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Benevento, 30-07-2014 20:38 ____
Presentato il ricorso contro il provvedimento della Corte dei Conti che ha bocciato il Piano di Risanamento finanziario del Comune
Gli avvocati Vincenzo Catalano ed Eugenio Carbone hanno passato al setaccio il provvedimento di diniego e lo hanno contestato in diritto e nel merito
Nostro servizio
  

Un bel poco prima delle 9 di stamane, l'avvocato del Comune Vincenzo Catalano era già a Roma a depositare il ricorso avverso la deliberazione della Corte dei Conti della Campania che ha bocciato il Piano di Risanamento del Comune di Benevento.
Oggi è l'ultimo giorno per l'adempimento ed il documento preparato assieme all'avvocato Eugenio Carbone bisognava consegnarlo alla Corte dei Conti sezioni riunite in sede di Appello.
Parte in causa è stato chiamato anche il ministero delle Finanze, assieme a quello dell'Interno, alla Prefettura di Benevento, alla Corte dei Conti a sezioni riunite ed a quella regionale campana.
Nel ricorso sono state evidenziate le questioni di diritto e di merito.
La Corte dei Conti ha infatti contestato al Comune il mancato rispetto della norma del Testo Unico che ha introdotto il riequilibrio. Ma qui, ha contestato il Comune, la Corte dei Conti ha posto in essere un esame prognostico del piano e cioè ha detto che il Comune non è in pratica in grado di soddisfarlo e non riuscirà ad attuarlo nei dieci anni previsti.
Ed è questa contestazione futura che il Comune ha attaccato nel suo ricorso adducendo che la Corte non poteva muovere questo rilievo in quanto la verifica dell'attuazione del Piano al più andava fatta in progress visto che c'erano comunque dieci anni davanti per l'osservanza.
Peraltro l'atteggiamento assunto dalla Corte, osservano gli avvocati Catalano e Carbone, è anche contro le linee guida applicative proprio delle sezioni riunite della Corte dei Conti rese proprio a proposito della "gestione" dei Piani di Riequilibrio.
Nella questione di merito poi, dicono gli avvocati, la Corte non ha esaminato la documentazione prodotta all'epoca dell'audizione tenuta con l'ordinanza istruttoria fatta nell'aprile scorso.
In pratica sono stati chiesti gli atti, ma poi non sono stati esaminati.
I punti fondamentali sono rappresentati, si legge nel ricorso, dalla errata contestazione della procedura di dismissione immobiliare; l'errata contestazione della violazione del patto di stabilità; l'errata ritenuta violazione della spesa del personale perché invece l'Ente ha dimostrato che, nel tempo, ha empre ridotto la spesa del personale.
Questa l'ossatura del ricorso presentato stamane.
Ora, entro 30 giorni la Corte, in sede di Appello, deve fissare l'udienza.
Cosa puo succedere: Essa può decidere sia annullando il diniego della sezione regionale e rinviando alla Corte dei Conti di Napoli per l'esame di merito con prescrizioni; può annullare il provvedimento e riesaminarlo essa stessa nel merito; può infine, rigettare il ricorso.
E' una corsa continua quella che stiamo ponendo in essere, ci ha detto l'avvocato Catalano.
Tentiamo di riparare errori accumulati nel corso degli ultimi 30 anni.

comunicato n.72033




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