Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 6050 volte

Benevento, 29-08-2014 15:52 ____
In Consiglio Comunale tutti a cantar vittoria: La maggioranza porta a casa il Piano e la minoranza la dichiarazione che la manovra sì, va completata
Si è parlato anche di sviluppo della città e su questo sembra che maggioranza ed opposizione siano disponibili a parlarne con con un unico intento: Salvaguardare il territorio
Nostro servizio
  

In estrema sintesi, il risultato di questo Consiglio Comunale che, pur avendo avuto ampi margini di chiacchiere che possono e debbono essere evitate per il futuro, si è chiuso in orario decente (è cominciato verso le 11.00 di stamane e si è concluso verso le 15.00), è che tutti possono cantare vittoria. 
La maggioranza che, unita, porta a casa l'approvazione dei due punti posti all'ordine del giorno del lavori consiliari (argomenti delicati e spigolosi e per niente scontati, ha sempre dichiarato il sindaco Pepe) con l'aggiunta di un emendamento votato addiritura all'unanimità (quello da noi preannunciato ieri sera e relativo alla istituzione di un apposito Ufficio per la esecuzione del Piano di Riequilibrio); l'opposizione che, con Luigi De Nigris, ottiene la soddisfazione di aver "sgamato" la maggioranza. 
A lui così è piaciuto definire l'azione, che, per bocca di Giovanni Zarro, ha dovuto ammettere che la documentazione che si andava ad approvare relativamente al Piano di Riequilibrio era incompleta e che essa serviva essenzialmente a presentare il Piano di Riequilibrio entro il termine di legge, il prossimo 2 settembre, fermo restante poi che i nuovi debiti fuori Bilancio (altri 11 milioni di euro) andranno poi a chiudere la manovra (oggi essi non sono stati approvati) con una nuova seduta del Consiglio Comunale che forse dal 7 o 8 settembre sin qui detti, si sposterà al successivo mercoledì 10 settembre (data anche questa che va però definita anche se non si può andare oltre il 15 se si vuole accedere ai nuovi necessari finanziamenti nazionali).
Questo è quanto è successo oggi in Consiglio e potrebbe bastare ma la cronaca della giornata non la possiamo eliminare e così ve la raccontiamo.
La seduta consiliare si è aperta con 18 consiglieri presenti, tutti appartenenti alla maggioranza.
L'opposizione non ha voluto garantire la sua presenza in Aula con l'intento di protestare per la mancata consegna, nei giorni scorsi e nei tempi giusti sì da consentirne l'esame, della documentazione contabile ed oggetto di esame da parte del Consiglio.
La seduta è iniziata con due ore di ritardo rispetto all'orario fissato (gran brutta abitudine).
L'intesa, poi rispettata, è stata che la discussione generale sarebbe stata una sola per entrambi gli argomenti che in pratica erano uno propedeutico all'altro.
E' stato l'assessore comunale al Bilancio Francesco Saverio Coppola ad aprire i lavori dicendo che: Il piano è basato su una prospettiva di saldo delle anticipazioni ottenute dallo Stato di 7 anni.
Il totale dei debiti ammonta a 31 milioni diventati poi 29.600.000 con le transazioni e che il 60% di essi sono espropri peraltro datati nel tempo, mentre il 20% corrisponde a spese legali.
Coppola ha assicurato che già nel primo anno di questo piano si pagherà la totalità dei debiti.
E' poi intervenuto il presidente della Commissione Finanze, Giovanni Zarro, che ha spiegato che quello che si stava per approvare era un documento impegnativo:  E' stato un lavoro improbo quello svolto anche in Commissione.
Abbiamo portato avanti un lavoro apprezzabile, la manovra sono sicuro che andrà bene e metterà il Comune in condizioni di sostenibilità dei conti.
Zarro ha parlato di un'Amministrazione responsabile: Sono sicuro, ha detto, che ci sarà la possibilità di ripartire senza più il fardello dei debiti.
E' poi ritornato a parlare del lavoro svolto in Commisisone ed ha rimarcato che: L'assenza di liquidità nelle casse del Comune, ha portato l'Ente a chiedere un anticipazione di cassa. 
Questa rappresenta una scelta radicale con una manovra rigorosa.
Ora, però, occorre monitorare il valore  di questo lavoro per il bene della città e la  Giunta deve riferire semestralmente sui risultati che si ottengono.
Poi Zarro ha rivolto un elogio al sindaco (compiacimenti reciproci più volte fatti nell'ambito della maggioranza sì da spingere De Nigris a dire: Attenti a non perderci nei ringraziamenti...): "Fausto Pepe è meglio di Renzi".
