti, le liste vanno presentate dalle 8.00 di domenica 21 settembre alle 12.00 di lunedì 22: mancano dunque 20 giorni per mettere tutti d'accordo.
Ma se i tempi sono risicati, trovare un'intesa su chi presentare non è affatto semplice.
Mino Izzo, uno dei sei coordinatori di Forza Italia nel Sannio, delegato stasera a rappresentare tutto il partito, ha chiesto che ci fosse la sintesi delle proposte ed una aggregazione all'interno della coalizione al fine di presentare almeno tre liste.
Viespoli, invece, ha spinto per dare spazio e voce ai sindaci, con i partiti a farsi da parte.
Vedremo, quindi, se a Fragneto domani si troverà la quadra.
Lo stesso Viespoli ha criticato l'apertura del partito di Mastella al Pd subito dopo la proposta dei democratici al sindaco di San Giorgio del Sannio: Non si può rispondere così a chi gli interessi istituzionali non li ha mai fatti. Durante la riunione non sono mancati attacchi al sottosegretario di Stato alle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro, in merito alla vicenda del finanziamento e/o dell'inserimento del raddoppio della Telesina nel decreto "Sblocca Italia" del Governo Renzi.
Mario Pepe, fondatore del Movimento Avvenire Popolare, è stato il più attivo nel contestare l'ex consigliere regionale, definito "lo sparviero di Benevento".
Secondo Pepe, Del Basso De Caro "si sta prendendo tutti meriti di questa vicenda quando, invece, bastava solo avere continuità per ottenere i finanziamenti".
Per  Mario Pepe, occorre rispettare l'esigenza dei territori nella scelta del prossimo candidato a presidente della Provincia.
Per l'ex parlamentare del Pd, la cancellazione della Provincia, promessa dal Governo Renzi con una legge costituzionale attualmente in discussione alle Camere, costituirà per il Sannio una grave perdita.
Per Davide Zarro del Nuovo Psi l'attenzione è già rivolta alle Regionali del 2015 ed il timore è che l'impegno che si sta profondendo sulle Provinciali poi si possa disperdere in futuro e così tornare ad essere divisi per l'altro appuntamento.
Anche Mino Izzo si è detto d'accordo: Questa legge è un vero disastro.
Poi un appello ai suoi colleghi di coalizione presenti oggi: "Queste elezioni non devono essere una cartina di tornasole per le prossime Regionali".
Per Viespoli occorre che Benevento faccia raccordo con la provincia di Avellino.
Presente all'incontro anche l'ex assessore provinciale Giorgio Carlo Nista, che è stato o è anche l'antagonista di Claudio Ricci  quale candidato presidente alla Provincia, che ha definito la legge sulle elezioni delle Province incomprensibile con una durata limitata per via delle legge costituzionale "in itinere".
Nista ha spiegato: Eleggeremo un commissario liquidatore della nostra Provincia.
Poi una battuta: Bisogna confrontarsi anche con il Pd non soltanto tra noi.
L'incontro si è concluso con l'approvazione del seguente documento: "Considerato il carattere provvisorio ed il profilo istituzionale che hanno assunto le Province e i governi delle aree vaste del paese, ci saremmo aspettati da parte del Pd e del centrosinistra in questa circostanza una proposta istituzionale che guardasse alle esigenze del territorio e non agli interessi di partito.
Un proposta di questo tipo avrebbe dovuto prevedere una soluzioni istituzionali analoga a quella prevista dalla norma per il governo delle città metropolitane che dà il ruolo di presidente al sindaco della città capoluogo.
La soluzione intrapresa mentre dal Pd corrisponde alla solita logica di occupazione del potere e di sistemazione dei propri uomini nelle varie caselle istituzionali.
Ovviamente, l'auspicio da noi formulato è che il Pd riveda la posizione assunta ritirando l'attuale candidatura a presidente e formulando una proposta in linea con la nostra impostazione.
Se ciò dovesse accadere siamo pronti ad un confronto che metta al centro le prospettive del nostro territorio e l'individuazione di una rappresentanza comune per il costituente consiglio provinciale.
Se ciò non dovesse accadere, asseconderemo, con convinzione e determinazione, l'iniziativa già assunta in questi giorni da alcuni sindaci ed amministratori della provincia scrivendo insieme un documento strategico per il futuro del nostro Sannio.
L'appello, quindi, è rivolto a tutti i sindaci ed amministratori della provincia di Benevento a concorrere  a tale prospettiva superando gli angusti steccati degli schieramenti e delle appartenenze".
All'incontro hanno partecipato in rappresentanza dell'Udc, Gennaro Santamaria, Oberdan Picucci, Domenico Catapano, Arturo Mongillo ed Eva Finizio; per l'Ncd, Gianvito Bello, Ester D'Afflitto, Romeo Furno, Pierino Palma e Fernando Errico; per Forza Italia, Mino Izzo; il consigliere di Arpaise, Agostino Mignone, per Fratelli d'Italia; Davide Zarro per il Nuovo Psi; i sindaci di Santa Croce del Sannio, Antonio Di Maria, quello di Cerreto Sannita, Pasquale Santagata e di Colle Sannita, Giorgio Carlo Nista.
Come detto, presenti anche Mario Pepe e Pasquale Viespoli.
Assente la componente dell'Udeur.

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comunicato n.72762




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