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Benevento, 28-08-2014 13:30 ____
Ridurre i tempi d'attesa particolarmente lunghi per i pazienti in codice bianco e verde. E' lo scopo del progetto Ospedale-Territorio
Se ne occuperà il personale medico convenzionato per il Servizio di Continuità assistenziale dell'Asl Bn1. L'iniziativa voluta dall'Ordine dei Medici è stata presentata al "Rummo"
di Diego De Lucia
  

"E' un progetto unico in Campania.
Solo al Santobono di Napoli c'è questa sinergia, ma è dedicata ai pazienti pediatrici".
Soddisfatto il direttore generale dell'Ospedale Rummo di Benevento, Nicola Boccalone, nel presentare il progetto sperimentale d'integrazione ospedale-territorio finalizzato ad affidare al personale medico convenzionato, per il Servizio di Continuità assistenziale dell'Asl Bn1, il trattamento dei pazienti in codice bianco o verde concernenti la popolazione adulta.
Un'iniziativa fortemente voluta dall'Ordine dei Medici, del presidente provinciale di Benevento, Vincenzo Luciani, che ha coinvolto e convinto i due direttori Boccalone e Michele Rossi dell'Asl per una collaborazione e cooperazione per il territorio.
Il progetto, che è iniziato lo scorso 1° agosto e che è presentato questa mattina presso la Sala Maria Santissima delle Grazie del "Rummo", ha l'obiettivo di ridurre i tempi d'attesa particolarmente lunghi proprio per i pazienti in codice bianco e codice verde, con una conseguente proporzione riduzione dell'attesa in Pronto Soccorso per gli altri che necessitano di prestazioni  di maggiori urgenza, quindi quelli in codice giallo e rosso.
Il tutto per rendere sempre più qualificato il servizio. 
L'iniziativa avrà validità fino al 31 dicembre prossimo con possibilità di rinnovarsi.
La fascia oraria è quella che va dalle 8.00 alle 24.00.
Il "Rummo" si avvarrà dell'opera professionale di unità mediche di continuità assistenziale che intrattengono rapporto di lavoro esclusivo con l'Asl per la gestione dei codici bianchi e verdi presso un ambulatorio dedicato localizzato sempre al Pronto Soccorso, messo a disposizione dal Rummo.
I turni saranno di 12 ore giornaliere frazionabili, da un minimo di 84 ad un massimo di 126 settimanali complessive con possibilità d'impiego anche di due unità mediche per un turno negli orari e nei giorni di maggiore affluenza  dell'utenza al Pronto Soccorso.
I medici individuati a partecipare al progetto sono 32, con una retribuzione di 28 euro all'ora, e le prestazioni saranno al di fuori dell'orario di servizio.
Boccalone non ha nascosto come il Pronto Soccorso cittadino, ma non solo sia vittima ed allo stesso tempo carnefice del sistema sanitario: "Ha avuto una crescita costanze di presenze con 50mila presenze annuali".
Lo stesso direttore ha ricordato che si stava lavorando da marzo a questa iniziativa e oggi si riesce a vedere il lavoro svolto: "Sarà un periodo di rodaggio per capire come proseguire il rapporto tra l'utenza e la struttura ospedaliera".
Infine Boccalone ha spiegato che dal 1° al 26 agosto scorsi i pazienti (3970 totali) in codice verde (2767) hanno rappresentato circa il 70%, mentre quelli in codice bianco (250) il 6%.
Solo 1% degli ingressi (39 assistiti) è stato identificato come codice rosso ed il 23% (914 utenti) con codice giallo. 
Il direttore dell'Asl, Michele Rossi, ha parlato invece dell'affollamento di tali strutture: "Occorre una cultura diversa, quella attuale è assolutamente sbagliata".
Ha, infine, parlato del progetto: "Stiamo interagendo con il territorio con qualcosa di concreto.
Ovviamente è una situazione che va monitorata per poi modificarla in futuro".
Sollevato, invece, si è detto Luciani dell'Ordine dei Medici: "Finalmente abbiamo fatto squadra che porterà vantaggi ai cittadini".

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

comunicato n.72642




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