Critico, parlando peraltro di dati non veritieri, è stato invece il capogruppo dell’Udc Giovanni Quarantiello: "Non è tutto oro quello che luccica.
Ci sono criticità evidenti tanto è vero che la delibera più importante, quella dei debiti fuori bilancio, oggi non c'è per approvarla.
Servirebbero, invece, numeri e dati certi, peraltro negli elenchi dei debiti che ci sono stati forniti (e che Gazzetta ha pubblicato integralmente ieri sera ndr) non sono presenti soltanto le transazioni degli espropri ma anche altro e forse voi nei mesi prossimi attuerete una sanatoria e approverete di tutto.
Infine, Quarantiello si è chiesto polemicamente: Non è che non aver portato questa delibera dei nuovi debiti in Consiglio poi può avere ripercussioni sulle dedicisione della Corte dei Conti?
Il capogruppo del Pd, Angelo Miceli, ha rimarcato invece il senso di responsabilità posto in essere da parte di tutti: "Il Piano presuppone una ridefinizione dell'attività finanziaria dell'Ente e oggi siamo qui per essere tutti responsabili. Esso si basa su dati abbastanza seri e ci accingiamo a chiudere finalmente una fase importante per le finanze dell'Ente.
Critico Nazzareno Orlando di Tel sulle parole di Miceli: Questa è solo una lavata di faccia e non un'assunzione di responsabilità.
Sulla delibera poi ha detto: Non possiamo approvare un Piano senza prima ripianare i debiti.
Lungo e articolato  è stato l'intervento di Luigi De Nigris di Sil: "State certificando  il fallimento dell'Amministrazione sia dal punto di vista tecnico che politico.
De Nigris ha poi ricordato come un primo Piano di rientro sia stato già bocciato dalla Corte dei Conti: Abbiamo perso un anno dopo quella bocciatura e le inefficienze producono solo contenziosi.
Poi ha aggiunto che l'accesso al fondo di rotazione bisognava chiederlo molto prima.
Dopo gli interventi di Carmine Nardone e di Luigi Trusio la parola è passata al sindaco Fausto Pepe.
Prima però c'è stata una ulteriore interlocuzione tra lo stesso De Nigris e l'avvocato del Comune Enzo Catalano a proposito dei soldi, tanti, che devono versare le cooperative edilizie dell'epoca nelle casse del Comune.
E quelle che oramai sono fallite o non ci sono più ha chiesto De Nigris?
Catalano ha risposto che i suoli sono stati dati in diritto di superficie e non di proprietà e che quindi è l'immobile, con i suoi appartamenti, a fare da garanzia al debito.
Tra le cooperative che hanno chiesto poi di non ricevere gli atti giudiziari, c'è anche quella menzionata da De Nigris, la "Sannio Verde", che ha scritto: Pagheremo ogni cosa.
A questo punto, è intervenuto il sindaco Fausto Pepe il quale si è attardato a fare un po' la storia di questa normativa complessa e contraddittoria (i no della Corte dei Conti, ha poi anche detto, non solo contro il Piano del Comune di Benevento ma anche verso quelli di altre importanti municipalità come Napoli e Catanzaro, è stato anche un no rispetto ad una normativa carente e sbagliata...) e ad inquadrare quindi le decisioni assunte da Palazzo Mosti nel preciso momento storico in cui sono state partorite.
Certo, oggi, col senno di poi...
Pepe ha ricordato che già con la sua prima Amministrazione, (di cui peraltro ha fatto parte, per un buon tratto di percorso, anche Luigi De Nigris), dal 2006 al 2001, sono stati pagati 23 milioni di euro di debiti e dunque non è vero che questo sindaco si è posto tardi il problema dei debiti del Comune.
E tuttavia l'elenco non finiva più... ed abbiamo assistito ad uno scarico di responsabilità tra la vecchia Amministrazione e la Commissione liquidatrice del dissesto che ha comunque trattato debiti per circa 300miliardi di lire...
Poi siamo arrivati ad oggi e noi ci siamo fatti carico della mole ancora di debiti in atto ed abbiamo agito giocando questa partita al meglio delle carte che possedevamo.
Oggi presentiamo questo secondo Piano che, peraltro, è meno oneroso del precedente.
Abbiamo poi un altro scopo, quello di riportare la cassa a zero.
Essa è da sempre, da anni ad un rosso fisso, un rosso eterno, che rappresenta un male endemicio assieme al cumulo dei debiti per gli espropri dei terreni, per questo Comune.
Con Coppola ci siamo chiesti: Che fare?
Se mettiamo un tappo solo su un buco non ce la facciamo ed allora abbiamo deciso di chiudere tutte le falle e di rimettere la nave in marcia con un disegno impegnativo che coinvolge peraltro certamente anche l'Amministrazione che verrà, ma che ci mette al riparo da altre sorprese.
Le azioni che citiamo nel Piano le porteremo avanti.
