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Benevento, 26-08-2014 15:56 ____
Luigi De Nigris ammonisce la maggioranza: Rischiate una seconda bocciatura del Piano se non approvate i rimanenti debiti fuori Bilancio
Siamo in presenza di una Amministrazione che non ascolta alcun suggerimento presa com'è dalla sua fallace autoreferenza e autosufficienza
Nostro servizio
  

A poche ore oramai dalla celebrazione, prima ancora della convocazione (che non è ancora avvenuta), del Consiglio Comunale del prossimo 29 agosto, si accende il dibattito tra maggioranza ed opposizione utile a rappresentare le proprie tesi poste sul tappeto della discussione.
Un dibattito speriamo non inutilmente prolisso quando si arriverà in Aula...
Ad intervenire è Luigi De Nigris (in questa foto di "Gazzetta" è a sinistra, assieme all'assessore alle Finanze Francesco Saverio Coppola), un po' l'esperto di materie economico-finanziarie nel gruppo d'opposizione, che punta l'indice, stavolta, sul mancato, contestuale (nel senso che non saranno discussi in questa seduta di Consiglio ma in quella immediatamente successiva del 7 o 8 settembre ci ha detto ieri il sindaco Fausto Pepe) inserimento all'ordine del giorno del riconoscimento dei nuovi debiti fuori bilancio e questo potrebbe procurare una nuova bocciatura del Piano di rientro del debito. Ma leggiamo De Nigris.
"Per Machiavelli "Governare è far credere".
Dopo oltre cinquecento anni, le recenti dichiarazioni rese alla Stampa dagli amministratori di maggioranza in merito alla predisposizione del piano di riequilibrio pluriennale, non offrono nuovi elementi per confutare questa tesi.
In questo caso, però, i Machiavelli comunali non dovranno "far credere" solo a cittadini ed elettori.
Le loro tesi dovranno, infatti, convincere persone (i componenti delle Commissioni del Ministero e della Corte dei conti regionale) che non assumono decisioni tenendo conto del "potere della parola", ma basandosi esclusivamente delle analisi, del confronto e dell'incrocio di dati.
Esprimere un giudizio sull'importante documento contabile, tramite le suddette dichiarazioni, appare pertanto impossibile.
Tuttavia, grazie alla Stampa locale, che contrariamente ai consiglieri di opposizione è già in possesso di alcuni importanti dati, si è appreso di alcune anticipazioni del piano che verrà.
Esse, ancora una volta, hanno confermato che siamo in presenza di un amministrazione che non ascolta alcun suggerimento presa com'è dalla sua fallace autoreferenza e autosufficienza.
Il piano del 2013, come da noi più volte ribadito, sia in Commissione Finanze che nel dibattito consiliare, non poteva avere alcuna possibilità di essere approvato.
E così è stato!
Tra qualche giorno l'Ente ci riproverà.
Le (finte) rassicurazioni, basate su una valutazione preventiva di alcuni dirigenti ministeriali, non diradano però i precedenti dubbi.
Semmai li amplificano e li avvalorano.
Le motivazioni della precedente bocciatura risultano tutte nelle 139 pagine della sezione regionale della Corte dei conti.
Sarebbe stato sufficiente eliminare le incongruenze segnalate e seguire le inequivocabili indicazioni fornite nel suddetto documento per vedersi il piano approvato.
Le insicurezze politico-amministrative emergono con forza nelle contrastanti dichiarazioni del sindaco e dell'assessore alle Finanze.
Ciò che traspare, a soli tre giorni dal Consiglio comunale, è l'incertezza nelle procedure che si intendono utilizzare per la presentazione del piano.
Faccio un solo esempio, ce ne sarebbero tanti.
Uno dei temi portanti del piano doveva essere l'atto deliberativo con il quale si andavano a riconoscere i debiti fuori bilancio.
Questo atto è misteriosamente scomparso dall'ordine del giorno nonostante fosse stato specificatamente raccomandato al sindaco dai tecnici del Ministero dell'Interno.
Cosa significa tutto questo?
Significa che qualche consigliere di maggioranza più avveduto avrà preventivamente segnalato al sindaco la sua difficoltà ad approvarli.
Il mancato riconoscimento potrà pertanto comportare un ulteriore bocciatura da parte degli organi preposti.
Più volte è stato detto che il Comune di Benevento, con la predisposizione del piano di riequilibrio pluriennale, ha finalmente l'occasione per pianificare il suo debito strutturale (ciò è vero e ne sono convinto anch'io!).
Per questa ragione, non si può inficiare l'approvazione del piano con deprecabili iniziative, con previsioni destituite di ogni fondamento o con la mancanza di responsabilità nell'approvazione dei debiti fuori bilancio.
Se operazione verità deve essere lo sia fino in fondo.
Perseguire una verità parziale significherebbe solo continuare ad occultare il vero".

comunicato n.72584




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