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Benevento, 31-07-2014 12:03 ____
Duro botta e risposta tra i Sindacati ed il direttore della Misericordia che sbotta: Siamo stanchi di essere tacciati come gli orchi cattivi
Sul servizio del 118 Cgil Uil e Usb denunciano nuovamente la mancata concretizzazione degli accordi economici
di Diego De Lucia
  

A volte tornano. Dopo mesi, ma tornano.
Ennesima manifestazione di protesta questa mattina per una vertenza che sembrava conclusa qualche mese or sono.
Sit in di protesta dei sindacati Cgil, Uil e Usb contro la Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia che gestisce il servizio del 118.
Nell'occhio del ciclone nuovamente gli aspetti economici legati al compenso dei lavoratori della emergenza sanitaria. La manifestazione si è svolta presso la sede della Misercordia in via Calandrelli a Pacevecchia.
Come nelle migliori tradizioni, la controparte ha a sua volta protestato.
Il direttore tecnico della Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia, Gionata Fatichenti, ha ribatutto: "Siamo stanchi di essere tacciati come gli orchi cattivi. Queste pagliacciate non servono a nulla."
I sindacati hanno continuato a polemizzare con la Misericordia sulla detassazione del salario accessorio (10%) dei dipendenti della Confraternita. Essi hanno infatti più volte richiesto un incontro con l’Azienda al fine di dare corso agli impegni sottoscritti nei precedenti incontri anche presso la Prefettura e l'Asl. Secondo i sindacati, infatti, nulla è stato ancora concretizzato e, nel contempo, si denoterebbe, a loro dire, un atteggiamento volutamente dilatorio da parte di Misericordia.
L'iniziativa di protesta è stata a dire la verità poco partecipata.
I tre sindacalisti, Pompeo Taddeo Giovanni De Luca e Giovanni Venditti, sono stati chiari e si censura l’atteggiamento dei dirigenti della Misericordia.
Si vuole promuovere, infatti, un incontro in Regione Campania con la Commissione di Garanzia e per intercedere con la presenza del consigliere regionale del Pd Giulia Abbate in merito proprio alla questione del costo del personale e per vederci  chiaro sulla quota parte che sarebbe destinata ai lavoratori.
Taddeo della Cgil ha denunciato qualche anomalia su quello che percepisce Misercordia, secondo lui mancherebbero all'appello, secondo una sua verifica, circa 70 mila euro.
Il sindacalista della Cgil  ha anche polemizzando affermando che mentre i sindacati avevano richiesto la stabilizzazione delle partite Iva la Misercordia avrebbe fatto decisamente altro.
De Luca della Uil ha detto molto amareggiato che gli autisti soccorritori perdono ben 300 euro al mese mentre gli infermieri circa 200 euro al mese. La Misericordia, secondo lui, all'epoca negò tutto, mentre "ora fa orecchie da mercante."
Non meno critico Venditti dell’Usb: "Con il cambio d'appalto i lavoratori hanno perso oltre al collettivo contratto dei lavoratori, anche altre quote di retribuzione."
Ma il sindacalista ha poi rincarato la dose: "Cerchiamo di difendere i diritti dei lavoratori anche se molto spesso abbiamo denunciato che nella Misercordia ci sono degli spostamenti di personale dall'aspetto che noi riteniamo clientelare."
In tarda mattinata abbiamo incontrato  il direttore della Misercordia Fatichenti che ha voluto chiarire ogni aspetto sulla vicenda spiegando di non capire assolutamente i motivi di questa protesta.
"Gli stipendi sono stati liquidati sui conti correnti dei lavoratori quasi sempre un giorno prima rispetto a quando è previsto sul contratto e la cifra è sempre quella che Misercordia ha dichiarato dall’inizio. Abbiamo mantenuto anche due autisti in esubero e rinunciato a pagare un nostro coordinatore e questo neanche è andato bene."
Poi ha aggiunto in maniera polemica: "Non so quanto guadagnavano prima, nessuno è stato in grado di dirmelo. Non conta la busta paga, chiedemmo ai sindacati di confrontare i Cud precedenti con quelli attuali ma non li hanno dati.
Il dato certo non ce l’abbiamo e quindi fare comparazioni non è corretto. Gestiamo 123 dipendenti e fuori a protestare ci sono 8 persone. Dove sono gli altri?"
Sull’accordo di detassazione, sul quale i sindacati rumoreggiano, il direttore ha chiarito: "Stanno protestando perché non lo abbiamo firmato qui a Benevento, bensì a Firenze nella nostra sede. Firmarlo a Benevento avrebbe voluto significare allungare i tempi, firmandolo in Toscana abbiamo invece accorciato i tempi. Tutto è stato fatto in termini di legge."
Sulla trasparenza Fatichenti ha chiarito: "Abbiamo proposto ai sindacati una co-gestione con i dipendenti. Non abbiamo nulla da nascondere."
Fatichenti non ha voluto rincarare troppo la dose contro l’Asl per i ritardi sui pagamenti ma non ha nascosto che Misercordia abbia garantito l’anticipo attingendo quindi alle proprie casse per lo stipendio ai lavoratori. Il direttore non ha nascosto la propria irritazione quando ha parlato dei sindacati: "Dobbiamo gestire tre tavoli di confronto ogni volta. Tutti vogliono una cosa diversa."
Al termine della manifestazione i sindacati hanno inviato una nota al prefetto con la quale chiedono che sulla vicenda si apra un nuovo Tavolo di trrattativa al Palazzo del Governo.
Sul posto, nel corso di questa manifestazione, anche una gazzella dei Carabinieri avvisati da un cittadino per la musica ad alto volume da parte dei manifestanti ed il personale della Digos.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

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