Nella giornata di ieri, la Uil Federazione Poteri Locali sannita aveva comunicato di aver trasmesso un esposto al presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro, ed ai sub-commissari, Mario Morlacco ed Ettore Cinque, in merito ad un procedimento disciplinare che aveva riguardato Antonio Clemente, dirigente responsabile del Servizio Affari Generali dell'Asl Bn1.
In particolare, il sindacato aveva spiegato che lo stesso era stato sottoposto, dal direttore amministrativo, Antonio Mennitto, appunto, ad un procedimento disciplinare per aver opposto il diniego a sottoscrivere e proporre delibere di proroga di convenzioni per consulenze esterne.
Sulla questione, ora, è intervenuto lo stesso Mennitto il quale ha fornito la sua versione dei fatti.
"In merito agli articoli apparsi su vari quotidiani sul cosiddetto "Caso Clemente", è opportuno precisare - scrive - che alcuna attività persecutoria da parte del management dell'Asl è in atto nei confronti del dipendente, né tantomeno si è instaurato un procedimento dinanzi l'ufficio per i provvedimenti disciplinari.
Invero, si tratta di una formale e doverosa richiesta di chiarimenti su una mancata ottemperanza ad una disposizione di servizio aziendale.
A tale invito, seguirà una regolare e legittima istruttoria con le modalità e le procedure previste dal Contratto Collettivo di riferimento e, solo all'esito di tale attività , si potrà avere un quadro ben definito.
In sostanza, se non può esservi alcuna preventiva decisione e/o valutazione di qualsivoglia natura, anche sanzionatoria, di contro c'è solo un aspetto fattuale correlato alla mancata prestazione lavorativa di alcuni professionisti che, sino al giugno scorso, veniva puntualmente espletata sulla base di atti amministrativi propedeutici alla sottoscrizione delle relative convenzioni rientranti nei Lea e predisposti sempre dal dirigente dell'Unità Operativa Complessa Affari Generali, Antonio Clemente.
Tale precisazione per chiarezza d'informazione e trasparenza dell'azione amministrativa".Â
|
