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Benevento, 31-08-2014 17:57 ____
Ecco come sono andate effettivamente le cose per la Benevento-Caianello. Lo dice il coordinatore provinciale dei giovani del Nuovo Centro Destra
E' la risposta alle dichiarazioni rese a "Gazzetta" dal sottosegretario Umberto Del Basso De Caro. #delbassodecarostaisereno. Vigileremo affinché le risorse annunciate siano effettivamente utilizzate per il raddoppio della Telesina e le procedure
Redazione
  

Alle dichiarazioni del sottosegretario di Stato alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro, rilasciate ieri al nostro giornale in merito alla decisione del Governo Renzi di finanziare, nell'ambito del cosiddetto provvedimento "Sblocca Italia", tre opere strategiche per il territorio sannita, tra cui il raddoppio della Telesina, ha risposto, oggi, con una nota, il coordinatore provinciale dei giovani del Nuovo Centro Destra, Francesco Farese.
"#delbassodecarostaisereno.
Vigileremo - scrive - affinché le risorse annunciate siano effettivamente utilizzate per il raddoppio della Telesina e le procedure di appalto assolutamente trasparenti.
Sono tanti i dubbi sugli annunci e sulle "vagonate" di comunicati che sproloquiano e lodano il sottosegretario.
Si parla ancora di project financing, ma qualcuno, il sottosegretario dovrebbe saperlo, ha letto che il progetto di finanza è stato azzerato con una legge dello Stato?
Ha letto che il project financing è stato azzerato perché l'allora promotore, Net Engenering, non ha presentato il progetto entro i 90 giorni previsti dalla legge?".
Le cose andarono così: Con il "Decreto del Fare", grazie all'allora ministro Nunzia De Girolamo, fu approvato, la scorsa estate, un emendamento, proposto da Boccia e Sisto, che destinava esclusivamente alla Benevento-Caianello le risorse già assegnate con delibera Cipe numero 100 del 2006 e quelle a valere sul Fondo per le aree sottoutilizzate assegnate con delibera Cipe numero 62 del 2011 relativa al Piano Sud, precisando che la mancata approvazione delle proposte determinava l’annullamento della procedura avviata e la revoca dei promotori.
In sostanza,le risorse erano sottratte alla Termoli-San Vittore ed assegnate alla Caianello-Benevento ed il promotore, Net Engineering, sarebbe decaduto se non fosse stato approvato il progetto preliminare al Cipe entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge (9 agosto).
Ma al Senato la questione si ingarbugliò.
Con la legge di stabilità fu approvato un emendamento di Roberto Ruta (Pd) che riassegnava le risorse anche alla Termoli-San Vittore.
Il "tira e molla" proseguì alla Camera, con la presentazione di un emendamento dell'onorevole Barbara Saltamartini (Ncd) ma anche di altri deputati che chiedevano la soppressione delle modifiche introdotte al Senato.
L'emendamento fu accolto e le risorse tornarono esclusivamente alla Telesina.
Questa è l'assoluta verità riscontrabile dagli atti parlamentari, mentre in precedenza per arrivare ai 200 milioni già stanziati ci sono meriti di Pasquale Viespoli e Costantino Boffa.
Dunque, il raddoppio delle risorse è merito esclusivo di Nunzia De Girolamo che nella qualità di ministro e anche di segretario del Cipe da subito si impegnò per fare in modo che il raddoppio della Telesina diventasse realtà.
Il dato che preoccupa è il gioco sul project financing.
Si parla ancora del promotore quando la legge lo ha azzerato; non vorremmo che questo fosse uno stratagemma per sottrarre tutte le risorse all'arteria che tanti morti ha causato finora.
D'altra parte la realizzazione con gara tradizionale, così come aveva chiesto la De Girolamo, avrebbe evitato il pagamento del pedaggio.
Evidentemente il sottosegretario vuole invece che gli automobilisti sborsino decine di euro e che i privati incassino".
"D'altro canto - conclude Farese - quale privato oggi, con questa crisi, metterebbe sul piatto oltre duecento milioni di euro per realizzare la Telesina?
Noi di Ncd pensiamo esclusivamente al bene dei sanniti... (...) Nemmeno a massoneria e ad "amici degli amici".

comunicato n.72727




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