L'Iacp ci dovrà pagare (è la somma più consistente vantata dal Comune per gli espropri sbagliati): ci dà soldi, immobili?, purché ci saldi. Anche le cooperative edilizie dell'epoca dovranno farlo altrimenti ci troveremo costretti ad aggredire i loro patrimoni immobiliari.
Quindi Fausto Pepe ha parlato della necessità di discutere sul tema di sviluppo di questa città che ha tutte le carte in regola per poter essere tra quelle che sopravviveranno a questa crisi terribile e tremenda.
Chiudono finanche le stazioni ferroviarie.
Ad Avellino oramai circola un treno al giorno mentre si parla, per l'alta velocità, di costruire una nuova stazione da 600 milioni di euro a cavallo tra tanti Comuni irpini dove nemmeno si sa se è possibile farlo vistro che non ci sono adeguati strumenti urbanistici.
A Benevento con pochi milioni di euro invece si rende logisticamente attrezzata la città.
L'intervento di Pepe si è chiuso con un ringraziamento a tutti i protagonisti di questa stagione finanziaria, compresi gli ex dirigenti Salvatore Zotti ed Angelo Mancini che hanno messo in campo le premesse per questa azione di risanamento.
Quindi si è passati al voto del primo punto posto all'ordine del giorno, l'adesione alla normativa di riferimento, che è passato con 18 voti favorevoli, quelli della maggioranza e 6 astenuti, quelli dell'opposizione.
Poi è stato votato l'emendamento che istituisce l'Ufficio che dovrà seguire l'esecuzione del Piano di Rientro e questo è passato all'unanimità con 23 voti favorevoli.
Questo il testo dell'emendamento della maggioranza: "Il Consiglio Comunale impegna la Giunta a costituire un apposito Uffiio per la esecuzione del Piano di Riequilibrio.
Impegna altresì la Giunta a riferire semestralmente al Consiglio sui risultati conseguiti e sulle operazioni effettuate".
Poi si è andati alle dichiarazioni di voto sul secondo punto all'Ordine del Giorno, l'approvazione del Piano di Riequilibrio.
Qui De Nigris ha detto: Approviamo un Piano per farne cosa? 
Lo approviamo ma non possiamo presentarlo perché manca del necessario riconoscimento dei debiti fuori bilancio o forse, più verosimilmente, ma allora ditelo, lo approviamo per andarci a prendere il numerino entro il 2 settembre?
Riguardo poi l'analisi del sindaco Fausto Pepe sullo sviluppo del territorio, De Nigris ha affermato: Sposo questa idea al contrario di ciò che ha fatto sin qui il suo partito che non è favorevole a tutto ciò che oggi lei dice.
E tuttavia, rivolto al sindaco, ravvedersi è sempre un fatto positivo.
A De Nigris, sulla legittimità dell'atto che si andava a produrre, ha risposto Zarro confermando in pratica che la documentazione è sì incompleta ma che entro il 2 settembre va comunque presentata e poi integrata.
Riguardo allo sviluppo della città Zarro ha chiesto al sindaco di cogliere questa disponibilità dell'opposizione indicendo, sull'argomento, una seduta apposita del Consiglio Comunale.
Anche Nazzareno Orlando ha accolto favorevolmente un Consiglio che tratti della territorialità e che chiarisca peraltro chi lavora veramente per la città e per il territorio.
Luigi Trusio, a proposito dell'operazione verità posta in essere con questa manovra finanziaria egli ha detto di non ritenerla virtuosa anche perché le carte i consiglieri per poterle esaminare le hanno ricevute un giorno e mezzo prima del Consiglio.
Al termine delle dichiarazioni di voto, la deliberazione è stata approvata con i 18 voti favorevoli della maggioranza ed i cinque voti contrari dell'opposizione.
Tra quei diciotto voti c'è stato anche quello di Annachiara Palmieri che, nonostante il suo avanzato stato di gravidanza (oramai è questione di pochi giorni per il lieto evento se non di ore) è rimasta stoicamente al suo posto fino alla fine nonostante l'opposizione, con De Nigris, avesse garantito la sua presenza in Aula qualora ce ne fosse stato bisogno in ragione dell'andata via della Palmieri.
Insomma, un po' di buone maniere vecchio stampo che non guastano mai.
Ora Coppola, l'assessore che, su delega del sindaco Pepe, ha portato sulle spalle la maggiore responsabilità tecnica e politica della intera manovra, ha detto che si prenderà un paio di giorni di riposo dopo la segregazione patita sin qui rimanendo nel Palazzo anche di domenica...
Martedì prossimo sarà nuovamente a Benevento. La battaglia continua...

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

comunicato n.72676




Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 401015693 / Informativa Privacy