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Benevento, 02-08-2014 15:00 ____
Carlo Principe riapre il dibattito sull'amore omosessuale e cita uno scritto di Emmanuele che ha trovato la risposta alla sua condizione
Il presidente del Centro di Aiuto alla Vita afferma che i rapporti omosessuali violano la legge naturale e sono un disordine oggettivo. Tentare di dimostrare il contrario, come fanno le associazioni Lgbt, è puro funambolismo
Redazione
  

Carlo Principe (foto), presidente del Centro di Aiuto alla Vita, con una sua nota prende parte al dibattito che si è aperto all'indomani del bacio omosessuale notato in Villa Comunale tra due giovani ed ai quali il custode, o comunque un addetto alla struttura, ha poi chiesto di lasciare la panchina e di andare via.
"L’amore omosessuale: "intrinsecamente impossibile"
Mi inserisco nel dibattito sorto a seguito della vicenda degli omosessuali allontanati dalla Villa Comunale, con una domanda: Qual è la verità sulla condizione omosessuale?
Riporto, al riguardo, alcuni stralci dello scritto (il link) di un omosessuale, Emmanuele, che quella verità l’ha cercata e, infine, trovata: "Spesso non si comprende il grande bisogno d'amore che anche noi - e forse soprattutto noi - abbiamo nel profondo del cuore. C'è un bisogno d'amore che guida tutti gli essere umani e, come un albero, per crescere e tendersi verso l'alto, necessita di profonde radici che traggano dalla terra il nutrimento.
E' questo il "supplizio di Tantalo" che ho vissuto nelle relazioni omosessuali.
Per quanto cercassi, non c'era mai un amore pieno, paritario, definitivo.
Per anni ho cercato solo sesso, perché credevo di non meritare amore.
Credevo di fare talmente schifo, che nessun essere della terra avrebbe mai potuto amarmi.
Poi piano piano, facendo pace con Dio, ho fatto pace anche con me stesso.
Ho imparato ad amarmi un po' di più.
Ma quando ti apri all'amore è peggio. Col tempo ho capito che con i rapporti sessuali occasionali, anestetizzavo il mio bisogno di amore.
…E così, quando ho permesso a qualcuno di entrare, il dolore è stato immenso. All'inizio mi sembrava di toccare il cielo. Ma poi, ogni volta, succedeva qualcosa. Nella migliore delle ipotesi erano le circostanze ad allontanarci, nella peggiore semplicemente l'idillio finiva e l'illusione di "avere finalmente trovato quello giusto" crollava miseramente, frantumandosi come uno specchio sul pavimento. E io non potevo far altro che rimanere a versare lacrime sul vuoto che sentivo dentro.
Non tutti condividono la mia visione. Ma dopo aver sentito tante storie simili alla mia, credo sempre più che ci sia qualcosa di intrinsecamente impossibile nell'amore omosessuale…
Tutti abbiamo bisogno di amore e non possiamo fare a meno di cercarlo. Forse tra le braccia sbagliate, forse in modo sbagliato, ma se nessuno ci mostra la vera acqua, quella che disseta veramente, continueremo ad accontentarci dell'acqua salmastra, che placa per un po' la nostra sete e che tampona le nostre lacrime."
C’è dunque tanta sofferenza nella condizione di un omosessuale assetato, come tutti, di amore.
Ma si danno troppe risposte sbagliate a queste sofferenze, si offre "acqua salmastra" per placare quella sete. L’esperienza di Emmanuele conferma che le associazioni Lgbt ingannano le persone omosessuali quando le spingono ad accettare la loro condizione e ad esprimere liberamente la loro sessualità.
Così facendo impediscono loro di intraprendere altre strade, non sempre facili ma non impossibili, per la loro realizzazione.
Il Gruppo Lot, ad esempio, è un’associazione che aiuta gli omosessuali a uscire dalla loro condizione che troppo spesso affonda le sue radici in un ambiente familiare deteriorato (come l’assenza del padre o della madre).
Il suo presidente e iniziatore, Luca Di Tolve, ha vissuto sulla sua persona l’esperienza di ricostruzione della propria identità di genere ferita e deviata.
Secondo alcune statistiche (come quella condotta dallo psichiatra americano Robert Spitzer nel 2003) circa un terzo delle persone che si sottopongono a un trattamento psicoterapeutico guarisce, mentre un altro terzo raggiunge un controllo soddisfacente delle pulsioni omosessuali e una attrazione eterosessuale significativa.
La Chiesa Cattolica è molto delicata con le persone omosessuali, basta leggere il Catechismo per rendersene conto. Ma non può sottrarsi dal proclamare quella verità comprensibile anche ai non credenti che, se solo facessero uso della ragione, sarebbero in grado di riconoscere la legge naturale inscritta nel loro cuore.
E i rapporti omosessuali violano la legge naturale, sono un disordine oggettivo.
Tentare di dimostrare il contrario, come fanno le associazioni Lgbt, è puro funambolismo.
E un disordine porta solo all’infelicità perché non sazia quella sete infinita di amore che è in noi.
E la vera acqua, come ha sperimentato Emmanuele e tanti come lui, si trova solo in Dio.
Questa Verità, dunque, è per il bene dell’uomo ma è spesso incompresa e rifiutata come è successo a Benevento dopo l’intervento dell’amico prof. Corrado Gnerre il quale, da vero cattolico, l’ha proclamata richiamando il Magistero di una Chiesa che è Madre verso ogni uomo."

comunicato n.72106




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